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«APRIRE RISTORANTI SICURI CON TEST RAPIDI ALL’INGRESSO, FINANZIATI DALLA REGIONE»

La proposta di IDeA-Cambiamo in «attesa di vaccinare l’intera popolazione e fare della regione un laboratorio con percorsi virtuosi per l’economia»

«Avviare un progetto pilota con l’utilizzo dei tamponi rapidi all’ingresso per i clienti di ristoranti , tavole calde e attività connesse in modo tale da non paralizzare le le stesse ancora per lungo tempo. In attesa di vaccinare l’intera popolazione, cosa per la quale ci potrebbero volere ancora molti mesi, si potrebbe immaginare la Basilicata come una sorta di ‘laboratorio’ per mettere in atto percorsi virtuosi in grado di dare respiro a commercianti e ristoratori». È la proposta di IDeA-Cambiamo che aggiunge: «Considerate le peculiarità della nostra Regione con pochi abitanti distribuiti in un territorio mediamente vasto e con una bassa densità abitativa questo progetto potrebbe rappresentare un modello di studio da mutuare in seguito anche nelle altre Regioni d’Italia.

Senza considerare inoltre che con l’ultimo Decreto con cui la Regione Basilicata è stata designata Zona Rossa, infatti, si rischia di compromettere definitivamente la tenuta economica di un numero cospicuo di attività imprenditoriali e commerciali che già erano in notevole difficoltà dopo 12 mesi di Lockdown, limitazioni, chiusure e ristori tardivi».

Per questo come Idea-Cambiamo, «nella logica costruttiva e non distruttiva che caratterizza coerentemente la nostra azione politica e il nostro modo di essere, proponiamo al Presidente della Giunta regionale Vito Bardi di mettere in campo tutte le azioni programmatiche e legislative per immaginare una soluzione alternativa alle chiusure indiscriminate offrendo la possibilità ai ristoratori di aprire in maniera controllata e sicura. In questo momento in cui in molti casi prevale la disperazione, la rabbia con la conseguenza di scontri tra istituzioni e gruppi sociali, c’è bisogno di mettere in campo azioni e idee per tentare di risolvere le crisi e non subirle passivamente.

La proposta quindi va nella direzione di considerare il test rapido come una specie di passaporto di sicurezza per sé e per gli altri col l’obiettivo di recuperare più in fretta tutto ciò che è stato perso finora. Ovviamente il tutto andrebbe fatto con la massima serietà e nella sicurezza del personale della ristorazione dei clienti che, con il mantenimento di tutte le misure di distanziamento e l’obbligo di mascherina, porterebbe il rischio di contagio a zero o quasi.

Basterebbe indirizzare una parte dei tanti Fondi Regionali già previsti, di cui molti non utilizzati, per aiutare i ristoratori all’acquisto dei test rapidi e stilare protocolli sanitari precisi secondo le normative dei legge». «Ci auguriamo che questa proposta venga valutata con la massima attenzione dalla Giunta regionale e dal Presidente Bardi per cominciare a offrire soluzioni concrete e non solo provvedimenti restrittivi che non aiutano certo l’economia» conclude IDeA-Cambiamo.

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