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L’UNIONE TECNICA ORTOPEDICA: «DA ANNI ASSENZA DI GARE PUBBLICHE»

Dal presidente Cupri chiesto confronto in Regione: «Superare la situazione di stasi»

Aseguito del viaggio inchiesta di Cronache Lucane sul corto circuito tra la Stazione unica appaltante regionale (Suarb) e l’Azienda sanitaria locale di Potanza (Asp) sul maxi appalto, oltre 40milioni di euro, per l’assistenza protesica, il presidente dell’Unione regione Basilicata Tecnica Ortopedica, Alberto Cupri, ha inteso intervenire sul tema anche e soprattutto per rivolgere un appello alle Istituzioni. La gara Suarb è come incardinata su un binario morto e all’Asp continuano le proroghe per affidamenti risalenti al 2010 e scaduti nel 2015. L’Unione regione Basilicata Tecnica Ortopedica è costituita da numerose aziende lucane che operano proprio nel settore della realizzazione e fornitura di protesi, ortesi e ausili per disabili.

«Alla stregua di tutti settori industriali-economici – ha dichiarato il presidente Cupri – anche lo specifico ambito in cui operano le aziende associate sta soffrendo da tempo gli effetti della profonda crisi che ha colpito il paese. Siffatta crisi, poi, nell’ambito regionale risulta ancor più dall’assenza di gare pubbliche, già da diversi anni, da parte delle aziende sanitarie che si limitano a prorogare precedenti affidamenti, in attesa della conclusione di una gara regionale che appare lungi dal concludersi». «Sulla scorta di tale grave situazione, più volte – ha proseguito il presidente Cupri -, l’Unione si è fatta promotrice, presso le Istituzioni politiche regionali, per la costituzione di un tavolo tecnico regionale, costituito dalle due aziende sanitarie lucane (Asp di Potenza e Asm di Matera, ndr), la Regione Basilicata e la nostra associazione, finalizzato al superamento della descritta situazione di stasi, al risparmio da parte delle aziende sanitarie e infine, ma non per importanza, lasciare la libera scelta all’assistito disabile di rivolgersi al proprio tecnico ortopedico di fiducia e per dare piena attuazione alle norme di materia protesica dettate dal Dpcm del 12 gennaio 2017 e successive modifiche e integrazioni, disciplinate dai nuovi livelli essenziali di assistenza».

«Per tale ragioni l’Unione – ha evidenziato il presidente Cupri – sollecita nuovamente le Istituzioni politiche regionali e i dirigenti delle due Aziende sanitarie, ad adottare anche in Basilicata, come nella gran parte delle regioni italiane, un sistema tariffario regionale, cosi come espressamente previsto dall’allegato 12 al già citato Dpcm, al fine di conciliare la maggiore capillarità sul territorio e di disporre di una gamma di modelli idonei a soddisfare le specifiche esigenze degli assistiti e a garantire comunque il contenimento dell’inevitabile aumento di spesa per l’inserimento di nuovi ausili tecnologici previsti nel Dpcm, in relazione agli ausili standardizzati». «Alla luce di quanto esposto quindi – ha concluso il presidente dell’Unione regione Basilicata Tecnica Ortopedica, Alberto Cupri -, l’Unione sollecita la Regione Basilicata e le Aziende sanitarie locali ad istituire nel più breve tempo possibile, un tavolo tecnico, finalizzato al superamento di tutte le ragioni di crisi e per garantire una veloce e durevole ripresa economica di un settore di notevole impatto sulle vite dei cittadini

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