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GAZZETTA AMMINISTRATIVA SRL, IL TAR SUONA LA SVEGLIA AL CDX

Servizi informatici, affidamenti milionari diretti: dopo l’Anac, la Regione sospese la Convenzione ma trascorsi i 18 mesi la “pausa” non ha più validità

Per l’attuale governance regionale di centrodestra, la “grana” della pratica degli affidamenti milionari in favore della Gazzetta amministrativa Srl, pesantemente sanzionati dall’Anticorruzione nazionale (Anac), è una tara ereditata dal passato targato centrosinistra. Tuttavia, il centrodestra aveva e ha ancora l’onere di intervenire. Anzi, adesso l’incombenza è più pressante dato che sul caso è arrivata la sentenza del Tribunale amministrativo regionale (Tar) della Basilicata.

Per l’Anac che ha vagliato il caso lucano nel 2018, la Regione Basilicaata ha affidato ad un operatore economico privato per l’appunto la Gazzetta amministrativa Srl dell’avvocato Enrico Michetti, appalti di servizi informatici ed altri appalti pubblici di servizi e forniture con procedura negoziata senza bando, commettendo più violazioni normative, tra cui anche quella relativa al Codice degli Appalti. Di conseguenza, data, come spiegato dall’Anac, la «carenza» dei presupposti legittimanti il ricorso alla procedura negoziata senza bando, si era verificata la «indebita sottrazione all’evidenza pubblica di appalti di servizi e forniture di rilevante importo». Questi, gli elementi del perimetro entro cui si è svolta la vicenda Gazzetta amministrativa Srl.

GAZZETTA AMMINISTRATIVA SRL: GLI AFFIDAMENTI DIRETTI DELLA REGIONE BASILICATA

Nello specifico degli affidamenti diretti, oltre, per gli anni 2012-2014, gli importi di circa 219mila euro, nel mirino dell’Anac finiti i 4 affidamenti del 2015 per un importo complessivo di 800mila euro. La Convenzione del 2015, aveva per oggetto la realizzazione, nella città di Potenza, del progetto «Centro di Competenza per la Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione in Basilicata-Area Meridionale». Nel 2017, poi, l’ultronea Convenzione. Questa dal valore di 978mila euro, rientrante nel progetto finanziato per un importo massimo di 1milione e 199mila euro con le risorse del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) del Patto per lo sviluppo della Regione Basilicata.

TRA FILOSOFIA E MATEMATICA: TALETE E PITAGORA, DAL LINGUAGGIO GIURIMETRICO AGLI ALGORITMI «ESCLUSIVI»

Due i software utilizzati dalla Gazzetta amministrativa Srl: Talete e Pitagora. Il primo descritto come un «inedito linguaggio “giurimetrico”» in grado di tradurre il diritto amministrativo degli Enti Locali in una codifica standardizzata e dinamica di procedure amministrative on line. Un algoritmo, in sintesi, che consente «l’immediata trasformazione dei procedimenti amministrativi degli Enti Locali da cartacei ad on line con modulabilità dinamica e coerente con gli interventi normativi nazionali, regionali, comunali e giurisprudenziali assicurata con un Formulario on line». Pitagora, invece, è «un algoritmo probabilistico esclusivo» per analizzare il sito di un qualsiasi Ente interessato e generare reportistica di immediata fruizione per individuare le criticità e le inadempienze relative al rispetto della normativa vigente. Per l’Anac, la proprietà intellettuale dei software da parte della Gazzetta Amministrativa Srl, non era idonea a giustificare l’infungibilità che si riscontra quando un bene o un servizio è l’unico che può garantire il soddisfacimento di un certo bisogno.

AL “MEDITATIVO” CSX NEL LIMBO DELLA SOSPENSIONE SINE DIE: AL CDX L’ONERE DELLA SCELTA

Alla base del ricorso alla Giustizia amministrativa il seguente passaggio: l’Anac ha accertato «l’irregolarità dei plurimi affidamenti disposti dalla Regione Basilicata, relativamente ai servizi diretti all’evoluzione delle attività per la digitalizzazione della pubblica amministrazione», e la Regione, ricevuta la nota dell’Anticorruzione nazionale, nell’agosto del 2018, ha disposto la sospensione dell’ultimo affidamento, la Convenzione del 2017 da 978mila euro.

Dinanzi ai giudici amministrativi lucani, l’avvocato Enrico Michetti, legale rappresentante della Gazzetta amministrativa Srl, ha contestato sia i rilievi dell’Anac che la sospensione della Regione che non si è neppure costituita in giudizio. Riguardo all’Anticorruzione, il Tar ha giudicato il ricorso inammissibile in quanto la delibera in questione era ed è sprovvista di autonoma ed effettiva capacità lesiva della sfera giuridica della Srl di Michetti. Con riferimento, invece, all’operato della Regione, la Gazzetta amministrativa Srl ha avuto ragione. Il cavillo è agevolmente comprensibile.

La Regione, nel 2018, ha sospeso «in via cautelare» l’affidamento, «nelle more della decisione in ordine all’adozione degli atti conseguenti». Atti conseguenti, assenti. Pur avendo la Regione il generale potere di sospensione cautelare di un atto amministrativo precedentemente adottato, lo stesso è di durata temporanea. Le regole prescrivono la previsione di un termine, così scongiurando il rischio di un’illegittima «sospensione sine die». Più precisamente, la sospensione non può essere disposta o perdurare oltre i 18 mesi. La Regione, invece, dall’agosto del 2018 è piombata in un limbo dove regna «l’assoluta indeterminatezza temporale della sospensione».

Questo il vulnus. Ad oggi, a distanza di oltre due anni, ancora «non è seguita alcuna ulteriore determinazione diretta a regolamentare, in via definitiva, l’assetto di interessi investito dall’avversata misura cautelare». In conclusione, la sospensione dell’affidamento è stata annullata, la Regione è stata al pagamento delle spese di lite in favore della Srl, spese quantificate in 3mila euro, oltre accessori di legge e refusione del contributo unificato, e il centrodestra adesso deve decidere: Gazzetta amministrativa Società a responsabilità limitata, come procedere? All’attuale governance regionale, l’onere della soluzione dell’enigma Talete-Pitagora.

Ferdinando Moliterni

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