With the first shift at 6.00 a.m., work for the seven thousand employees of the FCA factory in San Nicola di Melfi, near Potenza, southern Italy, returned to full capacity during phase 2 of the coronavirus emergency, 21 May 2020. In front of the gates, in the rain, the workers entered the factory wearing protective face masks, keeping the safety distances and were subjected to body temperature measurement. ANSA/TONY VECE

La vicenda dei lavoratori di Grottole e la denuncia del sindaco Angelo De Vito circa la sospensione dei titoli di viaggio da parte delle autolinee che gestiscono la tratta per l’area industriale di Melfi ha del paradossale: dal 4 gennaio tali lavoratori non avrebbero altri mezzi, se non le proprie auto, per riprendere il lavoro in Fca e nelle aziende dell’indotto”. È quanto sostiene il segretario generale della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista.

“Fin dalla scorsa primavera, nel pieno dell’emergenza sanitaria, abbiamo posto la questione della sicurezza dei trasporti pubblici e la conseguente necessità di potenziare le corse per compensare la riduzione della capienza per effetto dei protocolli anti-Covid. In tutti questi mesi gli enti competenti che avrebbero dovuto garantire un trasporto sicuro e le corse per le migliaia di lavoratori dell’area industriale di Melfi non hanno prodotto le risposte necessarie. Anzi, è andato in scena il classico rimpallo di responsabilità tra livelli istituzionali. È opportuno ricordare alla politica che l’economia che ruota intorno al settore automotive di Melfi incide molto sul Pil della Basilicata e di tutto il Mezzogiorno, pertanto ci sarebbe da aspettarsi da Regione e Province un piano trasporto che garantisca la messa in sicurezza delle persone e la garanzia del servizio”.

Per il segretario della Fim “per quanto riguarda i trasporti il nuovo anno inizia con gli stessi problemi del vecchio. Possiamo dire senza tema di smentita che gli anni passano, ma i problemi restano poiché manca una strategia efficace, una mappatura dei traporti, un’ordinanza esecutiva che obblighi le ditte di trasporto su gomma ad effettuare le corse; mancano anche un sistema di controlli delle corse sul campo e non per sentito dire e un soggetto responsabile che rendiconti periodicamente l’andamento dei trasporti all’assessore regionale competente.

È francamente inaccettabile che uno dei più importanti poli mondiali dell’automotive, nell’anno in cui andranno a regime le nuove produzioni e la fabbrica di Melfi tornerà alla piena operatività, non possa contare su un sistema infrastrutturale e un servizio di trasporto pubblico all’altezza della situazione. Per questo confidiamo che nelle prossime ore l’assessore regionale Donatella Merra assuma i necessari provvedimenti drastici per mettere fine a questi disagi”.

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