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EMERGENZA COVID-19: ISTITUITO “FONDO PER LA RIPRESA DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE IN SICUREZZA”

L’istituzione è stata decisa oggi dalla Giunta regionale con l’approvazione di una delibera proposta dall’assessore alle Attività produttive Francesco Cupparo

L’istituzione di un “Fondo per la ripresa delle attività didattiche in sicurezza” è stata decisa oggi dalla Giunta regionale con l’approvazione di una delibera proposta dall’assessore alle Attività produttive Francesco Cupparo, che ha la delega all’Istruzione-Formazione.

L’obiettivo è di sostenere il miglioramento della sicurezza e della fruibilità degli ambienti scolastici e di evitare il più possibile la sospensione delle attività educative e didattiche in presenza nei servizi educativi per l’infanzia e nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, oltre che innovare la didattica e migliorare gli ambienti scolastici.

Il “Fondo per la ripresa delle attività didattiche in sicurezza”, per circa 6 milioni di euro, sarà a disposizione dei Comuni della Basilicata e sarà ripartito proporzionalmente al numero di abitanti residenti al 31 dicembre 2019 (dati Istat 2019). La dotazione del Fondo spettante a ciascun Comune sarà trasferita per una quota pari al 50% successivamente all’approvazione delle linee di indirizzo e per la restante quota del 50% previa acquisizione da parte dei Comuni del programma di interventi e attività preventivante l’utilizzo delle risorse assegnate.

 Queste le tipologie di intervento ammesse a finanziamento:

  • materiali e servizi di pulizia straordinaria locali e dispositivi di protezione (mascherine) e igiene personali per studenti e personale (gel disinfettanti), termoscanner, kit tamponi;
  • interventi di sanificazione degli edifici;
  • interventi di edilizia “leggera” (adeguamenti spazi e aule);
  • lavori di manutenzione straordinaria su edifici pubblici destinati ad uso scolastico, opere murarie, impianti e sistemazioni esterne; acquisto beni durevoli (tensostrutture o strutture modulari);
  • creazione di nuovi spazi utilizzabili per la didattica;
  • affitto di immobili o spazi da destinare ad aule didattiche ovvero per l’acquisto, noleggio o leasing di strutture modulari temporanee;
  • acquisto piattaforme e strumenti digitali (pc, tablet e connettività rete) per didattica a distanza;
  • arredi per aule e spazi adibiti a servizi di uso comune (tavoli, postazioni per pc, poltroncine, armadi, mobili, scaffali);
  • attrezzature per laboratori e palestre;
  • giochi per interni ed esterni,
  • incremento e miglioramento in sicurezza del servizio del trasporto scolastico;
  • miglioramento in sicurezza del servizio mensa;
  • riorganizzazione del personale attualmente a disposizione a supporto dei servizi educativi e a supporto delle disabilità;
  • eventuali ulteriori tipologie di spesa ove strettamente connesse alle medesime finalità.

“La riapertura delle scuole nel periodo di pandemia dovuta all’emergenza Covid-19 – sottolinea l’assessore Cupparo – ha dei costi, il che significa che non diversamente dai settori economici essa richiede forti investimenti, peraltro prioritari per la tenuta di un Paese di cui la scuola è struttura portante. Le scuole, salvo rarissime eccezioni, sono dentro le città, i paesi e dunque nulla di quel che riguardi la scuola, i suoi spazi, i suoi orari e i suoi ritmi può essere letto a prescindere dal fatto che tutta la città ne è coinvolta e che i Comuni ne sono, nel bene e nel male, interlocutori prioritari per le attività integrate basate sulla relazione tra scuola e Comune, tra scuola, Comune e soggetti del civismo attivo, relazione diventata ancora più indispensabile in questo periodo di emergenza sanitaria.

Oggi le principali scelte per la tutela della salute, anche a seguito del ritorno dell’incremento dei contagi, e i cui costi ricadono principalmente sulle Amministrazioni comunali – evidenzia l’assessore – sono:  ridurre gli assembramenti, compreso l’implementazione del servizio di trasporto scolastico e la mobilità in sicurezza;  igienizzare e sanificare in modo quotidiano e continuo; conciliare le esigenze dei bambini e degli studenti con gli altri dispositivi di sicurezza che sono propri dei luoghi in cui ci sia compresenza e movimento di persone;  soddisfare i bisogni educativi speciali; garantire la didattica a tutti anche attraverso la sperimentazione di una didattica più innovativa.

In considerazione dell’importante finalità volta all’adozione di misure funzionali al contenimento del rischio da Covid-19, l’ intervento si inserisce nel quadro di azioni finalizzate alla riorganizzazione dell’intero sistema educativo e scolastico a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19, che sta comportando un importante incremento nei costi e nelle spese che i Comuni non sono in grado di sostenere e che devono necessariamente essere supportate con interventi economici sia da parte dello Stato che delle Regioni. Ai sindaci – riferisce l’assessore – rivolgiamo l’invito a dare priorità all’acquisto di un termoscanner per ogni scuola in modo da far diventare la Basilicata la regione che realizza il massimo delle condizioni di sicurezza nelle scuole.

È questa la riprova, che mette fine a polemiche strumentali – conclude Cupparo – di quanto il presidente Bardi e l’intera Giunta abbiano a cuore la ripresa delle attività didattiche”.

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