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«IN REGIONE ESTERNALIZZAZIONI CON DISFUNZIONI»

Per Letterelli (Uilcom) l’Ente sui servizi strategici ed essenziali agisce con una «visione politica limitata che produce incertezze»

«La Giunta Regionale da una parte indice un concorso per l’assunzione di funzionari di categoria D1 per rafforzare il suo apparato, anche se con un sistema discutibile perché privilegia solo i laureati e “lascia fuori” i precari, e dall’altra continua nella strategia di esternalizzazione di numerosi servizi, definiti dallo stesso Governo Regionale essenziali, strategici e, in alcuni casi, di pubblica utilità». È questa la contraddizione che il segretario regionale della Uilcom, Giovanni Letterelli, ha inteso far rilevare all’Ente. Per Letterelli, «la politica regionale lucana non ha mai ricercato soluzioni in grado di generare crescita per il tutto il territorio, di produrre posti di lavoro, di impegnare correttamente e al meglio le risorse pubbliche e di elevare il livello dei servizi».

«L’esternalizzazione dei servizi regionali ha aggiunto il il segretario regionale della Uilcom è frutto di una visione politica limitata, che privilegia valutazioni di breve periodoe produceincertezze, disfunzioni e diseconomie. È necessario che la Regione adotti un nuovo orientamento e si doti di un modello organizzativo che consenta di eseguire le attività di servizi essenziali al proprio interno. Ciò consentirebbe di ottenere efficienza economica, trasparenza, coerenza e continuità d’azione».

Per la Uilcom, come soluzione c’è «l’ipotesi di costituzione di società Ict in houseproviding, che si possa occupare di soluzioni e servizi di contact center e supporto ai processi di innovazione regionale». «Sollecitiamo ha spiegato Letterelli il Presidente, la Giunta e tutto il Consiglio Regionale a valutare con attenzione la proposta che permetterebbe ciò che non è possibile con le esternalizzazioni e cioè mettere le attività e le procedure amministrative al passo con le innovazioni tecnologiche, a massimo beneficio della comunità lucana. Un progetto che attraverso la costituzione di una società Ict in houseproviding prevede un “piano di lavoro digitale” con poli e centri pubblici ed agenzie private impegnate a promuovere in Basilicata l’occupazione digitale e un modello di regione più Smart, più aperta e recettiva, più nuova e libera di favorire ed assecondare l’insieme dei soggetti, tra i quali il mondo dei giovani.

Il problema del lavoro in Basilicata consiste anche nella inconoscibilità delle occasioni che il mercato offre ogni anno e nella capacità di mettere a frutto i cosiddetti “giacimenti di occupazione”.Basterebbe porre mano, e la Regione può farlo, ad un rafforzamento delle strutture pubbliche dedicate a creare lavoro, un servizio del lavoro integrato anche con le agenzie private e scovare le opportunità incrociandole con chi domanda lavoro». «Questo ha concluso il segretario regionale della Uilcom, Giovanni Letterelli è il modello virtuoso di governance del digitale in Regione e ci batteremo per realizzarlo».

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