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ASM, DIMISSIONI GIORDANO: ECCO IL PERCHÈ

La goccia che ha fatto traboccare il vaso tra i dirigenti e l’ex direttore amministrativo, la ribellione sulle valutazioni del 2019: già prodotti ricorsi all’Oiv

MATERA. Che l’ex direttore amministrativo dell’Asm di Matera, Raffaele Giordano, dimessosi solo pochi giorni fa, fosse spigoloso e poco flessibile era risaputo. Ovunque è stato chiamato a svolgere un ruolo di responsabilità ha dovuto far i conti con una conflittualità feroce con il personale dipendente. Al San Carlo di Potenza ha dovuto cambiare Unità Operativa per ammutinamento dei dipendenti e rimostranze fatte al direttore generale dell’epoca. All’Arpab ancora se lo ricordano per i suoi atteggiamenti ispettivi e i tanti procedimenti disciplinari avviati verso i dipendenti. All’Asm di Matera con l’ex direttore generale Polimeni, fuggito anche per il clima di conflittualità che Giordano aveva creato, i dipendenti si sono visti decurtare buste paghe per presunti indebite erogazioni dopo che avevano lavorato, le fasce economiche, i progetti obiettivi, le reperibilità dei medici che crearono un subbuglio indescrivibile mediato dalla Regione. Tutte vertenze conclusesi con un nulla di fatto, confermate nella loro legittimità ed opportunità da Ministero e Regione, ma con un clima aziendale furibondo. In una riunione tra dirigenti ci fu l’ex direttore sanitario di Tricarico, il dottor Vincenzo Denisi, che pur potendo ancora rimanere in servizio urlò in faccia a Polimeni e Giordano che andava via per il clima poliziesco e di sospetti che avevano creato.

Le osservanze sindacali raccolsero oltre 15mila firme contro la direzione Polimeni, per conflitti accessi da Giordano. L’ultima goccia che ha portato ad una forte ribellione della struttura tecnica,professionale ed amministrativa sono state le valutazioni che ha fatto per l’anno 2019. Valutazioni che si riportano e fondate su presupposti assurdi in parte non veritieri e che hanno penalizzato dirigenti di lunga esperienza e capacità come il più volte direttore amministrativo dottor Rocco Ierone che, proprio per quel clima che si era creato in azienda, è andato in pensione molto in anticipo rispetto all’età anagrafica e contributiva, si è visto valutare insufficiente con un punteggio di 56 su 100, rifiutandosi di valutare le relazioni allo stesso chiesto in data successiva a quella riportata nella valutazione.

Oppure uno dei migliori tecnici della Basilicata, ingegnere Nicola Sannicola, portato ad esempio di efficienza e competenza in tutta la Regione, in 100 giorni costruì la Rems di Tinchi, ha ottenuto il punteggio di 74 su 100 ,qualcosa in più del suo collega ingegnere Giovanno Donadio con 70 su 100. Gli unici che hanno ottenuto quasi il massimo sono stati l’ex direttore generale della Asm, attuale dirigente amministrativo,che insieme alla sua collega, quella che ha preso il posto di Giordano come direttore amministrativo, hanno riportato quasi il punteggio massimo di 97 su 100.

Dopo la consegna delle schede di valutazioni in un clima infuocato il direttore generale ha accolto la richiesta unanime di tutti i dirigenti di un incontro alla presenza di Giordano per esporre che proprie lagnanze, incongruenze e in alcuni casi anche delle affermazioni non veritiere nei giudizi. La riunione indetta ha fatto registrare una unanime valutazione di tutti del clima di malessere presente in azienda e nella struttura tecnica, professionale e amministrativa, con il direttore generale Annese tutto proteso alla ricerca di una mediazione sul modo con cui erano stati penalizzati eccellenti dirigenti che proprio in questo momento di particolare difficoltà non avrebbe voluto vederseli in sofferenza. La determinazione però di Giordano di totale chiusura ad ogni mediazione ha portato il direttore generale ad evidenziare che il rapporto di fiducia con il direttore amministrativo con un atteggiamento non comprensivo della necessità di rinsaldare la squadra per andare avanti, veniva meno.

A quel punto Giordano dopo qualche ora ha rassegnato le dimissioni e il direttore generale Annese ne prendeva atto, invitando la dottoressa Donofrio sua sostituta a proseguire nell’incarico di facente funzioni. C’è da sottolineare che tutti i dirigenti valutati da Giordano chi per un motivo chi per un altro hanno prodotto ricorso all’Organismo indipendente di valutazione per il giudizio di seconda istanza. Il malore poi avuto dal dottor Giordano il giorno successivo non ha nessun collegamento con le dimissioni del giorno prima.

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