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IL 25 APRILE 2019 a BONIFATI

Un manipolo di fascisti, impuniti fino ad oggi, si permette di profanare la memoria della nostra resistenza e dell’Italia democratica, indicendo per oggi un corteo per i “martiri” di Salò a Bonifati.

FRANCESCO CIRILLO: OGGI 25 Aprile ALLE 10 SAREMO A BONIFATI per riportare i valori di libertà per tutti
Una grave provocazione fascista permessa da Prefetto, sindaco e Questura

Un manipolo di fascisti, impuniti fino ad oggi, si permette di profanare la memoria della nostra resistenza e dell’Italia democratica, indicendo per oggi un corteo per i “martiri” di Salò a Bonifati.

Una buffonata, che li vede sfilare in fila per quatro e raggiungere il cimitero del paese, deponendo una corona di fiori ad ipotetici caduti.

Una chiara provocazione, che già venti giorni fa, l’Anpi del Tirreno e quella provinciale, aveva evidenziato, con una nota di protesta, sia alla Questura, che al Prefetto , che al sindaco stesso di Bonifati, eletto anche grazie ai voti di Forza Nuova che, imprudentemente, aveva inserito nella lista amministrativa.

Lo stesso sindaco in un consiglio comunale di qualche settimana fa, forse per prendere le distanze da questa disavventura amministrativa, aveva inserito, e fatto votare, la delibera n.40 dell’8 aprile 2019, intitolata “Proposta di linee programamtiche di mandato”, nella quale è scritto :

“Intendiamo contribuire affinchè nella comunità cittadina si crei semrpe più un clima di libertà e di emancipazione che sono alla base della Costituzione repubblicana, che come si suol dire,e come è storicamente vero, è nata dalla resistenza al nazifascismo”

Sagge parole , ben equilibrate e veritiere, che danno onore a questa amministrazione, che manda un segnale inequivocabile a fascisti e sedicenti tali, che avrebbe però potuto avere delle conseguenze pratiche, vietando la parata fascista di oggi.

Lo fece con coraggio il sindaco di Verbicaro, Francesco Silvestri, che non permise , all’atto dell’apertura di una sede fascista, nel suo paese né comizi né sfilate. Fecero arrivare, per l’occasione, anche il terrorista nero Roberto Fiore, il loro capo indiscusso, che fece 9 anni di latitanza in inghilterra , dove costruì il suo impero economico gestendo hotel e fast food .

Dovettero scappare da Verbicaro, circondati dalla popolazione intera, e solo la massicia presenza di polizia e digos ha evitato un “paliatone” sacrosanto. La sede, venne chiusa poche settimana dopo per mancanza di militanti. A Bonifati, invece , l’apertura della sede e le parate sono state tollerate, fin troppo , sia dalle passate amministrazioni, l’ultima del Pd, che dalle contestazioni anti fasciste. Ma piano piano la misura si è colma.

Ogni anno, a Bonifati, arrivano catorci del fascismo italiano nel mese di agosto, per organizzare presunti campi sportivi e gastronomici, con dimostrazioni muscolari nella piazza del paese, per poi terminare con un omaggio a Belmonte calabro, nel mausoleo dedicato a Michele Bianchi , gerarca fascista a capo della massoneria calabrese.

Qui i saluti fascisti di trenta persone ogni anno , inquadrati come in un saggio dei balilla, sostenuti dal solito Fiore e dal prete fascista padre Tam, che celebra una messa, si sprecano.

Il questore , la Prefettura, la Digos, tanto solerti a perquisire centri sociali, spiare i militanti no global, inseguire i tifosi del Cosenza per un daspo, fermare per strada immigrati per controllare i permessi di soggiorno, non si sono mai accorti di niente. “So ragazzi” si usa dire.

Adesso, in questa occasione, però si sono preoccupati e cosa hanno fatto ? invece di sapere le intenzioni dei fascisti e delle loro parate macabre, si sono preoccupati di cosa avessero intenzione di fare gli antifascisti ed i costituzionalisti, ed addirittura si sono premuniti di convocarli nel gabinetto del Questore venerdì scorso per capire le loro intenzioni.

Un’inversione dell’onere della prova, come si usa dire nei tribunali. Non sono i fascisti a violare la legge, ma gli antifascisti che la fanno rispettare.

Ed eccoli subito, invocare lo “scontro di piazza” , l’arrivo di violenti a Bonifati, e il solito repertorio tipico dei questurini, atti a fomentare loro si, disordini e scontri presunti.

L’Anpi che si è riunita a Cittadella del capo, nella giornata di ieri, con esponenti della CGIL, della UIL, dei partiti anti fascisti, di movimenti, nella sede del Comitato territoriale Anpi, annuncia che , nella giornata di oggi dalle ore 10 in poi si svolgerà nella piazza del paese una pacifica manifestazione, in attesa che la Prefettura e la Questura, vietino la macabra parata provocatoria, lanciata giusto per far parlare di sé, e racimolare qualche voto alle europee, puntando su qualche nostalgico e ignorante della storia italiana.

Ma con la Costituzione non si deroga, e non si fanno pagliacciate , la Costituzione italiana, è figlia del sacrificio di migliaia e migliaia di uomini che hanno messo in gioco la propria vita, per rendere libera l’italia, anche a questi quattro pagliacci che girano per le strade con labari e croci celtiche uncinate, inventandosi una processione per i martiri di Salò.

Salò è stata una pagina buia della nostra storia, la pagina finale di una dittatura che aveva affamato l’Italia. Una repubblica fatta di assasini, stupratori e servi del nazismo in fuga, dove neanche lo stesso Mussolini, capo indiscusso, ha avuto il coraggio di combattere, fuggendo travestito da soldato e catturato dai partigiani, tutto tremante su un camion. Con sé aveva portato l’oro della patria, rubato al popolo affamato, ed è finito appeso a Piazzale Loreto. Quindi di quali martiri si parla. I veri martiri sono i partigiani che hanno difeso il suolo italiano dall’occupazione nazista ed è a loro che si devono tributi e onori.

Prefettura e Questura sono i responsabili di quanto sta avvenendo , in questo paesino dell’alto tirreno cosentino, perché loro giurano fedeltà alla Costituzione e loro sono quelli che devono tenere alta la bandiera della resistenza dalla quale tutti proveniamo.

Oggi è così, un domani se Salvini e i suoi lacchè riusciranno a cambiare la nostra Costituzione , allora ne prendereo atto, ma oggi è così, che a loro piaccia o meno.

Un pò di storia. il peccato originale a causa della situazione odierna .

L’AMNISTIA DI TOGLIATTI AI FASCISTI. PIÙ DI DIECIMILA FASCISTI VENNERO SCARCERATI.

Il perdono degli indegni: il 25 Aprile 1945 e l’amnistia Togliatti

https://www.brindisireport.it/blog/opinioni/amnistia-togliatti-perdono-fascisti-ingiustizia-confronti-partigiani.html

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