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MAURO MORANDI PRIGIONERO DEL PARADISO

“Non soffro mai la solitudine. Qui sono completamente circondato di vita. Coltivo qualcosa dietro casa ed ho i miei gatti con me. Passo tantissime ore a leggere, a riflettere, a guardare la potenza del mare e sentire la forza del vento.”

Dalla fine degli anni ’80, Mauro Morandi, classe 1939, è l’unico abitante dell’isola di Budelli, un paradiso terrestre nel Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, nel nord della Sardegna.

A settantanove 79anni passeggia spesso sulle scogliere che dominano l’isola, a guardare, ancora affascinato come il primo giorno, la forza instancabile del mare e della natura.

 

“Crediamo di essere i giganti che comandano la Terra, invece non lo siamo affatto.” dice Morandi. “Sbarcai a Budelli nel 1989, quasi per caso. Ero diretto in Polinesia, quando un guasto mi costrinse ad una sosta d’emergenza.” racconta Mauro “mi venne incontro l’ex-guardiano dell’isola. Mi disse che di li a due giorni sarebbe andato via, in pensione. Non potevo credere che quel paradiso che avevo davanti agli occhi sarebbe stato presto deserto ed incustodito. È li che capii che non sarei mai più ripartito. Senza bisogno di attraversare il mondo, avevo già trovato la mia Polinesia, il mio Paradiso. Mi era bastato arrivare in Sardegna.”

L’Arcipelago di La Maddalena è composto da sette isole principali e decine di siti minori, tutti paradisiaci. Budelli è da molti considerata la punta di diamante del Parco, soprattutto grazie alla famosa ‘Spiaggia Rosa’, che in base alle correnti e grazie ai frammenti microscopici di coralli e conchiglie, assume una colorazione da sogno. Per la fragilità del suo preziosissimo ecosistema, negli anni ’90 il governo decise di limitarne le aree di accesso ai visitatori, che numerosi ogni anno raggiungono l’isola.

Mauro, che dal suo portico vede la spiaggia, continua ad impegnarsi affinché nessuno infranga le regole, il litorale non venga calpestato e la natura resti incontaminata. “In Estate vedo i turisti andare e venire qui nell’Isola, mentre io sono in una sorta di prigione. Ma è una prigione che mi sono scelto e che amo.”

Capita in questa fascia di mare burrascoso, che le imbarcazioni non possano navigare, e che l’isola sia completamente isolata dal resto del mondo per settimane, senza alcuna possibilità di ricevere scorte di cibo o assistenza.

“Non soffro mai la solitudine. Qui sono completamente circondato di vita. Coltivo qualcosa dietro casa ed ho i miei gatti con me. Passo tantissime ore a leggere, a riflettere, a guardare la potenza del mare e sentire la forza del vento.”

Lo stretto rapporto con la natura, la lettura di testi filosofici e grandi capolavori letterari, la meditazione e l’isolamento hanno sicuramente aiutato Mauro a sviluppare e coltivare la sua straordinaria sensibilità e creatività in un’esistenza ben lontana dai canoni standard ed abitudini tipiche della nostra società.

Nonostante tutti questi anni di impegno, amore puro e devozione all’Isola, la direzione del Parco Nazionale avrebbe chiesto l’allontanamento di Mauro. Nel 2016 il Parco riacquistò la proprietà dell’Isola da un privato neo-zelandese, per il quale Morandi lavorò per tanti anni come custode di Budelli. Mauro iniziò cosí la sua battaglia per poter restare nell’Isola con una petizione che oggi conta circa 18.000 firme, tenendolo, grazie alla rete, a Budelli ed in contatto con il Mondo.

“Non me ne andrò mai.” dice Morandi. “Spero di morire qui, di essere cremato e che le mie ceneri vengano sparse nel vento.” La visione della vita di Mauro è un concerto di speranza e romanticismo.

“Un giorno, tutti ci riuniremo alla Terra. Siamo tutti parte della stessa energia. È fondamentale capirlo presto, rispettare e proteggere la natura e la vita che ci circonda. Mi piacerebbe che le persone capissero che non dobbiamo guardare la bellezza, ma esser capaci di sentire la bellezza anche ad occhi chiusi.” spiega. “L’amore ne è un’assoluta conseguenza, e vice versa.”, dice “Quando si ama profondamente una persona, la si vede bella. Non perché lo sia necessariamente, ma perché si entra in empatia con questa persona. Mentre tu diventi parte di lei, lei diventa una parte di te… e con la natura accade la stessa magia.”

Michele Ardu, l’autore di questo servizio, sui social: www.instagram.com/micheleardupho

Domenico Leccese 

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