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CRIMINOLOGA FRANCO: PROGRAMMI COME “LE IENE” SONO UN’ONTA PER IL NOSTRO PAESE

Sono molti i casi in cui non si trovano tracce di sangue su una scena del crimine o a casa di chi ha commesso l’omicidio.

PROGRAMMI COME “LE IENE” SONO UN’ONTA PER IL NOSTRO PAESE

Dottoressa Franco, recentemente “Le Iene” si è occupato della cosiddetta “Strage di Erba”, che può dirci?

L’intento de “Le Iene” è far passare il messaggio che Olindo Romano e Rosa Bazzi siano innocenti, a tal scopo hanno ripetutamente manipolato il contenuto di un’intercettazione in carcere dei due assassini.

Dottoressa Franco, ormai i programmi televisivi si occupano quasi tutti di casi giudiziari, che cosa pensa di questa deriva?

È estremamente diseducativa e fonte di errori giudiziari.

L’Italia pullula di trasmissioni televisive che hanno fatto della disinformazione la loro bandiera, in un paese civile verrebbero tutti indagati per intralcio alla giustizia.

Programmi come “Le Iene”, “Terzo Indizio” e “Quarto Grado” sono un’onta per il nostro paese, un attentato allo Stato di diritto.

Il goal di certe procure e di certi avvocati difensori è manipolare l’opinione pubblica per usarla come testa d’ariete per fare pressione sui giudici.

Gli autori ed i conduttori di questi programmi non hanno competenze per parlare di reati gravi come gli omicidi eppure emettono giudizi senza remore, com’è possibile?

Disquisire delle responsabilità di qualcuno in merito ad un omicidio senza averne le competenze è un rischio che solo chi è privo di empatia e non ha consapevolezza dei propri limiti culturali può prendersi.

Dottoressa Franco, recentemente “Le Iene” si è occupato della cosiddetta “Strage di Erba”, che può dirci?

L’intento de “Le Iene” è far passare il messaggio che Olindo Romano e Rosa Bazzi siano innocenti, a tal scopo ha manipolato il contenuto di un’intercettazione in carcere dei due assassini.

 

 

 

Può spiegarci meglio?

Certamente. Per esempio, sono state tagliate alcune risposte in toto e alcune frasi incriminanti. Da uno scambio tra i due coniugi è stata tagliata una domanda della Bazzi al Romano.

Ecco lo scambio manipolato da “Le Iene”:

Rosa: Ma perché devi dire che non è non è vero niente Olli sai che non è vero niente tutta questa cosa ancora adesso io lo dico e lo torno sempre a ripetere. Cosa vuoi fare?

Olindo: Non lo so. Se facciamo così prendiamo anche dei benefici o qualche cosa e te ne vai a casa

Ecco lo scambio originale:

Rosa: Ma perché devi dire che non è… non è vero niente, Olli, sai che non è vero niente tutta questa cosa, ancora adesso io lo dico e lo torno sempre a ripetere. Ti pesa così tanto, eh?

Olindo: Stare dentro sì.

Rosa: Cosa vuoi fare?

Olindo: Non lo so. Se facciamo così prendiamo anche dei benefici o qualche cosa e te ne vai a casa.

Si noti che la domanda incriminante della Bazzi “Ti pesa così tanto, eh?” è stata tagliata dallo stralcio di intercettazione mandata in onda dal programma “Le Iene” il giorno 23 ottobre 2018.

“Ti pesa così tanto, eh?” rappresenta un’ammissione tra le righe della Bazzi. Che cosa dovrebbe “pesare” al Romano se non il quadruplice omicidio?

Credo che questo esempio sia sufficiente a dimostrare la disonestà intellettuale del programma “Le Iene”. Una disonestà che è emersa con forza anche quando si sono occupati del suicidio di David Rossi.

Dottoressa Franco, ci spiega il perché durante la confessioni Olindo Romano si è dilungato nella descrizione di aspetti periferici della vicenda e non nella descrizione di quelli centrali?

Il fatto che, durante la confessione, Olindo Romano si sia dilungato nella descrizione di aspetti periferici della vicenda e non su quelli centrali è compatibile con il ruolo da lui giocato nel quadruplice omicidio. Il Romano, come la Bazzi, non ricordano e non ricorderanno mai con precisione la strage a causa di un’amnesia di fissazione. Il ritmo con cui si sono svolti i fatti ha impedito che nella loro memoria si formasse una traccia mnestica definitiva o secondaria. Una traccia mnestica primaria, che è temporanea, una volta formatasi, richiede infatti un certo tempo per essere consolidata e quindi ritenuta, se nel frattempo però intervengono nuovi elementi la traccia non si consolida. Peraltro le loro confessioni sono imprecise non solo a causa di questa amnesia di fissazione ma anche perché sia Rosa che Olindo cercarono di coprire il ruolo l’una di Olindo, l’altro di Rosa, attribuendosi tutti e 4 gli omicidi ed il tentato omicidio di Mario Frigerio.

Dottoressa, perché non è stato trovato sangue delle vittime a casa dei Romano?

È una sciocchezza pensare che gli autori del quadruplice omicidio avrebbero dovuto grondare sangue dopo averlo commesso; il sangue si è depositato in gran quantità sulla scena criminis durante il dissanguamento delle vittime e non durante il loro ferimento, pertanto i due coniugi non si sono sporcati più di tanto, hanno poi pulito tutto ciò che potevano aver contaminato e hanno gettato nella spazzatura gli abiti indossati durante il quadruplice omicidio e gli stracci usati per cancellare eventuali tracce. Sono molti i casi in cui non si trovano tracce di sangue su una scena del crimine o a casa di chi ha commesso l’omicidio. Le faccio due esempi di una casistica infinita: nessuna traccia di sangue di Isabella Noventa è stata isolata nella cucina di Freddy Sorgato eppure Isabella è stata uccisa lì e in modo cruento; a casa di Alberto Stasi non è stato repertato sangue di Chiara Poggi.

 

 

Domenico Leccese 

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