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DE LUCA STANCO DI ASPETTARE IL PD, FA LA GIUNTA DA SOLO

POTENZA. De Luca sembra proprio che si sia stancato di farsi tirare la giacca dai più parti dai vari partiti.

Rocco Coviello
Sergio Potenza

POTENZA. De Luca sembra proprio che si sia stancato di farsi tirare la giacca dai più parti dai vari partiti. Rumors interni al Palazzo di Città raccontano che sul rimpasto di Giunta il sindaco sembra aver preso una irrevocabile decisione: un azzeramento totale della Giunta, lasciando al loro posto solamente gli assessori Coviello, Potenza e Bellettieri visto che hanno dovuto abbandonare lo scranno da consigliere per entrare nell’esecutivo.
A quanto pare i tempi per scegliere nuovi assessori sembrano essere maturi. Nel giro di una decina di giorni dovrebbero arrivare anche i nomi, si attende che gli assessori rientrino tutti dalle ferie. A far scattare la decisione del sindaco, sempre secondo indiscrezioni, sembra ci sia stata l’ennesima morsa dell’area Popolare che fa riferimento al consigliere comunale Fernando Picerno e al consigliere regionale Aurelio Pace per far entrare nell’esecutivo un loro esponente di riferimento. Una sollecitazione che dall’altra parte peccato non abbia trovato entusiasmo, non solo tra assessori ma anche tra altri partiti.
L’area popolare da mesi, infatti, invoca la necessità che venga dato un assessorato anche alla loro aria avendo perso l’appoggio dell’assessore allo Sport, Valeria Errico. Gli altri partiti però ritengono di aver già “accontentato” troppe volte il consigliere Aurelio Pace. Prima con l’assessore Salvia, poi con la Faggella e poi con la Errico.
Intanto della Giunta De Luca a nove componenti resta una sola ed unica donna: Valeria Errico. Ed è proprio su questa mancanza di “quote rosa” che si è spinto per un rimpasto di Giunta. Infatti, De Luca più volte ha fatto intendere che qualunque ipotesi di ristrutturazione dell’esecutivo deve imprescindibilmente partire dal ripristino di una adeguata dose di quote rosa, sperando di aver miglior fortuna del passato. Anche perchè in questa fase, con due dimissioni (Donatella Cutro e Carmen Celi ndr.) l’ultima della quale dovuta a fatti politicamente imprevedibili nessuno può contestare al sindaco di marginalizzare la presenza politica femminile, ma se dovesse muovere qualcosa senza tenerne conto sarebbe un altra storia.
Si dribbla, infatti, sull’ipotesi che spetti avanzare nomi al Partito democratico, dopo le dimissioni di Cutro e Celi, ora ridotto a quel che resta tra divisioni sulla linea, risultati elettorali e inchieste giudiziarie in corso.
Ma fonti interni al Pd riportano che senza le decisioni del congresso cittadino che decida in modo chiaro e netto la linea da adottare con De Luca tutte le trattative in essere sono stoppate.
Infatti, il segretario cittadino del Pd, Donato Pessolano, avrebbe rimandato l’incontro ufficiale con il sindaco Dario De Luca proprio perchè intende aspettare la decisione del partito. Qualche settimana fà fu il senatore lucano dem Salvatore Margiotta a stoppare definitivamente le velleità dei “pretendenti” dem di entrare in Giunta, proprio perchè il congresso non si era ancora espresso al riguardo. In questo momento i dem sarebbero a lavoro per convocare il congresso al più presto e optare una volta per tutte sull’appoggio o meno a De Luca. Anche se il sindaco, stanco di aspettare, avrebbe già deciso come procede, con o senza l’appoggio dei dem.

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