Che cos’è l’endometriosi?
L’endo? …. Che?
L’endometriosi è la scaccia-mariti, la allontana-uomini.
L’endometriosi è quel dolore martellante che non ti fa muovere dal letto per giorni.
L’endometriosi è rifiutare un invito a cena perché tu determinati cibi non li puoi mangiare perché sai già che arriverà puntualmente la solita colica a ricordarti che lei è li.
L’endometriosi è non indossare quel paio di jeans perché già sai che dopo 5 minuti già vorresti toglierlo a morsi.
L’endometriosi non è una semplice ciste.
L’endometriosi è una continua corsa ai pronto soccorso perché i dolori sono insopportabili.
L’endometriosi è imbottirsi di oppiacei perché gli antidolorifici non aiutano più ad alleggerire il dolore.
L’endometriosi non è fare l’amore ogni giorno.
L’endometriosi è fare l’amore nello studio asettico di un ginecologo, ogni 6 mesi.
L’endometriosi è vivere nell’incertezza: “Diventerò mamma?” “Troverò un uomo capace di accettarmi per quella che sono anche se non so se riuscirò a renderlo padre?” “Se i figli ci sono riuscirò a viverli in pieno? “Se incontrerò qualcuno di interessante glielo devo dire subito? Mi lascerà o continuerò a starmi vicino?” Se troverò un nuovo lavoro lo dovrò dire al capo?” “L’endometriosi per quanto tempo rimarrà tranquilla?”.
L’endometriosi è sentirsi dire: “Quante storie per un mal di pancia!” “Tutte le donne soffrono per i dolori mestruali”. “Non sei l’unica!” “Stai sempre male! Dillo che non vuoi lavorare! ” “Sei solo pigra!” “Tutto passa”. “Tu sei bella e solare che ci fai qui? L’ospedale non è posto per te!”
L’endometriosi è vedere il terrore negli occhi di chi ti vuol bene e che durante un attacco di dolore non sa cosa fare: “Stai male?” “Che cosa è successo?” “Ti porto a casa?” “Ti accompagno in ospedale?” Non sai cosa rispondere. Abbassi la testa, ti tieni la pancia e pensi: ” Che cosa ho fatto di male?” “È successo di nuovo!” “Ed ora cosa faccio?” Ed intanto senti la tua voce pronunciare automaticamente: “Sto bene! Ora mi passa!”
L’endometriosi è odiare il proprio corpo pieno di cicatrici. “Ogni intervento è sempre peggio”. “Ormai sembro uno scolapasta”.
L’endometriosi è sentirsi isolata: “È inutile che ti chiamo per uscire tanto stai sempre male.”
L’endometriosi è piangere da sola nella propria stanza.
L’ endometriosi è il sorriso dopo un intervento.
L’endometriosi è rialzarsi ogni giorno.
L’endometriosi è truccarsi, vestirsi e indossare quel vestito aderente che mette in risalto le tue forme, nonostante sappia già che, appena ti si gonfierà la pancia ti chiederanno se sei incinta.
L’endometriosi è il guardare oltre le paure e scoprirti più forte di quello che sembravi.
L’endometriosi è indossare quel sorriso, il sorriso di chi ce l’ha fatta.
L’endometriosi non sono io. Io sono LETIZIA e ho l’Endometriosi. Ognuno è libero di scegliere di stare o meno al mio fianco.
Ma io non mi sono mai nascosta e continuerò a far comprendere questa malattia che si arrampica nell’anima di chi ne soffre ma che non toglie il sorriso e la caparbietà.
Imparate a leggere negli occhi truccati la vostra compagna, la vostra migliore amica, vostra cugina, vostra sorella. Il suo volto truccato e il suo sorriso sempre presente potrebbe essere sintomo di paura e vergogna di essere giudicata.
Ascoltala! Dille che ci sei! Sorreggila! Dille anche un semplice “Ti voglio bene!” Può far tanto.
Puoi fare tanto anche solo parlandone.
Domenico Leccese