Politica

Tabacci, Sanza e Benedetto: quel delicato “intrigo” nazionale

POTENZA. E tanto tuonò che piovve… Tabacci e Sanza “scaricano” Benedetto chiedendo spiegazioni politiche a Pittella con lo stesso Benedetto

POTENZA. E tanto tuonò che piovve… Tabacci e Sanza “scaricano” Benedetto chiedendo spiegazioni politiche a Pittella con lo stesso Benedetto che risponde polemicamente ai due leader nazionali di Centro democratico.
Tutto nasce dalla presenza dell’assessore regionale delle Infrastrutture e mobilità, Nicola Benedetto, alla Festa nazionale “Idea, Popolo della libertà” che si è svolta nello scorso fine settimana a Matera. Presenza che non è piaciuta a Bruno Tabacci e Angelo Sanza che non le hanno mandate a dire.
In una nota ufficiale infatti, si legge: «Prendiamo atto che l’assessore regionale all’infrastrutture della Basilicata, Nicola Benedetto, ha scelto di aderire ad un movimento di centrodestra, come dimostra il titolo di apertura di prima pagina di un quotidiano regionale (il Roma edizione basilicata ndr), mai smentito, nemmeno a distanza di alcuni giorni, dallo stesso Benedetto
E ancora comunicano dalla segreteria nazionale di Centro democratico: «Ci chiediamo a questo punto se il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella ritenga di poter continuare a far finta di nulla: guida ancora una giunta di centrosinistra? E se la risposta è sì, come fa ad avere un assessore di centrodestra?».
Da qui l’ammonimento: «Per quanto riguarda Benedettoconfidiamo che coerentemente al suo cambio di casacca non utilizzi piu’ la denominazione e il simbolo Centro democratico in Consiglio regionale e in ogni sua iniziativa. La nostra collocazione è da sempre nel centrosinistra e qui prosegue, anche in Basilicata, accanto al presidente nazionale Bruno Tabacci con Giuliano Pisapia con l’obiettivo di costruire un nuovo centrosinistra di governo con Campo Progressista».
Non si è fatta attendere la replica dell’assessore regionale Nicola Benedetto: «È quanto meno singolare che i dirigenti di quel che resta di Centro democratico, a distanza di anni, non ricordino che ho rassegnato le dimissioni da segretario nazionale amministrativo, incarico assunto nel 2014».
E se non bastasse, Nicola Benedetto oltrepassa le questioni strettamente politiche e “denuncia”: «Ho deciso di farlo non potendo più tollerare le interferenze e le pressioni del presidente Tabacci e dell’onorevole Sanza sulla gestione del “tesoretto” del partito allora ammontante a 200mila euro».
Contattato telefonicamente Tabacci ha risposto in maniera estremamente affabile di non voler commentare però questioni non politiche.
DI SALSAN

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