Non c’è pace per gli utenti lucani che hanno diritto al cosiddetto “bonus idrocarburi”, la ricarica della card con il quale i patentati di Basilicata hanno un ristoro per le estrazioni petrolifere. Dopo aver aspettato tanto per vedersi accreditare le somme, subito i distributori lucani hanno aumentato i costi del rifornimento, come abbiamo raccontato nei giorni scorsi e come si può leggere cliccando qui. L’ultima riguarda ancora i benzinai, i quali minacciano di non erogare più carburante se si deve pagare con la card. E’ già così, per esempio, per i distributori automatici della Esso presso i quali inserendo la card, la rifiutano con la dicitura “transazione non gestita”. Le ultime news raccontano di gestori “sul piede di guerra”, pronti a chiudere i rifornimenti anche per il servizio “servito”. Alla base della protesta dei gestori ci sarebbero i disservizi delle Poste Italiane, coloro che hanno erogato e gestiscono per conto dello Stato la card, che in realtà altro non è che una Postepay dedicata. Le Poste scalerebbero ai distributori elevati costi di gestione oltreché accreditare effettivamente le somme del carburante erogato con molto ritardo. Staremo a vedere, ma non si esclude la “serrata” dei distributori.
