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TRASPORTI, GAMBARDELLA (CISL) ALLA REGIONE: “BASTA GATTOPARDISMI”

“Servono scelte coraggiose e una nuova dirigenza pubblica”


“Sul trasporto pubblico regionale stiamo misurando il fallimento di decenni di politiche sbagliate e di un gruppo dirigente che si è dimostrato incapace di garantire sia l’ordinario che lo straordinario”. È quanto dichiara il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, in merito ai disagi che si stanno registrando nel trasporto pubblico locale, in particolare in quello scolastico. “Il fatalismo della Regione non consola i viaggiatori né risolve gli annosi problemi del trasporto pubblico lucano. L’assenza di risorse denunciata dall’assessore Merra è certamente frutto delle scelte sbagliate fatte nel passato, ma è anche il prodotto dell’incapacità dell’attuale compagine politica che guida la Regione di affrontare le criticità note del trasporto pubblico locale con un piano innovativo”.

Per Gambardella “oggi la giunta regionale raccoglie gli esiti dannosi, da noi peraltro preannunciati con numerosi comunicati, di una politica miope che si è resa caparbiamente impermeabile al confronto con le parti sociali e che non ha messo il tema del trasporto pubblico al centro delle priorità dentro un contesto destabilizzato dalla pandemia. In Basilicata il sovraffollamento dei bus, preannunciato e prevedibile alla luce delle disposizioni anti-Covid, può sorprendere solo una classe politica che non ha il coraggio di fare scelte coraggiose per sottrarre la politica dei trasporti ai vettori e riappropriarsi della piena facoltà di programmazione del servizio in accordo con le due Province”.

“La prima di queste scelte coraggiose – continua il segretario della Cisl – è di rivedere il contratto di servizio con il Cotrab, peraltro oggetto di un chiaro pronunciamento della giustizia amministrativa che ha dichiarato non legittima la proroga dei servizi con la conseguente urgenza di mettere a gara i servizi. Occorre anche un gruppo dirigente motivato e competente, quale è mancato in questi anni, e un sistema di controlli e sanzioni in caso di disservizi, frequentissimi proprio per effetto di quella vasta area grigia che si è venuta a determinare tra Regione e aziende di trasporto. Un fatto è certo: criticare le politiche sbagliate del passato senza cambiarle nella sostanza, oltre a stemperare gli afflati rivoluzionari della prima ora in un quieto gattopardismo, non servirà di certo a migliorare la qualità e l’efficienza del trasporto pubblico in Basilicata”.


 

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