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STADIO DELLA A.S. ROMA A TOR DI VALLE

Con riproposizione del ritornello “sulla riduzione della volumetria” e “sulle opere (ad es. Fosso di Vallerano) importanti per la città”. Che, su richiesta della Giunta di “Sora Virgì” e con mediazione di Lanzaloneee, sarebbero state fatte dal Proponente privato, poi finito “ar gabbio”. Con intercessione a Pantaloneee (prima Lotti/Delrio, ora Conte) affinché provveda a fare opere d’urbanizzazione (ad es. Ponte di Traiano) rifiutate dal Proponente benché necessarie solo all’accessibilità allo stadio, a TdV.

 

Dal al sito ufficiale AS Roma:

STADIO DELLA ROMA

Uno stadio di importanza mondiale

Un nuovo stadio all’avanguardia, di portata mondiale, con una capienza di 52.500 spettatori: lo Stadio della Roma è stato progettato per garantire agli appassionati un’esperienza unica nel giorno della partita.

Le sezioni dello stadio e la vicinanza del campo alle tribune consentiranno di creare un’atmosfera intensa ed emozionante, unica nel suo genere. Ogni posto a sedere, inoltre, garantirà un’ottima visibilità.

Lo Stadio della Roma rappresenterà con orgoglio la Città di Roma – una gloriosa miscela di passato, presente e futuro che potrà essere ritrovata nel design stesso dello Stadio e nei materiali utilizzati.

L’architettura del nuovo stadio è un omaggio alla ricca storia di Roma, in grado di abbracciare, al tempo stesso, la moderna e innovativa estetica italiana di fama internazionale.

Lo Stadio della Roma fungerà da cardine per un progetto di sviluppo più ampio, multiuso e a gestione privata. Il nuovo distretto dell’intrattenimento sarà attivo sette giorni alla settimana e si configurerà come punto di riferimento per cene, spettacoli, attività di affari – sarà previsto anche un nuovo centro congressi -, hospitality e sport. Trasformerà il modo dei romani di integrare sport e intrattenimento nelle loro vite quotidiane.


Più di uno stadio

Lo Stadio della Roma si trova a sud-ovest della città, nell’area occupata dall’ex ippodromo di trotto della Capitale, nel quartiere di Tor di Valle.

Il progetto di Tor di Valle – che comprende un parco commerciale – è stato valutato dal Comune di Roma come un progetto di pubblico interesse per la Città di Roma e dei suoi cittadini che comporterà un numero considerevole di investimenti privati e la creazione di diversi posti di lavoro.

Lo Stadio è strategicamente situato all’intersezione tra il Grande Raccordo Anulare e l’Autostrada per l’Aeroporto Internazionale di Fiumicino.

Il complesso si trova quindi in posizione ideale per gli utenti e i dipendenti dell’Aeroporto di Fiumicino, prossimo a un’importante espansione prevista nel futuro prossimo.

Si stima infatti che nello scalo romano saranno investiti complessivamente 10 miliardi di euro nei prossimi trent’anni.


Ispirato al Colosseo

Lo Stadio della Roma, che potrà accogliere fino a 52.500 spettatori, sarà uno degli stadi di calcio più all’avanguardia. Con un occhio particolare alla creazione di un’atmosfera intima e all’esaltazione del “fattore campo”, il progetto coniuga una perfetta disposizione dei posti a sedere all’interno dell’anfiteatro – tra le migliori a livello internazionale – e servizi e tecnologie di livello mondiale, che innalzano il complesso alla stregua dei migliori stadi dedicati agli sport professionistici.

Con lo scopo di ricordare uno dei simboli più amati e conosciuti di Roma, il Colosseo, il progetto prevede uno stadio ultra moderno in acciaio e vetro avvolto da un rivestimento in pietra. Tale rivestimento, uno schermo di pietra sospeso che circonda lo stadio, è una dinamica interpretazione contemporanea degli archi di pietra della famosissima arena. Una tettoia di vetro traslucido rivestita in Teflon protegge le tribune dalle intemperie.

Questo colosseo moderno sarà il punto focale di un’area che sarà operativa 365 giorni all’anno e che comprenderà negozi, ristoranti e bar, oltre al Roma Superstore e alla Hall of Fame interattiva dell’AS Roma.

Poco più a nord sorgerà un centro allenamento e wellness all’avanguardia, dedicato agli allenamenti della prima squadra dell’AS Roma. Oltre a due campi di allenamento regolamentari e a uno di dimensioni dimezzate, il centro impiegherà le più moderne e sofisticate tecnologie e attrezzature di allenamento.

Fungendo da complesso volto a coniugare in maniera sinergica sport e intrattenimento, lo Stadio della Roma diventerà un nuovo punto di riferimento della Capitale e la nuova dinamica casa della tifoseria più calorosa del panorama calcistico mondiale.


Tecnologia e innovazione

Attraverso lo sviluppo di partenariati con fornitori di tecnologia a livello locale, nazionale e internazionale, lo stadio sarà una vetrina per l’innovazione. Grazie alla connettività mobile e alla copertura WiFi HD dell’intero stadio, i tifosi della Roma non si perderanno neanche un minuto di gioco.


Roma Village

Il Roma Village offrirà una vasta gamma di possibilità dedicate alla ristorazione e all’intrattenimento attorno a una nuova e moderna interpretazione della famosa Scalinata di Trinità dei Monti.

I visitatori potranno rivivere la storia e la tradizione del club in un contesto sociale moderno, sette giorni su sette.

L’esperienza inizia con un cancello oltre il Roma Superstore. All’interno, i fan potranno visitare la Hall of Fame e il Museo dell’AS Roma, che celebreranno la storia e l’eredità di uno dei club con più tradizione al mondo.


Una meta per l’intrattenimento

Lo Stadio della Roma offrirà molteplici luoghi dedicati alla musica e all’intrattenimento, tra cui un’area ispirata alla Scalinata di Trinità dei Monti, dotata di 2.500 posti a sedere, e un anfiteatro interno allo Stadio stesso che potrà ospitare fino a 14.000 spettatori, mentre gli spettacoli più importanti potranno svolgersi dentro l’impianto principale.

L’IMPIANTO A TOR DI VALLE
Stadio della Roma, c’è la relazione del Politecnico ~ Ma il Campidoglio fa melina


di Fernando M. Magliaro su ilTempo.it 31 Gennaio 2019

L’IMPIANTO A TOR DI VALLE

Manca l’ufficialità ma, secondo fonti accreditate del Campidoglio, poco dopo le 16 sarebbe arrivata sul tavolo del direttore del Dipartimento Mobilità del Comune, Gian Mario Nardi, il testo della relazione definitiva redatta dal Politecnico di Torino sulla mobilità pubblica e privata del progetto Stadio della Roma di Tor di Valle. L’ufficio stampa del Comune, però, glissa e invia, intorno alle 19.00, una breve nota: “Il parere del Politecnico di Torino sullo stadio di Tor di Valle dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Roma Capitale organizzerà una conferenza stampa la prossima settimana per illustrarne i contenuti”.
La scadenza per la consegna del testo era fissata, da contratto, entro la giornata di oggi, 31 gennaio. Per domani, sempre secondo Radio Campidoglio, il sindaco, Virginia Raggi, avrebbe convocato un vertice di maggioranza per illustrare i contenuti del testo. Di fatto, lo stesso cliché già seguito in occasione della consegna della relazione preliminare: melina ufficiale e riunione di maggioranza.

Lunedì 4 febbraio, per altro, è convocata una riunione della Commissione Trasparenza (una delle commissioni consiliari di controllo che viene guidata da esponenti dell’opposizione, in questo caso il Pd Marco Palumbo) proprio per esaminare la questione Politecnico. Il parere all’ateneo piemontese era stato richiesto dal sindaco Raggi all’indomani della diffusione di conversazioni intercettate nell’inchiesta Rinascimento sui rapporti fra Luca Parnasi, proprietario di Eurnova e presentatore del progetto Stadio, e la politica, locale e nazionale. In queste intercettazioni Parnasi invitava i suoi collaboratori a glissare sui problemi di traffico derivanti dal taglio delle opere pubbliche (segnatamente il Ponte di Traiano) voluto proprio dall’amministrazione Raggi utile a ottenere la riduzione delle cubature e, quindi, la cancellazione delle tre torri di Libeskind. Quelle intercettazioni avevano riacceso la polemica interna ai 5 Stelle con una frangia di 3/5 consiglieri indisponibili ad essere presenti in Aula al momento del voto sulla variante urbanistica. La Raggi, quindi, rivolgendosi a Torino con un contratto dai margini di analisi assai stretti e, per di più, secretato conta di avere in mano un’arma per convincere i riottosi. La relazione preliminare, però, nonostante il tentativo di tenere tutto segreto, era trapelata e aveva dipinto uno scenario “catastrofico” per il traffico delle partite infrasettimanali in notturna, più una serie di altre forti criticità su tutto l’impianto della mobilità previsto dal progetto versione Raggi.

La relazione definitiva, la cui consegna iniziale era prevista il 9 gennaio, era poi slittata a oggi a causa dell’invio di nuova documentazione – di fatto il redigendo Piano Urbano della Mobilità sostenibile e qualche altra carta su investimenti su ferro – che aveva reso necessario un supplemento di indagine.

Dopo aver effettuato, nei giorni scorsi, il fact checking sulle dichiarazioni di Italia Nostra oggi è la volta del Codacons che, in una nota diffusa nella mattinata, ha annunciato un esposto contro il sindaco di Roma, Virginia Raggi, circa la secretazione della relazione del Politecnico di Torino sulla mobilità del progetto Stadio della Roma.

Di seguito il testo del Codacons: “Il comune non può imporre il segreto su un atto di importanza vitale per la città e per i cittadini – spiega il presidente Carlo Rienzi –. per tale motivo presenteremo un esposto in procura chiedendo di accertare se la decisione del sindaco Raggi di secretare il documento in questione possa configurare l’ipotesi di omissione di atti dovuti, in relazione alla mancata trasparenza a danno della collettività”

Arch. Luciano Belli Laura
Vi riportiamo alcune perplessità e riflessioni dell’Arch. Luciano Belli Laura sulla realizzazione dello stadio a Tor di Valle 
SE QUESTO È UN PRESIDENTE, gli altri ci fanno o ci sono?

A Radio Radio [1], il Presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito dice:

<<A stretto giro avremo questa relazione da parte del Politecnico che speriamo che fughi in maniera definitiva qualsiasi dubbio sull’impatto sulla sostenibilità sulla mobilità dell’opera. Dopo di che ci auguriamo di dar corso all’ultimo atto che peraltro è il completamento della procedura di dichiarazione di pubblico interesse che già facemmo con una precedente delibera, con la quale noi pensiamo di aver migliorato il progetto che abbiamo ereditato in corsa, riducendo in maniera importante l’impatto che avrà sul territorio con un abbattimento di circa la metà dei metri cubi, e soprattutto quello che verrà costruito sarà fatto in maniera davvero sostenibile con opere importanti per la città penso ad esempio all’intervento del Fosso di Vallerano, quindi in una zona che notoriamente si allaga. Speriamo che questo possa davvero chiudersi in tempi rapidi>>.

Tralasciamo l’incipit involuto “sull’impatto sulla sostenibilità sulla mobilità”, per considerare il cuore della dichiarazione del Presidente del C. C. di Roma Capitale sostenente ci auguriamo [chi ?] di “dar corso all’ultimo atto” [ovvero completare la PROCEDURA di variante urbanistica !] “che … è il completamento della procedura di dichiarazione di pubblico interesse” [ovvero il semplice passaggio, previsto dalla legge stadi, con cui, uno “studio di fattibilità” per un’opera privata può configurarsi in “progetto definitivo” !].

Per stigmatizzare la confusione tra PROCEDURA URBANISTICA [propria della pubblica amministrazione, sebbene solo in parte sottratta, con leggina “ad pallottam” al Consiglio Comunale] e step procedurale d’approvazione del progetto dell’opera privatissima [che non sarà pubblica, sebbene di “interesse pubblico”].

Confusione fatta per ignoranza?

Ovvero per confondere le acque e non dire apertamente che, a Tor di Valle dopo tutto quello che è emerso dall’Inchiesta Rinascimento, ‘sto stadio ‘un sa da fare?

Ossia per non ammettere che NON si deve assolutamente procedere con la Variante Urbanistica (semplicemente adottata in Conferenza di Servizi) raddoppiante la Superficie Utile Lorda permessa dal vigente Piano Regolatore Generale, in aree assolutamente non idonee e neppure accessibili?

O per continuare a far credere che “UnoStadioFattoBene” (solo per tifosi e fan) possa procedere verso l’approvazione (del resto possibile solo con delibera regionale) che non c’è mai stata e, speriamo, mai ci sarà?

Oppure confusione fatta in malafede?

Con riproposizione del ritornello “sulla riduzione della volumetria” e “sulle opere (ad es. Fosso di Vallerano) importanti per la città”. Che, su richiesta della Giunta di “Sora Virgì” e con mediazione di Lanzaloneee, sarebbero state fatte dal Proponente privato, poi finito “ar gabbio”. Con intercessione a Pantaloneee (prima Lotti/Delrio, ora Conte) affinché provveda a fare opere d’urbanizzazione (ad es. Ponte di Traiano) rifiutate dal Proponente benché necessarie solo all’accessibilità allo stadio, a TdV.

Per ignoranza e malafede se, alla gazetta.it [2], il Primo Cittadino di Roma Capitale dice:

<<C’è la volontà politica di portare avanti al più presto il progetto dello stadio di Tor di Valle. Lavoriamo con tale proposito nel rispetto della legge e nell’interesse dei cittadini.>>

E poi, confondendo metri quadri e metri cubi, dice: <<Ero contro “quel” progetto specifico, che avrebbe comportato l’ennesima colata di cemento in un’area della città. Ricordo che quel progetto prevedeva che, su un milione di metri quadrati di cemento, lo stadio avrebbe rappresentato il 14% del totale. Noi abbiamo migliorato il progetto rendendolo innovativo ed eco-sostenibile. Abbiamo ridotto le cubature del 50%, con edifici a ridotto impatto ambientale realizzati con gli standard energetici più avanzati al mondo e un superamento del rischio idrogeologico della zona>>.

Ed alla fine, ad Alessandro Catapano richiedente: “Dopo le aperture del premier Conte, si torna a ipotizzare un contributo del Governo al progetto? Magari per realizzare il Ponte di Traiano?”

Virginia Raggi risponde: <<Al di là della questione stadio, ben venga qualunque contributo del Governo finalizzato a migliorare la vita dei cittadini >>.

Per incapacità assoluta a gestire il potere. Se emergesse la colossale discrepanza procedurale tra quanto un anno fa previsto dalla Regione, e quanto mesi fa attuato ed ora attuabile da Roma Capitale.

Se cioè fosse confermato il programma comunicato dagli “architieri” Esposito e Montuori, del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, ai rappresentanti dell’Osservatorio di TdV, fondato dall’arch. Giovanni Caudo. [3]

Con tanto di road map che il pentastellato Marcello De Vito, come suddetto, ha tradotto in politichese. Idoneo a far credere ai Consiglieri comunali che l’approvazione della “variante urbanistica” sia semplicemente la coda della deliberazione, votata il 14 giugno 2017, riconfermante “interesse pubblico” al “progetto” definitivo di business park ed affini con annesso stadio per la (e non della) A.S. Roma.

Quando dovrebbe essere chiaro a tutti che non si possa “dar corso all’ultimo atto” di quella ch’era – ed è – soltanto SPECULAZIONE immobiliare ed urbanistica. Anche se “quattro amici al bar” fan credere sia stata ridotta a modica quantità. [4]

E, quindi, prima di chiedere al Magistrato se sia lecita la pubblicazione, in quanto Variante Urbanistica, del “progetto” non ADEGUATO dal proponente alle prescrizioni/ottemperanze espresse in Conferenza di Servizi, si dovrebbe “DIFFIDARE” il Presidente dell’Assemblea Capitolina a non mettere ai voti alcunché (Variante al vigente PRG, Convenzione, Atti unilaterali d’obbligo, ecc.) riguardi riguardi l’assetto futuro di Tor di Valle.

[1] – http://www.forzaroma.info/news-as-roma/stadio-roma-de-vito-a-breve-la-relazione-dei-politecnico-speriamo-le-procedure-si-chiudano-presto/
[2] – https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Roma/18-01-2019/stadio-roma-ci-siamo-raggi-lavori-partiranno-quest-anno-320463253161_amp.html
[3] – http://www.osservatoriostadioroma.it/wp-content/uploads/2019/01/20181220-Osservatorio-TdV-Nota-Incontro-20-12-2018-V04.pdf
[4] – come succintamente si vede nello schema sottostante.

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i commenti a caldo 

Manlio Dante: “Scandaloso che nessuno segnali come il Ponte di Traiano dovrebbe essere pagato dal promotore, senza se e senza ma, perché funzionale solo alla fruizione dello stadio.”

Luciano Belli Laura : “Come Manlio Dante saprà bene, in pochi (ma buoni, anche sul blog di E. M. Mazzola) abbiamo sempre “segnalato” che il Ponte di Traiano serve solo ed esclusivamente all’accessibilità di Tor di Valle. Precisando essere opera di urbanizzazione a carico del “proponente” la trasformazione calcistico-immobiliare dell’Ansa del Tevere. Considerata essenziale nella terza Conferenza di Servizi per esprimere “assenso” al “progetto” di business park ed affini con annesso stadio che volevasi fare comunque senza quest’opera. E Manlio Dante dovrebbe ricordare che la “telefonata” d’un esponente pidiota (Lotti ?) assicurante la realizzazione di ‘sto ponte per lo stadio di Totti pagato con soldi di tutti, permise di chiudere la CdS decisoria regionale con la formula ambigua di “assenso con prescrizioni”. Equivalente, per il Consiglio di Stato, a solenne “bocciatura” di “UnoStadioFattoBene” solo per fan e tifosi. Ed ora che succede con il governo del NON Cambiamento? Annunci! Promesse! Marchette elettorali? Naturalmente alla radio. Dovremmo, quindi, far finta di niente?”

Luciano Belli Laura : “In questo post, tuttavia, ho cercato di trattare altri TAG. In primis, il problema della NON procedibilità della Variante Urbanistica. Considerando insulse e/o molto gravi le esternazioni del Sindaco Virginia Raggi e del Presidente dell’Assemblea cittadina Marcello De Vito. Per il semplice fatto che “imbucano” nella procedura di Variante (in capo all’Amministrazione comunale) elementi che riguardano il procedimento sul “progetto” che giace nell’Amministrazione procedente per legge (cioè in Regione Lazio). Invito, pertanto, Manlio Dante a considerare se sia necessario DIFFIDARE il pentastellato Marcello De Vito che non rispetta le prerogative d’un Presidente del Consiglio Comunale. Diffida che è solo un avvertimento per evitare che, poi, si debba presentare un “esposto” al TAR e, forse, una “denuncia” alla Magistratura.”

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