Attualità

A MELFI I NEGOZI APRONO PIÙ TARDI

Lo strano caso dei commercianti del centro storico

In pieno centro storico a Melfi, cioè quello che una volta era il salotto buono della città, sono davvero pochissimi i negozi aperti prima delle nove. In alcuni casi, nemmeno sporadici, le saracinesche restano abbassate anche ben oltre le nove e trenta. La città vive un paradosso tutto suo che non è facilmente comprensibile. Fatta eccezione per i bar, infatti, dalla profumeria al negozio di abbigliamento, dalla lavanderia al calzolaio, dalla sarta al negozio hi tech, al fruttivendolo, sono tantissimi i commercianti che rinunciano, per svariati motivi, ad alzare le saracinesche delle proprie attività alle otto e trenta. Certo le abitudini dei clienti sono assai cambiate. Sovente ci si reca a fare acquisti in tarda mattinata o in prossimità dell’orario di chiusura serale. Il cambio di questa abitudine è una svolta epocale che viene confermata dai programmi in tv. Resta il piccolo schermo uno specchio fedele delle abitudini di tutti gli italiani. Una volta la “prima serata”, col film importante, partiva alle venti e trenta. Oggi il programma di punta in tutte le tv non comincia prima delle ventuno e trenta, in taluni casi anche più tardi. Il cambiamento sociale è evidente ma ciò non giustifica l’atteggiamento di alcuni commercianti del centro storico di Melfi. La zona vive certo un periodo di grande difficoltà. Lo spopolamento dei residenti che hanno cercato la comodità delle case in periferia ha svuotato le case nei pressi del castello e della splendida piazza Duomo. Gli amministratori di oggi, nonostante vuoti proclami, non hanno saputo invertite questa tendenza ne’ studiare o attuare politiche di rilancio del centro storico. Così, oggi alle 8.30 sono certo pochissimi i clienti nei negozi ma anche se ve ne fosse uno soltanto la città che rivendica la propria vocazione turistica non può permettersi un simile atteggiamento. Il centro storico dimenticato da un sindaco che in campagna elettorale annunciava incredibili sorprese e proposte di rilancio rischia il declino definitivo. I commercianti però hanno il dovere di non mollare e crederci fino in fondo. Attenzione!

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