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CAMUSSO: «BASTA CON LA POLITICA DEI BONUS»

POTENZA. «Bisogna smetterla con la politica dei bonus e degli incentivi e bisogna iniziare una politica vera di investimenti e

POTENZA. «Bisogna smetterla con la politica dei bonus e degli incentivi e bisogna iniziare una politica vera di investimenti e di creazione di lavoro perché o si ridetermina un volano redistributivo della ricchezza e del lavoro che permetta alle persone, in condizioni di stabilità, di immaginarsi il loro futuro o il nostro è un Paese che regredisce». Così ieri sera la segretaria generale, Susanna Camusso, intervenendo sulla disoccupazione giovanile ha chiuso in piazza Mario Pagano a Potenza la quinta edizione della festa della Cgil Basilicata. Una tre giorni di dibattito su legalità, innovazione, lavoro e diritti tra Matera e il capoluogo di regione.
La leader nazionale ha parlato all’interno di un incontro tematico insieme all’arcivescovo di Taranto Filippo Santoro.
«Il lavoro si crea facendo investimenti – ha aggiunto la Camusso – e decidendo di fare quelli che sono immediati e necessari per la collettività. Ad esempio bisogna farlo non annunciando “CasaItalia” e poi facendola sparire nel nulla, ma cominciando a domandarsi di quanta manutenzione straordinaria e ordinaria il nostro territorio ha bisogno. Si crea lavoro immaginando che il volano degli investimenti è innanzitutto quello pubblico».
Sulle difficoltà generali del sistema lavoro, la segretaria della Cgil ha sottolineato: «Noi siamo in una situazione in cui si sente e si vede che il grande taglio degli ammortizzatori mette in difficoltà non solo la condizione dei lavoratori e il loro sostegno al reddito, ma anche gli strumenti necessari ai processi di riorganizzazione, perchè ovviamente bisogna sapere che ci vogliono i modelli, i livelli produttivi, dentro questo ci sono sempre elementi di trasformazione».
Susanna Camusso focalizzando parte del proprio intervento sulla cassa integrazione alla Fca di Melfi ha aggiunto: «E poi il lavoro si è ristretto dal punto di vista della popolazione che occupa e si é allungato in tanti casi dal punto di vista della prestazione nonostante la cassa integrazione e gli strumenti di riduzione. Evidentemente va ricostruito un equilibrio che non si può che ricostruire attraverso i contratti e i diritti, e smettendola di immaginare che quella di difficoltà sia una condizione che fa saltare le regole».
Da parte sua il segretario regionale della Cgil della Basilicata, Angelo Summa ha spiegato: «L’occupazione giovanile nel Mezzogiorno è una delle maggiori sfide delle politiche del lavoro in Italia e per il sindacato. Nonostante gli sforzi il Sud continua a viaggiare troppo lentamente rispetto al resto d’Italia e nel confronto con le più diverse regioni europee. E questo crea una forte spinta all’emigrazione. I dati sulla demografia condannano il sud a una lenta ma costante rincorsa verso la desertificazione, con i livelli più alti di saldo migratorio negativo»
E ancora ha sottolineato il segretario lucano Summa che «la nostra azione si inserisce nella volontà di riaprire un confronto sociale per affermare la democrazia nel lavoro, riscrivere un nuovo Statuto dei lavoratori e consegnare all’Italia una democrazia compiuta, fatta di diritti, di tutele e di opportunità. Liberiamo il lavoro se liberiamo il sud dalle sue storiche tare, dalle catene del sottosviluppo, se correggiamo le scelte di politica economica prestando attenzione ai tanti divari e alle tante diseguaglianze tra aree ricche e aree deboli del Paese».
La festa quindi si è conclusa con il concerto del cantautore Fabrizio Moro.

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