Politica

ELEZIONI REGIONALI E COMUNALI A POTENZA SARANNO ACCORPATE. ECCO PERCHÉ

Era da tempo che se ne parlava negli ambienti della politica. Lo stratega Pittella vuole portare il capoluogo al voto

Era da tempo che se ne parlava negli ambienti della politica. Lo stratega Pittella vuole portare il capoluogo al voto anticipato. Fino a ieri erano chiacchiere, supposizioni. Ma ora, con l’uscita del consigliere comunale Caporaso, fedelissimo di Polese e Pittella, il quadro è chiaro e le indiscrezioni prendono sostanza. Come riportammo qualche giorno fa (leggi qui l’articolo) Caporaso, evidentemente in accordo coi suoi generali, ha dichiarato: «Sarebbe preferibile riconsegnare nelle mani dei cittadini la possibilità di scegliere rappresentanti più consoni alle grandi sfide che Potenza chiede di affrontare». In sostanza: il consiglio non è adeguato, si torni a votare.  Ecco quindi che in questa intricata partita a scacchi, Pittella fa la seconda mossa, muove il suo “alfiere” Caporaso.  La prima l’aveva fatta lui stesso la settimana prima annunciando che sarà nuovamente lui il prossimo candidato governatore. Nel cerchio magico, un pittelliano di rango confessa: «Marcello ritiene troppo rischioso votare prima in regione e poi al comune. Chi lo schioda poi a Dario? Vorrà anche lui il bis». E allora la road map è tracciata. Potenza regge ancora un po’, ma non deve arrivare a fine mandato. Qualche “bottarella” la si inizia a dare con gli alfieri già subito. Votando insieme per regionali e comunali, staffetta tra Polese e De Luca. Il primo destinato a guidare il capoluogo risanato da Dario al quale si è dato il compito di fare il lavoro sporco. Il secondo, con Pittella libero di potergli scaricare le proprie preferenze non essendo candidato Mario, incasserebbe la sua cambiale andando in Regione al posto proprio di Polese. Ma per fare ciò è necessaria la contemporaneità del voto. Altrimenti nessuno averebbe le adeguate garanzie di riuscita delle operazioni.

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Prossimi alla staffetta

E l’area popolare che fa? Resta a guardare? Certo che no. Nel prossimo futuro, prima della naturale scadenza della consiliatura regionale Mollica dovrebbe fare un passo indietro alla Presidenza del Consiglio Regionale in favore di Aurelio Pace che così potrebbe recuperare un po’ del consenso perduto, in vista di una sua nuova candidatura in Consiglio Regionale. Il passo indietro di Mollica -che col nuovo statuto potrebbe non essere rieleggibile in Regione- sarebbe ripagato con un suo vecchio pallino: fare il sindaco di Venosa, suo paese d’origine. E il tutto non è fantapolitica. Per averne conferma non bisognerà attendere molto. La prossima mossa non tarderà ad arrivare. Il 2017 non è poi così lontano e a quel punto Mollica dovrebbe mollare la Presidenza del Consiglio per dar corso al progetto.

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In attesa di collocamento

Come ricorda in queste ore l’ex grande elettore di De Luca, il maidomo Cenzino Belmonte, unico problema alla realizzazione del piano è la sistemazione di Roberto Falotico, il quale ha ormai iniziato la sua campagna elettorale a candidato sindaco della città col trampolino dell’assessorato alla cultura.  Ma sicuro l’ufficio collocamento Pittella’s, troverà per lui una sistemazione.

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