È GIUSTO INFORMARE

Gaza, Trump alla Knesset:
“L’era del terrore è finita”

AVETE SEGUITO i 6️⃣6️⃣ minuti di DISCORSO?
ALLA KNESSET, DONALD TRUMP: “L’ERA DEL TERRORE È FINITA”
E chiede di graziare Netanyahu

Poi firma l’accordo a Sharm
Il presidente degli Usa:
“Non è stato facile trattare con Bibi. Ora risolverò con la Russia”
In Egitto il vertice con 20 leader mondiali: “Fase 2 già iniziata”. Il premier israeliano non va

🔹Presidente della Knesset: “Trump merita Nobel per la pace”
Il presidente della Knesset, Amir Ohana, ha annunciato che sta raccogliendo sostenitori per candidare il presidente Usa, Donald Trump, al Premio Nobel per la Pace del prossimo anno.
“Nessuno merita il premio più di Trump. Nessuno. Il mondo ha bisogno di più Trump”
ha detto ancora Ohana, secondo cui il presidente Usa è un “colosso” che sarà ricordato in Israele per migliaia di anni a venire.
Netanyahu a Trump: “Grazie per il ritorno degli ostaggi”
“La ringrazio personalmente a nome di tutta la nazione per il ritorno degli ostaggi”, oggi “sono tutti tornati a casa” in Israele.
Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu rivolgendosi al presidente degli Stati Uniti Donald Trump intervenendo alla Knesset e dandogli il “benvenuto a Gerusalemme, nostra capitale eterna”.
Incontro Witkoff-Kushner col capo negoziatore di Hamas
L’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff e il genero del presidente americano Donald Trump Jared Kushner hanno incontrato mercoledì scorso il capo negoziatore di Hamas Khalil al-Khaya al Four Seasons Hotel di Sharm El-Sheikh per suggellare il rilascio degli ostaggi e concludere l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza.
Lo riporta Channel 12 spiegando che la delegazione del Qatar ha esortato gli alti funzionari statunitensi a incontrare il leader di Hamas per sbloccare la situazione di stallo che si era creata nei colloqui. Il Times of Israel ha ricordato che l’inviato statunitense per gli ostaggi Adam Boehler aveva scatenato l’ira israeliana durante i colloqui precedenti, quando aveva incontrato i funzionari di Hamas.
Netanyahu a Trump: “Grazie per esserti schierato contro menzogne Onu”
“Grazie per essersi schierato con Israele contro le menzogne dell’Onu”
È quanto ha detto Benjamin Netanyahu nel discorso oggi alla Knesset con cui ha ringraziato Donald Trump, ringraziandolo anche per aver “riconosciuto la sovranità israeliana sulle alture del Golan”. “Nessun presidente Usa ha fatto più per noi”, ha detto ancora il premier israeliano.
Netanyahu: “Piano di Trump apre a espansione della pace”
“Oggi la accogliamo qui per ringraziarla per la sua leadership cruciale, per aver portato avanti una proposta che ha avuto il sostegno di quasi tutto il mondo, una proposta che ha riportato indietro tutti i nostri ostaggi vivi e che apre la porta a un’espansione storica della pace nella nostra regione ed oltre”
Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, rivolgendosi al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel suo discorso alla Knesset.
L’Egitto: “Trump aveva suggerito la partecipazione di Netanyahu”
“Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non parteciperà al vertice di pace a Sharm el-Sheikh a causa di festività religiose. Il presidente Trump aveva suggerito la partecipazione del primo ministro israeliano a questo vertice durante la sua telefonata con il presidente Abdel Fattah al-Sisi”. Lo afferma su Facebook il portavoce della presidenza egiziana, Mohamed Ibrahim Abdel Khaleq El-Shennawy.
Netanyahu: “Ostaggi a casa grazie a Trump e sacrificio Idf”
“All’inizio della guerra promisi di riportare a casa tutti gli ostaggi. Oggi grazie all’aiuto ed alla determinazione del presidente Trump e del suo team e al sacrificio incredibile e al coraggio dei soldati israeliani noi manteniamo questa promessa”
Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, nel suo discorso alla Knesset.
Meloni arrivata a Sharm

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è giunta all’aeroporto internazionale di Sharm el-Sheikh per partecipare alla cerimonia di firma del Piano di Pace per il Medio Oriente
Ad accoglierla, insieme alla delegazione italiana, il ministro egiziano dell’Aviazione Civile, Sameh el Hefny, e l’ambasciatore d’Italia in Egitto, Michele Quaroni. Successivamente, la premier si sposterà all’International Convention Center – sede ufficiale dei lavori – dove sarà accolta dal presidente della Repubblica Araba d’Egitto, Abdel Fattah al-Sisi. Alle ore 15.00 è prevista la foto di famiglia con i leader partecipanti. A seguire avrà luogo la cerimonia di firma del Piano di Pace per il Medio Oriente.
Netanyahu: “Mi impegnerò per questa pace”
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha promesso di “impegnarsi per questa pace” nel suo discorso alla Knesset alla presenza del presidente Usa Donald Trump. “Oggi, il calendario ebraico segna la fine di due anni di guerra”, aggiunge. Il cessate il fuoco è iniziato venerdì e ha previsto lo scambio di prigionieri palestinesi con ostaggi. Le fasi successive del cessate il fuoco tra Israele e Hamas sono tuttavia ancora in fase di definizione.
Netanyahu: “Ora occuparsi del disarmo di Hamas”
“Ora bisogna occuparsi del disarmo di Hamas in modo che non sarà più una minaccia per Israele”. Lo ha detto Benjamin Netanyahu parlando alla Knesset.
“Lei – ha aggiunto rivolgendosi al presidente Donald Trump che gli sedeva vicino – ha sostenuto la mia idea di mandare le truppe nelle loro roccaforti. Avevamo ragione, Hamas si è arresa. Lei ha cambiato la situazione”.
Netanyahu: “Con Trump possibili altri accordi di pace”
Con Trump, “Israele può firmare nuovi trattati di pace con i Paesi arabi o musulmani”. La ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu nel suo intervento alla Knesset.
Iniziato il discorso di Trump alla Knesset

Accolto da una standing ovation, è iniziato l’intervento di Donald Trump davanti alla Knesset.
Trump: “Non è facile trattare con Bibi”

“Oggi finisce l’era del terrore e ha iniziato l’era della pace. Inizia una nuova era per il Medio Oriente”. Così Donald Trump in uno nei primi passaggi del suo discorso di fronte alla Knesset nel quale ha ringraziato Benjamin Netanyahu chiamando per lui la standing ovation. “Non è stato facile trattare con lui, devo ammetterlo. Grazie Bibi, hai fatto un grande lavoro per questo Paese”, ha aggiunto.
Proteste di due deputati: espulsi
Due membri della Knesset ha contestato Donald Trump durante il suo discorso, interrompendolo. Si tratta di Ayman Odeh e Ofer Cassif che hanno esposto un cartello. Alcuni media spiegano che c’era scritto “genocidio”, altri invece “riconoscere lo Stato di Palestina”. Non esistono tuttavia video che certifichino qual era il contenuto della scritta. Poco dopo è stato proprio uno dei due deputati a pubblicare sui propri social il contenuto del cartello: “Recognize Palestine”. Il presidente dell’Aula ne ha ordinato l’espulsione e alla ripresa del suo intervento il presidente degli Usa ha ironizzato: “Devo dire che siete efficienti”. (dall’inviato Riccardo Antoniucci)
Trump: “Un trionfo, si ricorderà questo momento”
“È un trionfo incredibile per Israele e per il mondo avere tante nazioni che lavorano insieme per la pace”. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump intervenendo alla Knesset. “In molti ci hanno aiutato” a raggiungere l’accordo di pace in Medio Oriente, ha proseguito Trump, aggiungendo che “si è trattato di un momento molto inusuale”. “Le prossime generazioni ricorderanno questo momento, quando tutto è iniziato a cambiare per il meglio”, ha aggiunto.
Trump elogia Witkoff: “Riesce a parlare 5 ore con Putin”
Donald Trump ha fatto nel suo discorso alla Knesset un lungo elogio al suo inviato speciale per il Medio Oriente Steve Witkoff. “Sapete ha questa capacità di piacere a lungo…una volta è riuscito a parlare 5 ore con Vladimir Putin! Eccezionale”
Trump: “Finisce l’era del terrore, alba storica per il Medio Oriente”
“Questa non è solo la fine di una guerra. Questa è la fine dell’era del terrore e della morte e l’inizio dell’era della fede, della speranza e di Dio”. Così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando alla seduta plenaria della Knesset, il Parlamento israeliano. “È l’inizio di una grande concordia e di un’armonia duratura per Israele e per tutte le nazioni di quella che presto diventerà una regione davvero magnifica. Ne sono fermamente convinto. Questa è l’alba storica di un nuovo Medioriente”, ha detto ancora Trump.
Trump: “La guerra non mi piace, ne ho risolte 8 in 8 mesi”
“Abbiamo risolto otto guerre in otto mesi”. Lo ha rivendicato Donald Trump nel suo discorso alla Knesset. “Quando si rivolvono otto guerre in otto mesi significa che non ti piace la guerra – ha aggiunto – La mia personalità mi dice di fermare le guerre”.
Trump: “Fate in modo che il 7/10 non si ripeta mai più”
“Gli Stati Uniti hanno pianto insieme a voi il 7 ottobre” e “tutte le persone di Israele devono sapere che l’America è con voi”. Ora “non dimenticate il 7 ottobre e fate in modo che non si ripeta mai più”. Lo ha dichiarato il presidente americano Donald Trump intervenendo alla Knesset.
Trump: “Bibi mi chiedeva armi, le ha usate bene. Ed ecco la pace”
“Abbiamo molte armi, molte le abbiamo date ad Israele, Bibi mi chiedeva armi di cui non avevano neanche sentito parlare”. E’ quanto ha detto Donald Trump nel suo discorso alla Knesset, aggiungendo che le armi fornite dagli Stati Uniti Israele “le ha usate bene e questo ha portato alla pace”.
Trump: “Gaza ha un futuro brillante davanti”
“Gaza diventerà una regione con un futuro brillante davanti, sarà ricostruita”. Così Donald Trump nel suo intervento alla Knesset.
Trump ringrazia Kushner, Witkoff, Rubio ed Hegseth
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel suo discorso alla Knesset, il Parlamento israeliano, ha ringraziato il suo inviato speciale Steve Witkoff e il suo consigliere e genero Jared Kushner, che Trump afferma “ama Israele”, nonché il Segretario di Stato Marco Rubio e il Segretario alla Guerra Pete Hegseth. “Abbiamo delle persone incredibilmente brave che hanno lavorato a questo progetto”, ha detto Trump in riferimento all’accordo di pace tra Israele e Hamas.
Libano: “Negoziare con Israele”
Il presidente libanese Joseph Aoun ha chiesto l’avvio di negoziati con Israele, dopo che il presidente statunitense Donald Trump ha mediato un cessate il fuoco a Gaza. “Lo Stato libanese ha già negoziato con Israele sotto l’egida americana e delle Nazioni Unite, giungendo a un accordo per demarcare il confine marittimo. Cosa impedisce che la stessa cosa accada di nuovo per trovare soluzioni alle questioni in sospeso?”, ha affermato Aoun secondo una dichiarazione della presidenza, aggiungendo che “oggi il clima generale è di compromesso ed è necessario negoziare”.
Trump: “Gaza smilitarizzata, Hamas deporrà armi”
“Gaza sarà smilitarizzata” e “Hamas deporrà le armi”. Lo ha detto Donald Trump nel suo intervento alla Knesset. “Va sostenuto il piano per Gaza”, ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti riferendosi al piano presentato il 29 settembre dopo il faccia a faccia alla Casa Bianca con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.
Trump: “Risolveremo anche la questione della Russia”
“Ora ci concentreremo sulla Russia, risolveremo la situazione”. Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump nel suo lungo discorso alla Knesset.
Trump: “Pace è una realtà che si può costruire”
“Abbiamo dimostrato che la pace non è solo una speranza, ma una realtà che possiamo costruire giorno dopo giorno”. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump intervenendo alla Knesset. “C’è un potenziale straordinario in questa regione, dopo decenni che è stato fomentato il terrorismo e l’antisemitismo”, ha affermato Trump.
Trump: “Palestinesi lascino violenza, voglio essere partner”
“Ora i palestinesi hanno la loro opportunità di abbandonare la violenza e di essere migliori”. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump intervenendo alla Knesset. “In questi mesi – ha raccontato – ho incontrato persone che vogliono che questo succeda”. Trump ha sottolineato che “dopo tante violenza e dolore, è arrivato il momento di concentrarsi sulla ricostruzione di un popolo, della stabilità, dello sviluppo economico in modo che i palestinesi possano avere una vita migliore, si meritano una vita migliore”. A questo progetto “io voglio contribuire, voglio essere partner”, ha aggiunto il presidente americano sottolineato che “in tanti lo vogliono fare, si chiama Consiglio per la pace”.
Trump a Herzog: “Perché non dai la grazia a Bibi?”
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è rivolto al presidente israeliano Isaac Herzog invitandolo a dare la grazia e Benjamin Netanyahu, sotto processo per corruzione: “Perché non lo perdoni?”, ha chiesto scatenando le urla e gli applausi di tutta l’ala destra della Knesset.
Terminato il discorso di Trump, durato 66 minuti
Terminato l’intervento di Donald Trump davanti alla Knesset, che ha più volte interrotto il presidente Usa con applausi e standing ovation. In totale, il suo discorso è durato 66 minuti.
Costa: “Oggi inizia la speranza”
“La speranza inizia oggi a Sharm El-Sheikh. Grazie al presidente Usa, a tutti i mediatori e a tutti coloro che hanno continuato a lavorare senza mai arrendersi: oggi celebriamo la speranza e guardiamo con fiducia alla pace”. Lo scrive il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa. “L’impegno collettivo di oggi ci avvicina di un passo a una pace duratura, fondata sulla soluzione dei due Stati, con israeliani e palestinesi che vivono fianco a fianco, senza lasciare spazio al terrorismo. Ora dobbiamo assicurarci che tutte le parti contribuiscano in modo costruttivo all’attuazione del piano. L’Ue sostiene pienamente i suoi principi ed è pronta a contribuire alle prossime fasi: la governance di transizione, la sicurezza e la ricostruzione di Gaza”, aggiunge. “Non appena le condizioni lo consentiranno, amplieremo la nostra assistenza umanitaria. La strada verso la pace è ancora lunga. Ma oggi la comunità internazionale è unita nel suo impegno a realizzarla”.
“Erdogan non sarebbe andato a Sharm se ci fosse stato Netanyahu”
Recep Tayyip Erdogan è atterrato a Sharm el-Sheikh per partecipare al vertice di pace solo dopo avere appreso che il premier israeliano Benjamin Netanyahu non avrebbe preso parte al summit, come era stato annunciato in un primo momento, mentre il presidente turco era in volo verso l’Egitto. L’aereo di Erdogan “ha superato la pista dell’aeroporto internazionale di Sharm el-Sheikh. Dopo aver sorvolato per un pò il Mar Rosso, l’aereo è atterrato all’aeroporto”, ha sottolineato l’agenzia Anadolu, senza fornire spiegazioni a riguardo, mentre il caporedattore di Ülke TV, Hasan Öztürk, ha affermato che la partecipazione di Netanyahu al vertice in Egitto è stata annullata dopo che Erdogan ha informato i suoi omologhi che sarebbe tornato in Turchia se il premier israeliano vi avesse preso parte. La notizia è stata ripresa da numerosi media turchi ma non è stata confermata a livello ufficiale.
Trump ripartito alla volta dell’Egitto
Donald Trump è ripartito da Tel Aviv per Sharm el Sheikh, dove è prevista la firma dell’accordo tra Israele e Hamas e un vertice con i leader dei Paesi arabi ed europei. L’Air Force One con a bordo il presidente americano e la sua delegazione è appena decollato dall’aeroporto Ben Gurion.
Il premier iracheno: “Se viene Netanyahu, me ne vado”
Il premier iracheno Muhammad Sudani ha minacciato di lasciare il summit di pace a Sharm el-Sheikh se vi avesse partecipato anche il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che inizialmente nelle scorse ore aveva annunciato la sua presenza salvo poi cancellare il viaggio. Lo riferisce l’Iraqi News Agency, citando una fonte di alto livello, secondo cui Sudani avrebbe informato delle sue intenzioni sia gli Usa sia l’Egitto, i due Paesi organizzatori del summit. “Non c’è un invito ufficiale indirizzato dall’Egitto a Netanyahu per partecipare al summit”, ha spiegato la stessa fonte, rimarcando che “Trump ha cercato di portare il primo ministro israeliano e si è prodigato in contatti diplomatici per assicurare la presenza di Netanyahu”. Secondo la fonte irachena, “le posizioni dei partecipanti erano simili a quella dell’Iraq”
Bilaterale Meloni-Sisi

l presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha ricevuto la premier Giorgia Meloni a margine del vertice di Sharm el-Sheikh per la pace, alla presenza del ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty e del capo dei servizi segreti egiziani Hassan Rashad. Durante l’incontro, fa sapere il portavoce del presidente egiziano, al-Sisi ha elogiato lo sviluppo delle relazioni privilegiate tra Egitto e Italia, sottolineando l’importanza di continuare a rafforzare i rapporti bilaterali in vari settori, tra cui quello politico, commerciale ed economico, oltre ad aumentare la cooperazione congiunta nei settori dell’energia, dell’agricoltura, dell’edilizia, del turismo e in altri ambiti di reciproco interesse. Sono stati discussi, inoltre, i modi per aumentare i legami commerciali tra i due paesi e facilitare la comunicazione tra la comunità imprenditoriale e il settore privato in Egitto e in Italia. Da parte sua, Meloni ha accolto con favore la crescente cooperazione tra i due paesi in vari settori, sottolineando l’importanza di continuare a costruire sull’attuale sviluppo delle relazioni bilaterali.
Trump arrivato a Sharm, vede al-Sisi
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è appena atterrato con l’Air Force One all’aeroporto di Sharm el-Sheikh, dove, insieme al presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, presiederà il vertice sulla pace in Medio Oriente. L’arrivo del tycoon americano ha subito un ritardo di circa tre ore rispetto al programma iniziale, a causa della precedente visita in Israele e del lungo discorso pronunciato davanti alla Knesset.
Trump a Sharm: “La fase 2 dell’accordo è già iniziata”
“La fase due dell’accordo a Gaza è già iniziata”. Lo ha detto Donald Trump a Sharm El Sheikh.
Trump: “Egitto ha avuto ruolo cruciale”
L’Egitto “ha svolto un ruolo cruciale, in particolare con Hamas. La leadership egiziana è stata determinante, poiché Hamas rispetta questo Paese e la sua guida, rendendo il loro coinvolgimento molto importante nel processo”. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando al fianco del suo omologo egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, prima del vertice di Sharm el-Sheikh.
Trump: “Senza raid in Iran non avremmo avuto accordo”
“Francamente se non li avessimo colpiti sul nucleare non credo che avremmo potuto avere questo incredibile, unico, accordo. E a proposito, l’Iran ha diffuso una dichiarazione con cui sostiene pienamente questo accordo”. Lo ha detto Donald Trump durante l’incontro con Abdel Fattah al Sisi, ribadendo quello che ha detto qualche ora fa alla Knesset, cioè che l’Iran “vuole fare un accordo”. “Penso che l’Iran si avvicinerà, sono stati colpiti”, ha detto riferendosi all’attacco israeliano e ai raid Usa della scorsa estate.
Al-Sisi: “Conferenza a novembre per la ricostruzione”
Una conferenza al Cairo a novembre per “la rapida ripresa e la ricostruzione” è stata annunciata dal presidente dell’Egitto Abdel Fattah al-Sisi negli incontri con i leader al summit di pace per Gaza a Sharm el-Sheikh. Come riferisce la presidenza egiziana, l’obiettivo è “costruire sullo slancio generato” da questo vertice. Al-Sisi ne ha parlato anche nel bilaterale con il presidente Donald Trump, auspicando il sostegno degli Stati Uniti a questa iniziativa.
Trump stringe la mano ad Abbas
Nel salutare i leader che partecipano al vertice di Sharm el Sheik, Donald Trump ha stretto la mano a Mahmoud Abbas e ha scambiato qualche battuta con il presidente dell’Anp, si legge sul sito del New York Times.
Trump: “Accordo di pace fisserà regole e procedure”

L’accordo per la pace a Gaza sarà “molto complessivo” e “fisserà regole e procedure”. Lo ha detto Donald Trump nell’intervento di apertura del vertice per Gaza in corso a Sharm el Sheik.
Trump ha firmato l’accordo di pace
Donald Trump ha firmato l’accordo di pace per Gaza a Sharm el Sheik. Poco dopo è toccato al presidente egiziano al Sisi, con cui co-presiede il vertice egiziano sul futuro della Striscia, al presidente turco Erdogan e al premier del Qatar, tutti Paesi mediatori dell’accordo. Il pubblico ha tributato un applauso. “È un giorno incredibile per il Medio Oriente, ci sono voluti tre mila anni per arrivare fin qui”, ha aggiunto
Trump: “Oggi abbiamo cambiato la storia”
“Ciò che abbiamo realizzato insieme in questi ultimi giorni cambierà la storia e sarà ricordato per sempre”. Lo ha detto Donald Trump ai leader a Sharm El Sheikh secondo gli estratti anticipati dalla Casa Bianca. “Questo è il giorno per cui le persone in questa regione e in tutto il mondo hanno lavorato, lottato, sperato e pregato”, ha aggiunto il presidente americano. “Con l’accordo storico che abbiamo appena firmato, le preghiere di milioni di persone sono state finalmente esaudite. Insieme, abbiamo realizzato l’impossibile. Finalmente, abbiamo la pace in Medio Oriente”, ha sottolineato.
Trump: “Primi passi difficili, ora pace durevole”
“I primi passi verso la pace sono sempre i più difficili, e oggi li abbiamo compiuti insieme. Tutto lo slancio ora è rivolto verso una pace grande, gloriosa e duratura”: lo afferma Donald Trump nel discorso ai leader riuniti a Sharm el Sheik, secondo le anticipazioni della Casa Bianca.
Trump: “Occasione irripetibile per accantonare faide”
“Abbiamo dimostrato come ciò (la pace, ndr) sia possibile: con nazioni responsabili che mettono da parte le loro differenze, cercano un terreno comune e perseguono un mondo migliore per tutti noi. Oggi, per la prima volta nella vita, abbiamo un’opportunità irripetibile di lasciarci alle spalle vecchie faide e odi acerrimi e di dichiarare che il nostro futuro non sarà governato dalle lotte delle generazioni passate”. Lo afferma Donald Trump nel discorso ai leader riuniti a Sharm el Sheik, secondo le anticipazioni della Casa Bianca.
Trump: ok ad Hamas forza di polizia per un periodo
Un giornalista ha chiesto al presidente Donald Trump quale fosse il suo messaggio ad Hamas in seguito alle notizie secondo cui il gruppo svolgerà un ruolo di forza di polizia palestinese: “Abbiamo dato loro l’approvazione per un periodo di tempo”, ha detto il presidente americano. “Vogliono porre fine ai problemi e lo hanno detto apertamente, e abbiamo dato loro l’approvazione per un periodo di tempo. Penso che andrà tutto bene”, ha aggiunto
Sisi a Israele: “Questo momento storico diventi nuovo inizio”
“Faccio un appello al popolo di Israele: fateci trasformare questo momento storico in un nuovo inizio, e lavoriamo insieme per un futuro migliore per i nostri Paesi”. Lo ha detto il presidente dell’Egitto Abdel Fattah al-Sisi, in una dichiarazione al summit di Sharm el-Sheikh, sottolineando che la pace non è costruita solo dai governi ma anche dai popoli, “quando riconoscono che gli avversari di ieri possono essere i partner del futuro”
Sisi: “Nuova era di pace, servono i due Stati”
L’accordo su Gaza “apre le porte a una nuova era di pace e sicurezza in Medio Oriente”. Lo ha dichiarato il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, nel suo intervento al vertice di Sharm el-Sheikh. “La fine della guerra a Gaza dovrebbe essere la fine di tutte le guerre nella regione”, ha auspicato il leader egiziano, sottolineando che il suo Paese ospiterà un vertice per la ricostruzione di Gaza. Al-Sisi ha quindi rimarcato che la soluzione a due Stati è “l’unico modo per soddisfare le aspirazioni sia del popolo palestinese che di quello israeliano di mettere fine al conflitto”.
Lungo colloquio Trump-Abu Mazen
Una lunga chiacchierata tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen al margine del ‘Summit for peacè di Sharm el Sheikh. Durante le ‘foto a duè del presidente americano con i leader, il presidente ha riservato molto tempo alla conversazione con il presidente dell’autorità palestinese. Una stretta di mano e un scambio di battute durate qualche minuto in più rispetto a quelli dedicati agli altri capi di Stato.
