ANGELO CHIORAZZO    

 

Per perorare la causa della Basilicata, su cui per fortuna non fa sconti a nessuno, ha smesso i panni del buonista angelico per mettere quelli più complicati, ma salutari d’un opposizione bella e mai pregiudiziale perché costruita tutta sul merito delle cose e soprattutto sulla ragionevolezza per farle funzionare. Dalle liste d’attesa alla questione irrisolta del lavoro, passando per gli accrocchi terribili della crisi idrica il suo cipiglio politico è davvero un dolce incalzare l’approssimazione di questi pessimi patrioti di centrodestra.

 

CARMINE CICALA    

 

Non c’interessa qui crocifiggere chi tra i fratellini “de Roma” ha avuto lo stomaco politico di sponsorizzarlo per la seggiola dell’Agricoltura, visto che solo 123 voti lo separano dal secondo in lista, peraltro una sorellina d’Italia brava e meloniana doc, ma il buon cuore patriottico di Bardi non può fregarsene dei guai d’immobilismo e d’inadeguatezza istituzionale che ogni santo giorno combina e contro cui ormai le organizzazioni agricole gridano vendetta, a partire dalla giustissima richiesta di dimissioni avanzata da Confagricoltura

 

 

      

 

 

 

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