La notizia del fine settimana è che Donato Braia è passato nelle fila della maggioranza.
Ufficialmente il suo passaggio è nella lista “Nicoletti Sindaco” e, quindi, direttamente a supporto del Primo Cittadino contro cui si era candidato.
Il dato politico è che Nicoletti ha adesso la maggioranza in Consiglio Comunale e l’anatra non è più zoppa.
È un fatto politico rilevante che descrive tutta la parabola elettorale e politica del Sindaco dalla campagna elettorale alle trattative per l’allargamento della maggioranza senza tentennamenti ma con grande prudenza.
LA PROFEZIA DI SANTOCHIRICO
Chi, come noi, ha seguito la campagna elettorale dal primo minuto cercando di analizzarne gli aspetti politici non può non dimenticare le parole di Santochirico.
Il candidato sindaco chiaramente di sinistra, non arrivato al ballottaggio, apri all’ipotesi di un accordo politico con Cifarelli.
Pose, però, al candidato sindaco di quella che era una coalizione maionese una sola condizione essenziale e squisitamente politica: la chiara collocazione della sua candidatura nell’alveo del centrosinistra con l’effetto di mettersi in netta contrapposizione alla maggioranza Bardi dicendo chiaramente che avrebbe dovuto esplicitare che tutti gli uomini legati a partiti di maggioranza sarebbero, in caso di vittoria, stati fuori dai ruoli di governo.
Cifarelli rifiutò.
Santochirico diede libertà di voto, dicendo ai suoi elettori che non c’era una sostanziale differenza politica tra Nicoletti e Cifarelli non essendo nessuno dei due espressione della destra e avendo entrambi una coalizione mista.
La storia non si fa con i se e con i ma è, quindi, non sapremo mai come sarebbe andata se Cifarelli avesse accettato le condizioni di Santochirico.
Quello che sappiamo è che quelle parole di Santochirico sono state determinanti per la vittoria di Nicoletti.
Sappiamo anche che gli uomini provenienti dai partiti della maggioranza Bardi, subito dopo la vittoria di Nicoletti e gradatamente sono passati con la maggioranza.
Forse Nicoletti dovrebbe accendere un cero alla cecità di Cifarelli e alla coerenza di Santochirico.
I VECCHI E I NUOVI
Per la dinamica della vittoria elettorale di Nicoletti al ballottaggio e per lo sviluppo delle scelte che stanno creando la maggioranza, ora il Sindaco è chiamato a fare delle scelte anche di coerenza e di correttezza.
Scelte che iniziano soprattutto dall’elezione del Presidente del Consiglio Comunale.
Noi che amiamo la coerenza e la costanza proviamo a indicare una scaletta di priorità.
Al primo posto, infatti, ci sono tutte le forze politiche e gli uomini che si sono candidati con Nicoletti anche se tutti i Partiti e i movimenti hanno già un posto in Giunta e potrebbero rinunciare a questa postazione in nome di una apertura politica.
Al secondo posto ci sono gli uomini che, come Santochirico, hanno tenuto durante la campagna elettorale una posizione netta e la schiena dritta, lo hanno fatto in nome della propria identità e del proprio orgoglio ma, come abbiamo scritto prima, sono stati determinanti per una bizzarra eterogenei dei fini per la vittoria del Sindaco.
Al terzo ed ultimo posto quelli che, provenendo dal centrodestra o, comunque, dalla maggioranza Bardi, hanno prima fatto di tutto per far vincere Cifarelli esponente dell’opposizione e, poi, sono entrati in maggioranza nel solito e mai troppo abusato nome dell’interesse collettivo.
Fino ad ora Nicoletti è stato impeccabile. Nel mettere in ordine le priorità e valorizzare i determinanti per la vittoria senza prestarsi ad un mercimonio potrà provare ad essere perfetto. Noi che siamo stati supporter del Sindaco speriamo di vedere perfette le sue azioni.
Massimo Dellapenna

