
Non vogliamo occuparci dei fatti di bottega interna dei nipotini lucani di Salvini, perché ci appassiona più il loro modo di governare, ma questa storia d’una Lega tutta al maschile con doppi e tripli incarichi è davvero un accrocco insensato che grida vendetta. C’è invece del merito femminile che non va affatto escluso dalle responsabilità istituzionali e dall’onore politico visto che in tutti questi anni da segreteria provinciale della lega ha saputo mostrare come poche carattere politico e bravura organizzativa.

ROBERTO CIFARELLI
È vero che la politica ama le giravolte e gli accomodamenti, ma vivaddio non si può fare la campagna elettorale dicendo peste e corna dell’avversario sindaco e poi, come se nulla fosse, negoziare l’inciucio con lo spauracchio della governabilità, per via di un’anatra zoppa, di cui peraltro già sapevano tutto i materani, prima del fatidico ballottaggio. Si rispetti perciò il loro responso insindacabile e vincolante perché la sinistra brilla di riformismo anche nella coerenza e nella buona opposizione democratica.
