Un passo avanti per i diritti delle studentesse e per la scuola lucana. Il Consiglio di Istituto del Liceo artistico, musicale e coreutico “Walter Gropius” di Potenza ha approvato una riforma del Regolamento degli Studenti che introduce, tra le novità, il diritto al congedo mestruale per le ragazze che soffrono di patologie in grado di rendere il ciclo particolarmente doloroso. Il nuovo regolamento prevede che le studentesse possano usufruire di due giornate di assenza al mese, non conteggiate nel calcolo complessivo delle presenze richieste per la validità dell’anno scolastico. Una misura concreta e innovativa, pensata per garantire il diritto allo studio anche in condizioni di disagio fisico, che sarà attiva a partire dall’anno scolastico 2025/2026. La richiesta andrà presentata entro il 30 settembre, salvo casi particolari. Il provvedimento nasce su proposta della Consulta Provinciale degli Studenti di Potenza, guidata da Italo Marsico, con il supporto della Consigliera provinciale di parità Simona Bonito. Il “Gropius” è la prima scuola della Basilicata ad adottare il congedo mestruale, segnando un importante precedente a livello regionale. «Desidero esprimere grande soddisfazione per questo risultato», ha dichiarato Simona Bonito, sottolineando la sensibilità del dirigente scolastico Paolo Malinconico e la capacità di ascolto dell’intera comunità scolastica. «Si tratta di un traguardo importante, frutto di un percorso condiviso che promuove equità e giustizia sociale nel mondo scolastico». La Consigliera ha evidenziato come il congedo rappresenti una buona pratica di partecipazione, attenzione ai bisogni delle giovani donne e concreta attuazione della medicina di genere. «È un passo avanti che restituisce dignità e tutela, combattendo stereotipi e pregiudizi sulla salute femminile». Simona Bonito auspica che altre scuole della provincia possano seguire l’esempio del Liceo “Gropius”, adottando regolamenti che valorizzino le differenze e tutelino i bisogni specifici delle studentesse. «Continuerò a offrire stimolo, ascolto e supporto per ogni iniziativa che renda l’istruzione più equa e rispettosa delle diversità», ha concluso.