Con la formula perchè il fatto non costituisce reato, il Tribunale di Potenza ha assolto il collaboratore di Cronache Domenico Mimmo Leccese dall’accusa di diffamazione a mezzo stampa. A denunciare Leccese, l’ex giornalista del programma Mediaset “Le Iene”, Antonino Monteleone. Oggetto della controversia un articolo relativo al famoso caso del suicidio dell’ex capo della comunicazione della Banca Monte dei Paschi di Siena, David Rossi, risalente al marzo del 2013. Nello specifico Leccese intervistò la criminologa Ursula Franco che, come spiega lo stesso, «dichiarava semplicemente che la vicenda era da ritenersi chiusa a seguito dei provvedimenti di archiviazione». L’articolo secondo Monteleone, che ha dedicato plurimi servizi giornalistici al caso Rossi, era diffamatorio. La Procura, in prima battuta, valutata la querela, aveva propeso per la richiesta di archiviazione. Il Gip, successivamente, dispose l’imputazione coatta. Il giudizio, tuttavia, si è concluso con sentenza assolutoria emessa dal Tribunale di Potenza nei confronti di Domenico Mimmo Leccese difeso dall’avvocata Rossella Foggetta associata dello studio legale Glinni&Associati. Grande soddisfazione per l’esito del giudizio ha dichiarato l’avvocato Rossella Foggetta: «Nessun addebito poteva essere sollevato nei confronti di Domenico Leccese che sul caso di David Rossi aveva svolto la propria attività giornalistica limitandola alla raccolta delle dichiarazioni rese dalla criminologa Ursula Franco». già noti per il successo in numerosi casi di diritto penale, portano avanti con passione e determinazione anche delicate questioni di diritto penale ordinario. Gli avvocati Carlo Glinni e Rossella Foggetta, già noti per il successo in numerosi casi di diritto penale, hanno aggiunto che il caso «ha offerto l’occasione per approfondire aspetti fondamentali relativi alla configurabilità del reato di diffamazione e alle condizioni di procedibilità, evidenziando come l’intenzionalità e la volontà di diffusione siano determinanti»