Una vertenza non facile, un presidio che ha dato ai 115 lavoratori speranze per il futuro. Ieri pomeriggio si è svolto nella sede della Regione Basilicata e al Dipartimento Attività Produttive l’incontro dei lavora- tori della SGL azienda dell’indotto Stellantis di Melfi con l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Basilicata, Francesco Cupparo. Le maestranze hanno svolto prima un presidio all’ingresso della Regione Basilicata e successivamente sono state ricevute dall’Assessore Cupparo. I la- voratori della SGL che lavorano in subappalto per Bcube hanno espresso preoccupazione circa l’azzeramento del contratto di la- voro con il committente a segui- to del processo di internalizza- zione avviato da Stellantis. Nel 2024 sostanzialmente dopo un lungo periodo di incertezza vissuto dai lavoratori venne firmato un accordo che prevedeva ammortizzatori sociali per dodici mesi, ivi compresa la proroga per il mese di luglio in corso. Ebbene Stellantis ha formalizzato l’avvio delle procedure di licenziamento collettivo che hanno scatenato la reazione delle parti sociali e dei lavoratori. Giovanni Galgano, segretario UILM ha parlato della vertenza: «E’ una vertenza lunga che è iniziata a marzo del 2024. Abbiamo recuperato con un ulteriore anno di ammortizzatori sociali che scade tra qualche settimana. Non molliamo perché abbiamo l’obbligo di verificare tutte le possibili soluzioni per garantire tutti i livelli occupazionali. Bisogna cercare in ogni modo di prendere tempo, anche attraverso l’uso degli ammortizzatori sociali perché negli ultimi dodici mesi anche nell’area industriale di Melfi, nel settore dell’auto qualcosa sta cambiando, e noi siamo fiduciosi. Noi ce la metteremo tutta e penso che con la Regione Basilicata si possono affrontare questi temi in maniera costruttiva e oggettiva». Massimo Coviello, della segreteria Fismic Basilicata ha parlato della vertenza: «E’ una vertenza veramente difficile, noi ovviamente chiederemo che qualcuno si assuma le responsabilità solidali e sociali di questa vertenza. E’ inimmaginabile che 115 famiglie da domani rimangano senza occupazione e senza salari. Riteniamo che sia una situazione molto complicata anche perché questi lavoratori già versano in una cassa integrazione per cessazione attività per cui ci saranno delle interlocuzioni con il Ministero del Lavoro per vedere se possiamo aggrappare attraverso l’area di crisi complessa industriale al- tra cassa integrazione magari anche in deroga. Riteniamo che possono esserci prospettive e possibilità chiederemo ovviamente al- la Regione Basilicata di mettere in campo in atto tutte le azioni dovute perché anche loro hanno tutte le responsabilità di questi cittadini che fanno parte della Basilicata perché perdere un pezzo di Pil importante attraverso posti occupazionali ne trarrebbero uno svantaggio per tutta la regione. L’uscita alternativa può essere ripeto attraverso questi corsi di formazione dove ci sono degli enti formativi e ci sono delle aziende che potrebbero fare anche la formazione direttamente nelle aziende stesse per cui rimettere nel cicuito lavorativo anche questi lavoratori che percepirebbero anche attraverso la formazione un indennizzo anche a sostegno di un eventuale in caso no ci fosse- ro soluzioni di cassa integrazione anche con la naspi». L’Assessore alle Attività Produttive della Regione Basilicata, Francesco Cupparo ha sgombrato il campo dando speranze ai lavoratori: «In- tanto voglio complimentarmi sia con SGL che con Bcube per questo rapporto eccezionale che han- no con i dipendenti. E’ una cosa che ho apprezzato molto. Tra venti giorni termina la cassa integrazione e sono preoccupati. Vorremmo provare a dare una prima risposta attraverso l’adozione della cassa integrazione di transizione occupazionale. Chiameremo il Ministero del Lavoro per capire se questa è la strada percorribile. Con questo non abbiamo risolto il problema, abbiamo solo tamponato. Qual’è l’altra idea che io insieme al direttore Lovecchio, alla dottoressa Leone e al dottor Agostino abbiamo capito una cosa fondamentale, abbiamo fatto un bando che voi conoscete sicuramente per i cassintegrati in modo che possono fare la formazione presso azienda. Non ci sono aziende che hanno fatto richiesta. È finanziato per 4 milioni e novecentomila euro non c’è stato futuro. L’idea è quella che gli operai se possono fare la cassa integrazione, possono fare anche la formazione. Su Stellantis? Io sono ancora preoccupato e mi auguro di incontrare il prima possibile l’amministratore delegato, ovviamente l’incontro lo farà Bardi, è italiano, sono contento, può fare metà e metà. Su Melfi l’automotive o lo da Stellantis o non lo da nessuno»

Francesco Menonna

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