È GIUSTO INFORMARE

Prove su tavola vibrante per la valutazione delle prestazioni sismiche di pareti divisorie in vetro-alluminio con dispositivi dissipativi viscoelastici
Rocco Ditommaso,
Fabrizio Scozzese,
Alessandro Zona,
Andrea Dall’Asta
Felice Carlo Ponzo
Ricevuto il 28 novembre 2024, Accettato il 5 giugno 2025, Pubblicato online: 1 luglio 2025
Rocco Ditommaso
Fabrizio Scozzese
Alessandro Zona
Andrea Dall’Asta
Felice Carlo Ponzo
Pubblicazione Scientifica e Brevetto Europeo! 🇪🇺🔬
GRANDE SODDISFAZIONE IN UNIVERSITÀ PER PUBBLICAZIONE SCIENTIFICA E BREVETTO EUROPEO
In esclusiva per CRONACHE LUCANE ne discutiamo con Ing. Rocco Ditommaso e Prof. Felice Carlo Ponzo
Siamo felici di annunciare la pubblicazione del nostro articolo sul Journal of Earthquake Engineering: “Shake-Table Tests for Seismic Performance Assessment of Glass-Aluminium Partition Walls with Viscoelastic Dissipative Devices”
👉 https://doi.org/10.1080/13632469.2025.2525919
🤝 Un esempio virtuoso di collaborazione sinergica tra università e impresa:
🔹 Università degli Studi della Basilicata
🔹 Università degli Studi di Camerino
🔹 Styloffice S.p.A.
🔧 Il lavoro illustra una soluzione innovativa per pareti divisorie vetrate in grado di dissipare energia sismica grazie a dispositivi viscoelastici integrati.
📊 I risultati ottenuti da prove sperimentali su tavola vibrante dimostrano l’elevata efficacia della tecnologia proposta nel limitare i danni in caso di terremoto.
💡 Questo importante traguardo scientifico è stato accompagnato dal rilascio di un Brevetto Europeo (EP4194632) per l’invenzione, a testimonianza del valore applicativo della ricerca!
Un grande ringraziamento a tutti i colleghi e partner coinvolti nel progetto per il lavoro svolto con competenza, passione e visione!
🔹Ing. Rocco Ditommaso ci descrive come nasce la PARETE DIVISORIA antisismica
Dalla collaborazione tra università e impresa nasce una parete divisoria in vetro e alluminio destinata a cambiare profondamente il modo in cui proteggiamo gli ambienti interni in caso di terremoti, offrendo al contempo sicurezza, funzionalità e design.
🔹Ing. Rocco Ditommaso praticamente dopo un articolato percorso avete ottenuto il BREVETTO EUROPEO
Il progetto, ora protetto da un brevetto europeo (EP 4194632), è il frutto di un percorso complesso e articolato, reso possibile da una sinergia particolarmente efficace tra ricerca scientifica e competenze industriali.
🔹Ing professor Felice Carlo Ponzo chi sono tutti i protagonisti reali di questa innovazione?
Protagonisti di questa innovazione sono i ricercatori e i tecnici dell’Università degli Studi della Basilicata – in particolare del Laboratorio Prove Materiali e Strutture diretto dal professor Felice Carlo Ponzo – affiancati dai colleghi dell’Università di Camerino e dai professionisti dell’azienda Styloffice S.p.A.
🔹Ing. Rocco Ditommaso praticamente un TEAM multidisciplinare ma funzionale?
Un team multidisciplinare che ha affrontato ogni fase progettuale e sperimentale con rigore e lungimiranza: dalla selezione del materiale in gomma ad alta dissipazione (HDRP) alla progettazione degli elementi in alluminio che costituiscono il telaio, dalla modellazione numerica del comportamento sismico alla definizione di giunti speciali in metacrilato siliconico, capaci di garantire la tenuta e l’isolamento acustico anche in presenza di leggere imperfezioni di montaggio o disallineamenti.
🔹Ing. Rocco Ditommaso che cosa ci può dire dello studio pubblicato su riviste scientifiche specializzate, oltre la soddisfazione di tutto il TEAM?
È stato pubblicato in data 1° luglio 2025 sulla rivista internazionale Journal of Earthquake Engineering lo studio scientifico dal titolo “Shake-Table Tests for Seismic Performance Assessment of Glass-Aluminium Partition Walls with Viscoelastic Dissipative Devices”, che presenta i risultati sperimentali relativi all’innovativa parete divisoria antisismica in vetro e alluminio brevettata a livello europeo.
L’articolo è firmato da Rocco Ditommaso, Fabrizio Scozzese, Alessandro Zona, Andrea Dall’Asta e Felice Carlo Ponzo, e documenta l’intero processo di sviluppo e validazione del sistema: dalla progettazione dei dispositivi dissipativi all’uso di materiali ad alto smorzamento, fino ai test su tavola vibrante in scala reale condotti presso il Laboratorio Prove Materiali e Strutture dell’Università degli Studi della Basilicata.
🔹Ing. Rocco Ditommaso cosa rappresenta questa pubblicazione?
La pubblicazione rappresenta un contributo di rilievo per il settore dell’ingegneria sismica e conferma la validità della collaborazione tra ricerca scientifica e mondo industriale nel progettare soluzioni innovative per la sicurezza degli edifici.
🔹Ing. Rocco Ditommaso in cosa consiste il sistema innovativo?
Il cuore del sistema innovativo è costituito da una speciale interfaccia in gomma ad alto smorzamento, strategicamente posizionata tra i pannelli di vetro stratificato e la struttura metallica di supporto.
In condizioni normali, la parete si presenta esattamente come una qualsiasi elegante parete divisoria, trasparente, moderna, essenziale nel design.
Ma è nel momento del bisogno, durante un evento sismico, che rivela tutta la sua unicità:
il vetro, invece di essere rigidamente fissato, è libero di scorrere orizzontalmente di qualche millimetro.
Questo piccolo spostamento innesca la deformazione controllata della gomma, che agisce come un ammortizzatore nascosto, assorbendo e dissipando una quota significativa dell’energia vibrante generata dal sisma, trasformandola in calore senza produrre danni visibili né comprometterne la funzionalità.
L’effetto finale è quello di una barriera trasparente che, pur partecipando al movimento dell’edificio, riesce ad attenuarne le sollecitazioni senza trasmetterle ai pannelli vetrati, mantenendo la sicurezza degli occupanti e preservando l’integrità dell’ambiente interno.
A rafforzare ulteriormente il valore di questa tecnologia è la scelta consapevole di utilizzare materiali riciclati per la realizzazione dei pad in gomma che costituiscono il cuore del dispositivo di protezione sismica.
Questa soluzione non solo garantisce elevate prestazioni in termini di dissipazione dell’energia, ma contribuisce in modo concreto alla sostenibilità ambientale del prodotto.
L’impiego di gomma riciclata consente infatti di ridurre l’impatto ambientale complessivo della parete e di inserirla pienamente in una logica di Life Cycle Assessment (LCA), ovvero di Analisi del Ciclo di Vita, sempre più centrale nella progettazione di edifici e componenti intelligenti e sostenibili.
🔹Ing. Rocco Ditommaso possiamo definirla PARETE DIVISORIA ANTISISMICA E VERDE?
In questo modo, la nuova parete divisoria antisismica non è solo più sicura e funzionale, ma anche più “verde”, contribuendo a ridurre la quantità di rifiuti e a dare nuova vita a materiali destinati altrimenti allo smaltimento.
🔹Ing. Professore Felice Carlo Ponzo l’intensa attività sperimentale sul PROTOTIPO presso il vostro laboratorio che risultati interessanti ha fornito?
A dimostrazione dell’efficacia del sistema, l’intero prototipo è stato sottoposto a un’intensa campagna sperimentale presso il Laboratorio Prove Materiali e Strutture dell’Università della Basilicata a Potenza, uno dei pochi centri in Italia dotati di una tavola vibrante capace di simulare terremoti realistici ad alta intensità.
Il professor Felice Carlo Ponzo ha coordinato personalmente le attività sperimentali, affiancato dal suo team, conducendo diverse decine di prove dinamiche sulle pareti in scala reale sia su una parete con configurazione tradizionale sia su una parete analoga ma dotata della nuova tecnologia esponendole a terremoti simulati di varia intensità, fino a valori paragonabili a quelli dei più forti eventi sismici registrati in Italia negli ultimi decenni.
I risultati sono stati chiari e inequivocabili: la parete innovativa ha dimezzato gli spostamenti orizzontali rispetto alla versione convenzionale e ha resistito senza danni anche nelle condizioni più estreme, mantenendo la piena operatività e l’aspetto estetico.
Un risultato che rappresenta un passo avanti significativo nella sicurezza degli edifici non solo dal punto di vista strutturale, ma anche dal punto di vista delle componenti interne, troppo spesso trascurate ma fondamentali in termini di danni, costi di ripristino e rischio per le persone.
Questa ricerca, che ha saputo coniugare scienza, tecnologia, industria e attenzione all’ambiente, dimostra quanto sia strategico investire nella ricerca applicata per generare soluzioni concrete a problemi reali.
La nuova parete divisoria non è solo una risposta tecnica a una criticità ben nota, ma anche un prodotto di design adatto a qualsiasi ambiente lavorativo e, soprattutto, in grado di offrire un nuovo standard di sicurezza in aree a rischio sismico.
È un chiaro esempio di come l’interazione virtuosa tra università e impresa possa produrre innovazione ad alto valore aggiunto, capace di rafforzare la competitività del sistema produttivo italiano anche sui mercati internazionali.
In un contesto in cui la resilienza del costruito, la salvaguardia della vita umana e la sostenibilità ambientale sono sempre più centrali nelle politiche di sviluppo, questa tecnologia si propone come un contributo concreto, tangibile e replicabile per costruire ambienti più sicuri, intelligenti e sostenibili.
#sapevatelo2025
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