Sul bonus gas e sulla sua presunta mancata attuazione se ne parla sempre troppo e sempre troppo a sproposito. Effettivamente in molte case di lucani le bollette sono arrivate salate. Qualcuno nel tentativo di fare “ammuina” ha provato a polemizzare con la Regione Basilicata. Ad alimentare il busciglio in questi giorni anche l’ordinanza cautelare del Tribunale Amministrativo Regionale che ha sospeso il nuovo regolamento approvato dalla Regione perché troppo svantaggioso per le compagnie di distribuzione.
PROVIAMO A FARE CHIAREZZA
La cd ‘Liberalizzazione del mercato’ ha ridotto molto il peso del contributo per i titolari di contratto di mercato libero. In questi casi, infatti, il valore della materia prima gas non è calcolato con riferimento alla componente CMEM che significa componente costo medio efficiente del mercato e, quindi, il valore del beneficio erogato in bolletta ha finito con l’essere dimensionato dalla tipologia di prezzo prevista dai contratti offerti dalle singole società di vendita. Per ovviare a questo problema, la Giunta Bardi ha approvato una Delibera di Giunta con la quale ha previsto una modalità di erogazione del contributo tale da venire incontro alle nuove esigenze nate dal mercato libero. A tale regolamento hanno aderito l’80% delle compagnie di gas che operano in Basilicata che hanno, quindi, accettato la modalità di calcolo che è andata incontro alle esigenze di tutti i cittadini superando le difficoltà del mercato libero. Soltanto quattro società: la SEI ENERGIA s.r.l., la BASENGAS VENDITA s.r.l., la ENERGIA E GAS s.r.l. e la ENERGY PROGRESS s.p.a non hanno sottoscritto l’accordo e hanno fatto ricorso al Tribunale Amministrativo per chiedere di annullare la DGR ritenendola troppo dannosa per loro stessi. Il Tribunale Amministrativo di Basilicata ha sospeso la validità della Delibera di Giunta. Si tratta di un’ordinanza cautelare che deve essere ancora confermata nel merito.
COSA SUCCEDE ADESSO?
In attesa della decisione di merito resta in vigore la vecchia regola. Il bonus gas, cioè, verrà applicato regolarmente ai cittadini secondo le vecchie modalità. Quando verrà deciso il merito del ricorso e la sentenza sarà definitiva sapremo cosa accadrà per il prossimo inverno. Nel frat- tempo, comunque, il regolamento approvato dalla Regione Basilicata è stato già sottoscritto dalle compagnie che in modo ampiamente maggioritario ri- forniscono i cittadini lucani. Restano fuori dall’applicazione del trattamento migliorativo, provvisoria- mente ed in attesa della pronuncia definitiva, sol- tanto quei pochissimi cit- tadini, pari all’incirca al 5% della popolazione lucana che utilizza il gas del- le quattro compagnie che hanno scelto di opporsi ai benefici per la cittadinanza voluti dalla Giunta Bardi. Basterà cambiare compagnia per avere il tratta- mento che la Giunta ha predisposto.
UN IMPEGNO CONCRETO
Come abbiamo scritto all’inizio, chi crede di voler ridicolizzare il bonus gas ad una mera operazione di marketing elettorale è in malafede o non conosce né la materia né le scelte del Generale e della sua squadra. Il bonus gas è una realtà, con l’introduzione del mercato libero ha avuto un effetto limitato per alcune compagnie, il Governo Regionale si è impegnato per adeguare la normativa alla nuova situazione in modo da portare benefici maggiori a tutti. La SEI ENERGIA s.r.l., la BA- SENGAS VENDITA s.r.l., la ENERGIA E GAS s.r.l. e la ENERGY PRO- GRESS s.p.a hanno ritenuto di non voler accettare questo accordo, hanno fatto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale che ha deciso che, per adesso, i benefici maggiori sono sospesi per quei cittadini che utilizzano il gas distribuito da queste compagnie. Se questa decisione verrà confermata lo scopriremo soltanto nell’udienza definitiva di merito. Per adesso riteniamo sia necessario che chiunque riconosca l’impegno della Giunta Regionale per ottenere il meglio possibile per i cittadini, che tutta la politica e la società civile si impegni per sostenere la battaglia che Bardi e i suoi hanno intrapreso e manterranno per consentire maggiori agevolazioni per tutti. Per quanto riguarda noi, non ci ricordiamo adesso chi è il nostro distributore ma, qualora fosse uno di questi quattro, abbiamo già deciso di cambiarlo. Non è solo una questione venale, è anche evidenziare la differenza tra le scelte egoistiche e la collaborazione sociale in un momento economicamente difficile.
Massimo Dellapenna