A Venosa polemiche per l’adesione alle comunità energetiche e durante il recente consiglio comunale le polemiche sono state accese . l’approvazione dell’adesione del Comune alla comunità energetica Cer Italia ha sollevato interrogativi sulla trasparenza delle procedure adottate e sul possibile conflitto d’interessi che coinvolge il sindaco Franco Mollica.
L’ex sindaca e attuale consigliera comunale di opposizione, Marianna Iovanni, ha messo in luce i legami tra Cer Italia e la Bio3 srl, società gestita dal figlio di Mollica, Giuseppe. Quest’ultima è specializzata nella consulenza e gestione di impianti per la produzione di energia rinnovabile. La Iovanni ha chiesto chiarimenti su come la fondazione Cer Italia sia stata scelta come interlocutrice del Comune, evidenziando l’assenza di bandi o procedure di evidenza pubblica.
A Venosa dunque polemiche per l’adesione alle comunità energetiche e in aula, il sindaco Mollica ha respinto le accuse, dichiarando che non esiste alcun conflitto d’interessi. “Bio3 Basilicata non ha alcun nesso con Cer Italia. Se qualcuno ha prove di irregolarità, è invitato a rivolgersi alle autorità competenti”, ha affermato con un tono deciso. Tuttavia, le sue parole non hanno placato le critiche, con l’opposizione che ha continuato a incalzarlo sulle modalità di scelta della comunità energetica. Gianteo Tamburriello, altro esponente dell’opposizione, ha sottolineato le preoccupazioni riguardo la trasparenza, chiedendo ulteriori chiarimenti sulle procedure seguite. Mollica, cercando di difendere la propria posizione, ha evidenziato che il suo obiettivo è tutelare i fondi dell’amministrazione, ma è apparso comunque visibilmente nervoso, sottolineando che il suo operato è sempre stato animato da buone intenzioni.
La situazione ha acceso il dibattito sulla necessità di garantire maggiore chiarezza e trasparenza nelle scelte amministrative, specialmente in un contesto così delicato come quello delle energie rinnovabili, dove gli interessi economici e politici possono facilmente intrecciarsi.