È GIUSTO INFORMARE CON RAFFAELLA CECCHELLI IN MASSA MARITTIMA PRESSO: “LA TANA DEI BRILLI”

Ogni mattina il cuoco si sveglia prima del sole

La città dorme ancora, ma lui è già in piedi, con la testa piena di ingredienti e il cuore che batte al ritmo frenetico della cucina.

Non è solo un lavoro, è una vocazione

Appena varca la soglia del ristorante, l’aria ha già un odore familiare: cipolle appena tagliate, spezie, fondo bruciacchiato di una pentola che ha cotto qualcosa…

La cucina è ancora silenziosa, ma non durerà. Bastano pochi minuti, e le pareti iniziano a vibrare di ordini urlati, coltelli che battono sui taglieri, pentole che sfrigolano sull’acciaio rovente.

Musica per noi !!! 

Il cuoco non si ferma mai …dieci, a volte dodici tredici ore in piedi.
Il caldo è costante, soffocante.
Nei mesi estivi si arriva anche a 45 gradi vicino ai fornelli. …e ogni gesto è misurato al secondo: una disattenzione e si brucia una salsa, una distrazione e ci si taglia…..
Le mani sono un campo di battaglia, con le cicatrici a raccontare ogni ferita del mestiere.

E poi ci sono le pressioni

I clienti non vedono cosa accade dietro le quinte, vedono solo il piatto che arriva al tavolo…. giustamente…. ma apprezzano e chiedono…

Ma dietro c’è un’orchestra senza direttore, dove il cuoco deve essere tutto: artista, artigiano, manager, psicologo. e quando,… come me in questo caso è anche titolare del ristorante… deve gestire il personale, far quadrare i conti, mantenere gli standard, sopportare le lamentele, combattere la stanchezza.

I turni non conoscono feste né domeniche.
Natale, Pasqua, Ferragosto…

quando gli altri si siedono a tavola, lui corre in cucina.
Gli affetti si allontanano, la vita sociale si restringe…..

Eppure si continua….

Perché ogni piatto che esce cerchiamo di farlo diventare , una piccola opera d’arte, soprattutto forma di rispetto verso chi mangia, sperando di riuscirci sempre….

Alla fine del turno, la cucina torna silenziosa.
Le luci si abbassano, l’odore di cibo rimane sospeso nell’aria, insieme alla stanchezza.
Il cuoco si siede, finalmente…..
Forse non mangerà, forse penserà già al menu di domani.
Ma per un attimo si concede il lusso di respirare…..

IL LAVORO DEL CUOCO È DURO, SPESSO INVISIBILE  

Ma in ogni piatto c’è un po’ del suo cuore
E anche se pochi lo vedono, ogni giorno, tra fiamme e sudore, lui continua a cucinare il suo piccolo capolavoro. 
… ma tutto questo grazie anche a chi è in sala e ogni giorno, porta insieme ai piatti, il sorriso ….e la professionalità… quindi grazie al mio staff !!!

Poi ci sono le soddisfazioni…. un po ‘ di leggerezze, come dico ….e quell’invito a Festa in Vico, come ogni anno, ti riempie di gioia e non senti più nulla ….si riparte !!

OGGI SIAMO APERTI VI ASPETTIAMO 

#sapevatelo2025 

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