Avete presente il bullo? Si quello che conosciamo tutti, quello che abbiamo visto almeno una volta all’opera nel suo fragoroso urlare e nell’immediato ritirarsi? Parliamo di quello che, per esempio, grida agli amici che lo trattengono: “lasciatemi che je meno, lasciatemi che je meno”, salvo poi dire: “ma che davvero me lasciate”, quando gli amici lo lasciano andare per uno scontro che voleva soltanto minacciare ma mai fare. Ecco, se non lo avete mai visto, noi ne abbiamo una visione pratica in Roberto Cifarelli. È una settimana che il nostro eroe aveva sfidato a singolar tenzone Antonio Nicoletti, lo aveva accusato di non avere nulla da dire, di non avere idee da proporre, di voler sfuggire al confronto. Noi, che già avevamo organizzato un confronto al quale Cifarelli si è rifiutato di partecipare, avevamo dato la disponibilità ad essere promotori del dibattito. Ieri il nostro Paride Leporace è stato contattato da Cifarelli dicendo che era disponibile ad accettare l’invito fattogli per un confronto con Nicoletti ad Oltre il Giardino. Subito dopo Leporace ha chiamato Nicoletti il quale ha immediatamente accettato l’idea.
IL PALINSESTO CAMBIATO
Come i nostri più affezionati lettori e spettatori ben sanno, oltre il giardino va in onda tutti i giovedì. Avevamo già organizzato i nostri tre quadri classici e, proprio per consentire questo storico confronto richiesto da Cifarelli ed accettato da Nicoletti, ci eravamo adoperati per costruire un quarto quadro, una quarta trasmissione dedicata esclusivamente al confronto all’americana tra i due. L’orario fissato era alle 12.30, durata del confronto mezz’ora, tempi esattamente divisi, moderatore Paride Leporace. Cifarelli e Nicoletti avevano dato la propria disponibilità. Noi eravamo contenti ed avevamo già contattato operatori, tecnici e tutto ciò che sarebbe stato necessario per realizzare l’evento della campagna elettorale materana. Purtroppo, però, dopo un po’ è arrivato a Leporace il messaggio di Cifarelli che al grido di “ma che veramente mi lasciate” recitava “è sopraggiunta la visita del Presidente Emiliano, quindi domani non possiamo venire”. Noi avremmo potuto farla lo stesso la trasmissione, avremmo potuto mettere Nicoletti a confrontarsi con una sedia vuota, la legge con la par condicio ce lo permette ma, siccome questa scena è andata già in onda all’inizio del secondo turno e noi siamo dei gran signori, abbiamo preferito non dare un ulteriore vantaggio competitivo al candidato sindaco del centrodestra. Certo è che Cifarelli ha mostrato la faccia tanto feroce nelle minacce quanto pavida nella fuga.
EMILIANO INCONTRO PROGRAMMATO
Noi non conosciamo a memoria gli appuntamenti di Emiliano e di Cifarelli. Ci siamo premuniti di andare a verificare su facebook e l’incontro con Emiliano era programmato da tempo. Non è “sopraggiunto”. Ma, allora ci chiediamo, se ieri Nicoletti e Cifarelli hanno avuto l’incontro in Rai, se nei giorni scorsi lo hanno avuto in varie associazioni di categorie, se domani si chiude la campagna elettorale, se Cifarelli ha già lasciato la sedia vuota ad Oltre il Giardino nel primo giorno delle campagna elettorale per il secondo turno, se oggi è impegnato con Emiliano, esattamente il candidato Sindaco di Azione e Casino, il confronto quando lo avrebbe voluto fare? La scelta comunicativa di Cifarelli è tutta concentrata sul fatto che lui è uno che sa cosa fare, un modo per dire che lui è un esperto politico di lungo corso mentre Nicoletti è soltanto un manager pubblico. Un esperto politico di lungo corso, però, sa bene che il sabato non si possono fare i confronti elettorali, non si può fare la campagna elettorale ma, se tutti gli altri giorni è impegnato, esattamente questa sfida a singolar tenzone lanciata a Nicoletti, quando avrebbe voluto farla? La verità molto semplice e addirittura banale è che Cifarelli ha sfidato Nicoletti ad un confronto pubblico dicendo: “scegli tu dove e con quale moderatore” solo con lo scopo di sperare che il candidato sindaco del centrodestra si rifiutasse. La storia delle campagne elettorali, infatti, ci dice che chi deve rimontare cerca il dibattito nella speranza di recuperare punti, chi è in vantaggio lo rifiuta ritenendolo inutile. Cifarelli in svantaggio ha provato a sfruttare questo schema tradizionale per dimostrare che Nicoletti non voleva il confronto. La sua intenzione non era quella di confrontarsi ma quella di dire al suo avversario che lo temeva. Quando si è trovato spalle al muro davanti alla disponibilità di Nicoletti si è dato alla fuga e si è accorto di avere l’agenda elettorale piena di appuntamento.
A MATERA NON SERVE IL BULLO
La Città di Matera si trova ad un bivio storico. Ora deve riuscire a rilanciare seriamente la sua vocazione turistica, deve essere capace di mettere in campo la sua definitiva consacrazione. Ha bisogno di idee chiare, capacità adamantine e linearità comportamentali. Onestamente noi non crediamo che serva il bullo che urla e fugge, molto meglio chi non urla, propone ed è disponibile ad accettare il confronto.
Massimo Dellapenna