È GIUSTO INFORMARE CON CRIMINOLOGA URSULA FRANCO*

UN CASO ALLA VOLTA FINO ALLA FINE 

OMICIDIO DI CHIARA POGGI, CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: NON UN OMICIDIO IN CONCORSO

In un caso di omicidio la ricostruzione dei fatti è tutto e le risultanze medico legali vanno analizzate in parallelo con lo stato dei luoghi e con il modus operandi dell’assassino 
🔹Lei pensa che la nuova indagine possa riscrivere la storia sul caso di Garlasco?

Ma guardi la storia non si può riscrivere, i fatti accaduti sono già accaduti e dunque immarcescibili.
E proprio perché immutabili rappresentano un materiale di studio straordinario.
Per questo motivo, relativamente al caso di specie, non si può certo attribuire alcunché a chi non è responsabile di alcunché se non attraverso una rilettura errata degli atti d’indagine, mi riferisco ad Andrea Sempio 
È alla trave che dovrebbero guardare gli inquirenti non alla pagliuzza

🔹I periti del giudice Vitelli, che assolse Stasi in primo grado, attribuirono a Stasi le 5 telefonate anonime al telefonino di Chiara effettuate alle ore 11.37, alle ore 12.46, alle ore 13.26, alle ore 13.27 e alle ore 13.30, che ne pensa?

Che sono le telefonate di maggior interesse investigativo soprattutto perché furono effettuate in forma anonima e che sono da analizzare nel contesto integrale delle tante telefonate effettuate da Stasi quella mattina che vanno messe a confronto con il numero di telefonate che Stasi era solito fare in circostanze simili, ovvero quando per un motivo od un altro Chiara non gli rispondeva.

🔹Parliamo delle cugine di Chiara, le sorelle Cappa, che ne pensa?

Sono estranee ai fatti come Andrea Sempio

Non ho tempo per leggere le sciocchezze che vengono scritte su di loro, posso ribadirle che quello che i Media chiamano erroneamente superteste è un teste de relato che nulla ha visto e nulla di interessante o sospetto ha riferito.
Anzi la sua testimonianza è cambiata con il tempo, tragga le conclusioni lei sulla credibilità delle sue dichiarazioni.

E dunque non posso che dirmi stupita delle ricerche fatte nel Tromello

Il ritrovamento di ferraglia in un canale non è certo un dato di rilievo, in tutti i canali si trova ferraglia e dunque non indica in nessun modo un coinvolgimento di Stefania Cappa

🔹E la lesione ecchimotico-escoriata sulla parte anteriore della coscia destra di Chiara attribuibile ad un calpestamento violento da tacco o punta di una scarpa da donna?

Vede, in un caso di omicidio la ricostruzione dei fatti è tutto e le risultanze medico legali vanno analizzate in parallelo con lo stato dei luoghi e con il modus operandi dell’assassino.
Chiara si procurò quella lesione tentando di fuggire e urtando contro un oggetto metallico ritrovato poi rovesciato, non fu calpestata.

Le ricordo il caso di Matilda Borin, l’errore degli inquirenti è stato credere che il trauma dorsale che condusse a morte la bambina fosse stato prodotto da un calcio sferratole da una scarpa da donna con il tacco mentre la piccola morì invece in seguito ad un trauma da schiacciamento causato dalla pressione di un ginocchio sul suo fragile dorso.

Matilda Borin, uccisa a 23 mesi

🔹Ci spieghi meglio

Matilda morì in seguito ad uno shock emorragico da emoperitoneo secondario ad un trauma dorsale che le aveva prodotto multiple lacerazioni del fegato, la sezione del rene destro e una lesione del sinistro.

All’esame autoptico le furono riscontrate una lesione ecchimotico escoriativa complessa in sede dorsale, due ecchimosi grossolanamente simmetriche sulle spine iliache antero superiori, multiple escoriazioni sul lato sinistro del corpo, sulla bozza frontale sinistra, sul gomito sinistro, sul braccio e sull’avambraccio sinistro, la frattura della VII costa destra sulla linea ascellare posteriore con consensuale minima lacerazione pleurica ed intensa infiltrazione emorragica e un traumatismo delle coste dalla IX alla XII sinistre.

La “lesione ecchimotico escoriativa complessa in sede dorsale” è compatibile con l’impronta di un ginocchio e non con quella di una scarpa o di un piede.
E le “due ecchimosi grossolanamente simmetriche sulle spine iliache antero superiori” provano che la forza lesiva scaricata su Matilda non la spinse nel vuoto ma la schiacciò contro una superficie semirigida.

In poche parole, chi uccise Matilda appoggiò il proprio ginocchio sul dorso della bambina schiacciandola contro una superficie semirigida, poi la povera Matilda cadde sul pavimento e si produsse “multiple escoriazioni sul lato sinistro del corpo, sulla bozza frontale sinistra, sul gomito sinistro, sul braccio e sull’avambraccio sinistro”

Subito dopo, l’omicida la raccolse da terra prendendola sotto il braccio destro con la sola mano destra e, con la pressione del proprio pollice, le produsse “la frattura della VII costa posteriore destra sulla linea ascellare posteriore e la consensuale minima lacerazione pleurica”

La frattura costale non fu contestuale alla lesione dorsale che danneggiò gli organi addominali né secondaria alle manovre rianimatorie, fu invece la conseguenza di un secondo fatto traumatico che seguì allo schiacciamento dorsale.

Infatti intorno alla frattura costale fu rilevata una intensa infiltrazione emorragica, prova che il trauma precedette lo shock ipovolemico e l’arresto cardiaco e che quindi non fu causata dalle manovre rianimatorie che seguirono invece lo shock.

Lei capisce che solo così si spiegano tutte le lesioni ritrovate sulla piccola, è un esempio di come si fa a ricostruire la dinamica omicidiaria attraverso le risultanze medico legali.

🔹Che cosa può essere d’aiuto per ricostruire più in generale i fatti?

La Statement Analysis

una tecnica straordinaria di analisi delle dichiarazioni.
La Statement Analysis è una scienza complessa con un’infinità di regole ben precise che si basa sul principio che le dichiarazioni veritiere differiscono da quelle false in alcune parti del linguaggio.

I non addetti ai lavori ritengono che la maggior parte della gente menta ed invece il 90% dei soggetti che non raccontano la verità, dissimulano, ovvero non raccontano menzogne ma semplicemente nascondono alcune informazioni senza dire nulla di falso, la Statement Analysis permette di identificare nel linguaggio di un interrogato le aree dove le informazioni mancano.
Chi dissimula si affida all’interpretazione delle proprie parole da parte di interlocutori inesperti e lo fa fornendo risposte che si avvicinano soltanto a negazioni credibili.

Il contenuto di dichiarazioni riferibili ad eventi realmente vissuti è diverso dalla struttura di dichiarazioni riferibili ad eventi solo immaginati, ad esempio, è logico aspettarsi che un soggetto racconti fatti accaduti nel passato usando il verbo al passato, pertanto quando, dopo aver parlato al passato, parla al presente, è alquanto probabile che stia falsificando, ovvero non stia pescando nella memoria.
La Statement Analysis permette di costruire castelli accusatori indistruttibili perché fondati sulle dichiarazioni degli indagati stessi che, se interrogati come si deve, rivelano tutto

*Ursula Franco è medico, criminologo e Statement Analyst, è stata allieva di Peter Hyatt, uno dei massimi esperti mondiali di Statement Analysis, si occupa soprattutto di morti accidentali e incidenti scambiati per omicidi e di errori giudiziari.
È stata consulente dell’avvocato Giuseppe Marazzita, difensore di Michele Buoninconti; dell’avvocato Salvatore Verrillo, difensore di Daniel Ciocan; ha fornito una consulenza ai difensori di Stefano Binda dopo la condanna in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Lidia Macchi. Binda, il 24 luglio 2019, è stato assolto per non aver commesso il fatto.
Si occupa di ricostruire la dinamica omicidiaria attraverso l’analisi della scena criminis e delle risultanze autoptiche per la Cold Case Foundation, un’associazione americana capitanata dal Profiler dell’FBI Gregory M. Cooper
Dottoressa URSULA FRANCO

#sapevatelo2025

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