Serse Campagna è il nuovo presidente del Comitato Provinciale dell’Unicef di Potenza. Una gratificazione che giunge al termine di un percorso dedicato tutto al sostegno verso le famiglie in difficoltà e grazie alla promozione di progetti rivolti all’inclusione sociale e alla tutela dei diritti per l’infanzia. Campagna ha svolto tante attività e vanta una vasta esperienza nel campo della solidarietà e dell’impegno sociale. In particolar modo già con l’emergenza Covid19 ha lavorato fianco a fianco dei bambini e dei cosiddetti deboli e fragili, mettendo in campo iniziative concrete per rispondere alle esigenze delle fasce più deboli e alle comunità più colpite dal coronavirus. Durante il percorso ha toccato e sostenuto diversi progetti ad alto impatto sociale, tra cui EduGreen, dedicato a bambini e ragazzi, Orto Sociale, con spazi inclusivi per la coltivazione e la socializzazione dedicati a famiglie e persone vulnerabili. Ha svolto inoltre diversi contest musicali post pandemia, rivolti a momenti di aggregazione e rinascita culturale diretti ai giovani del territorio. La solidarietà e il sostegno ai meno abbienti rappresentano la mission di Campagna che ha parlato dei progetti rimarcandone le azioni salienti.
Quali sono i vostri programmi per il futuro?
«Innanzitutto vorrei ringraziare chi è che ha avuto fiducia in questa nomina e soprattutto vede in me un punto di riferimento per quanto riguarda i bambini, non solo per quelli che vivono situazioni di emergenza in questo momento di guerra, Ucraina e Palestina soprattutto ma vorrei portare l’attenzione soprattutto sui bambini italiani e lucani che vivono momenti di difficoltà dovute a problematiche sociali, economiche e quant’altro, la mia attenzione sarà soprattutto anche su di loro»
I progetti quali saranno?
«I progetti dell’Unicef sono quelli legati alle campagne internazionali che l’Unicef porta avanti già da tanti anni. Il prossimo 28 maggio saremo al Liceo Coreutico Walter Gropiuos, insieme al Prefetto per mostrare non solo il rinnovo della convenzione dei diritti del fanciullo, il diritto al gioco, alla vita soprattutto ma per cercare nuove leve di volontari che possano affiancare l’Unicef nei propri progetti»
Nei messaggi ai giovani prima Papa Francesco e successivamente Papa Leone XIV hanno sempre avuto un occhio di riguardo alle giovani generazioni. L’Unicef continuerà a perseguire questi obbiettivi?
«Assolutamente si. I giovani sono il seme che va nutrito, innaffiato, preso cura perché rappresentano il futuro che ha l’umanità. Se pensiamo che l’umanità possa avere un futuro diciamo vivibile sia per quanto riguarda gli esseri umani sia per quanto riguarda la terra dobbiamo prenderci cura di loro e dare fiducia»
Come nasce la nomina a presidente provinciale?
«È nato dall’impegno che ho dato in questi anni nel terzo settore, soprattutto nell’aiutare le famiglie lucane e potentine con l’altra associazione, L’Albero della Vita e soprattutto dall’aver individuato una persona vicina ai deboli. Nelle famiglie in difficoltà sono quasi sempre presenti i giovani e da loro che è venuta l’indicazione della candidatura che ho accettato volentieri e poi sono stato eletto»
Ha una dedica?
«Dedico a tutti i giovani e a tutti i ragazzi perché possano avere un pensiero per i bambini perché anche loro rappresentano qualcuno a cui prendersi cura e con cui prendersi cura»
Il suo sogno nel cassetto?
«L’umanità più felice».
Di Francesco Menonna