Mai come in questi mesi è facile avvertire come la democrazia, che le nostre generazioni hanno dato troppe volte per scontata, sia una conquista da difendere. E da coltivare. Per chi ha la responsabilità di agire nelle Istituzioni, questo assunto deve produrre la consapevolezza che il rapporto tra eletti ed elettori non può limitarsi agli appuntamenti elettorali, ma deve rappresentare un dialogo costante con i cittadini anche per avere indicazioni, spunti, indirizzi.
UN ANNO DI ATTIVITÁ CONSILIARE
É con questa consapevolezza che, a quasi un anno dall’insediamento del nuovo Consiglio Regionale, sento il dovere di condividere con tutti i lucani alcune riflessioni sull’attività svolta, sulle scelte compiute e sulle responsabilità che attendono chi, come noi, continua a credere in una politica giusta, trasparente e vicina ai bisogni delle persone. Come gruppo consiliare di Basilicata Casa Comune, abbiamo lavorato con determinazione per dare voce alle criticità più urgenti. Lo abbiamo fatto denunciando con forza il collasso della sanità lucana, un sistema ormai malato, che in assenza di una qualsiasi pianificazione regionale da anni, è in ginocchio.
GESTIONE INADEGUATA DELLA SANITÀ
La nostra azione non si è limitata alla denuncia, indicando, purtroppo invano, alla maggioranza le leve su cui agire per ottenere risultati in un ambito fondamentale per la qualità della vita dei lucani. Un settore che è soffocato dalle liste d’attesa, da una crescente emigrazione sanitaria (260 milioni di euro spesi negli ultimi due anni per curarsi fuori regione), e da conti completamente fuori controllo. Abbiamo detto che su questo fronte andavano recuperate risorse per offrire servizi e cure senza viaggi della speranza. Ma la maggioranza Bardi non ha fatto nulla, proseguendo con una gestione priva di visione e capacità di programmazione, unicamente orientata alle relazioni corte, mentre la sanità lucana arriva persino a risparmiare sulla fornitura dei pannoloni per i nostri anziani, nel tentativo di recuperare i buchi di bilancio generati da anni di sprechi e spese incontrollate. È una situazione indegna di una Regione che voglia definirsi civile. Una sanità che si regge solo grazie alla dedizione, alla professionalità e al senso di responsabilità degli operatori sanitari, a cui va riconosciuto il merito di tenere in piedi ciò che la politica ha smantellato.
USO DELLE COMPENSAZIONI AMBIENTALI
In questo contesto abbiamo duramente criticato, e continueremo a farlo, la scelta della Giunta regionale di impiegare, negli ultimi due anni, 100 milioni di euro di compensazioni ambientali per tamponare i buchi della sanità. Risorse straordinarie già contrattualizzate con le compagnie petrolifere che dovevano generare, innanzitutto nei territori interessati dalle estrazioni, processi di sviluppo produttivo e occupazionale nel settore non oil. Un settore in cui la giunta regionale registra l’ennesimo fallimento col centro droni di Stigliano che non parte. Uno stabilimento che doveva essere in produzione già da due anni, e di cui, invece, stiamo ancora a discutere come se in un mondo che evolve di minuto in minuto le condizioni del mercato fossero immutabili rendendo indifferente avviare un’attività nel 2023 o nel 2027. La rinuncia di Total alla realizzazione del Centro è solo l’ultima conferma del fallimento di una maggioranza che non è stata in grado di creare le condizioni politiche e amministrative per attrarre e sostenere investimenti strategici. Un fallimento che diventa dramma nelle gravi emergenze industriali e occupazionali, su cui il governo lucano riesce solo a tacere o provare a minimizzare: dalla crisi Stellantis alla sofferenza del comparto culturale, fino all’assenza totale di una vera politica per il rilancio dell’economia regionale. Questo mentre, a causa di inaccettabili ritardi, facciamo sfumare le occasioni di rilancio date non solo dagli interventi del PNRR, ma anche dall’utilizzo dei Fondi di Sviluppo e Coesione e delle risorse comunitarie: strumenti fondamentali ancora una volta troppo spesso immolati sull’altare delle relazioni corte e della ricerca del consenso.
CRISI IDRICA
Abbiamo sollevato con forza anche il tema della crisi idrica che sta colpendo la nostra regione, chiedendo un nuovo protagonismo della Basilicata nella gestione della risorsa acqua, contro ogni logica centralista o di apertura al mercato privato. Abbiamo chiesto la nomina di un commissario ad acta per velocizzare gli interventi già finanziati sugli invasi lucani, per oltre 150 milioni di euro. Senza questi lavori, le nostre dighe – a partire da quella di Monte Cotugno – non andranno mai a regime. Anche in questo caso, il governo regionale si è dimostrato privo di visione e incapace di tutelare un bene pubblico fondamentale. Succube di una politica nazionale che ci ha espropriato della gestione di una risorsa di cui la nostra terra è ricca. Ma non ci siamo limitati a denunciare, anche attraverso le tante interrogazioni consiliari presentate. Abbiamo avanzato proposte concrete, a partire dal pacchetto di misure a sostegno delle famiglie lucane, con la proposta di legge “La Famiglia, storia e futuro di una comunità”, presentata lo scorso dicembre. Si tratta di un intervento organico che prevede azioni a favore della genitorialità, dell’inclusione delle persone con disabilità, del potenziamento delle attività educative ed extrascolastiche, e della valorizzazione delle relazioni familiari e intergenerazionali.
IMPEGNO POLITICO
Abbiamo inoltre lavorato su altri fronti fondamentali tra cui la riduzione dei costi della politica, la ricostituzione dell’Osservatorio regionale sulla legalità e la criminalità organizzata di stampo mafioso, e l’introduzione del “medical freezing”. Con questo stesso spirito, Basilicata Casa Comune si sta radicando sempre di più nel territorio, costruendo alleanze civiche in vista delle prossime elezioni amministrative. Saremo presenti con nostre liste e candidati nei comuni lucani per offrire ai cittadini un’alternativa seria, credibile, fatta di volti, storie e competenze. E sarà proprio Matera, città simbolo del riscatto che da vergogna nazionale diventa capitale europea della cultura, a ospitare il prossimo 16 maggio l’iniziativa pubblica “Una politica giusta per l’Italia”, promossa da Basilicata Casa Comune, alla quale interverranno Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, e Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio. Un incontro che, come detto prima, rappresenta un’occasione per coltivare il valore della democrazia e che vuole rilanciare, nel campo dei moderati, un nuovo impegno condiviso di cattolici e laici per una politica che torni ad essere servizio, responsabilità, costruzione di futuro. Noi continueremo ad esserci, con coerenza, umiltà e passione. Perché la Basilicata merita molto di più di ciò che questo governo regionale le sta offrendo. Proprio come l’Italia ha bisogno di aprirsi a prospettive nuove che le restituiscano un ruolo e un prestigio internazionale che non sia fatto solo di narrazioni o spot sui social.
ANGELO CHIORAZZO
CONSIGLIERE DI BASILICATA CASA COMUNE E VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE