Dare alla persona gli spazi di vita e di sviluppo, creare le premesse per rafforzare l’individuo e la presenza del medesimo nella società moderna, caratterizzata dalla globalizzazione, dall’uso indiscriminato dei social e delle nuove tecnologie. Questo il messaggio partito al termine della tavola rotonda svoltasi ieri pomeriggio nella sede di Confindustria a Potenza. Presenti il Presidente regionale di Confindustria, Francesco Somma, il Vescovo della Diocesi di Potenza-Muro Lucano e Marsico Nuovo, Monsignor Davide Carbonaro, lo scrittore Paolo Albano, il Presidente dell’Anim, Gianpaolo D’Andrea, il Capo di Gabinetto della Giunta Regionale di Basilicata, Gianpiero Perri, l’ex docente di Lettera- tura Italiana all’Università degli Studi di Bari e il Past President di Confindustria Vincenzo Boccia. L’evento nato anche grazie alla produzione letteraria di Paolo Albano del volume edito da Hermainon dal titolo: ….Da quando cielo si riesce a vedere”, ha inteso fare il punto sugli ultimi messaggi di Papa Francesco e di quelli di Papa Leone XIV con la consapevolezza che l’individuo non deve essere accantonato a causa della presenza sempre più ingombrante delle tecnologie, ma, invece, deve essere l’elemento centrale della società moderna. In questo senso il Presidente di Confindustria Regionale di Basilicata, Francesco Somma ha in- teso delineare gli scenari futuri dell’umanesimo; «La produzione di ricchezza è fondamentale per poterla poi distribuire. Le aziende responsabili che lavorano sui territori per i territori sanno perfettamente che bisogna trovare sempre un punto d’incontro tra economia e sociale. La ricchezza di un territorio è data dalla ricchezza delle proprie imprese e certamente dalla ricchezza dei propri lavoratori, dal benessere di chi vive nelle imprese e di chi lavora nelle imprese, per gli imprenditori italiani e lucani, questo è molto chiaro. Un incontro come quello di oggi anche grazie al Magistero di Sua Eccellenza il Vescovo che prende spunto dal libro di Paolo Albano è la volontà di riflettere in questo momento che ha delle caratteristiche quasi distopiche in cui sembra quasi si vada verso un ibridazione tra uomo e macchina noi crediamo che la persona debba essere sempre più centrale. Anche fare impresa con le persone e per le persone deve essere un buon viatico per governare i processi di innovazione e non essere governati dagli stessi». Paolo Albano, autore del volume presentato ieri nella sede di Confindustria ha detto la sua su questa iniziativa: «Cerco di dimostrare con questo libro che la cultura è a garanzia e fonte dell’umanesimo e dello sviluppo. Perché se non è la cultura c’è tutto il negativo a dominare la narrazione. La demolizione piuttosto che la costruzione, il parlare contro piuttosto che confrontarsi e tutto il resto».

FRANCESCO MENONNA

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti