Mettere Matera al centro delle politiche di sviluppo della Basilicata, riaffermare la sua potenziale capacità di motore per l’intera regione costruendo sulla sua già affermata capacità attrattiva lo sviluppo turistico dell’intera Regione contribuendo all’aumento di valore delle tipicità di ciascun territorio. Tutti ne parlano da anni, almeno da quando Matera è diventata importante per The Passion e capitale europea della cultura. Nessuno fino ad ora aveva messo in campo una strategia che potesse trasformare queste idee in una realtà facendole uscire dal libro dei sogni per render- la reale. Oggi, però, queste idee da tutti professati inizieranno a diventare realtà grazie al lavoro del Governo Bardi, dell’assessore all’Ambiente Mongiello, del Direttore dell’Apt Margherita Sarli e degli amministratori dei Parchi Nazionali e Regionali della Basilicata con in primis Giovanni Mianulli, presidente del Parco Regionale della Murgia Materana.

LA PORTA DEI PARCHI

L’idea partorita dalle brillanti menti di Mianulli, Mongiello e Sarli è semplice. La Basilicata ha aree interne con un potenziale unico, insistono sul territorio tre parchi regionali e due parchi nazionali che, nelle loro differenze storiche e naturalistiche, possono essere la tipicità della nostra Regione. Matera ha un suo Parco Regionale guidato da Mianulli ed è un grande richiamo turistico. Sulla base di questa analisi anche semplice da fare, Mianulli e Mongiello hanno strutturato un’idea che sembra il classico uovo di Colombo ma che nessuno aveva mai costruito fino ad ora: trasformare il Parco della Murgia Materana nella Porta dei Parchi. In pratica far conoscere le bellezze dell’interno della Basilicata ai milioni di cittadini di tutto il mondo che visitano la Città e che, quindi, potrebbero essere interessati ad allungare la loro permanenza nel territorio interno della Regione. Un cambio di prospettiva non da poco. Fino ad oggi, infatti, la visita ai Sassi di Matera era venduta ai turisti internazionali all’interno del pacchetto della Puglia. Un giro nel quale la tappa a Matera si inserisce tra Bari ed Alberobello, senza nessuna ricaduta nel territorio. Una prospettiva che la Regione Basilicata, grazie al centrodestra al Governo, prova per la prima volta a ribaltare. Si tratta di un lavoro non semplice che fino ad ora non aveva svolto nessuno. Quando si immagina un intervento delle istituzioni pubbliche per guidare la mano invisibile del mercato verso obiettivi di politiche sociali a vantaggio del territorio, nella nostra lettura si immaginano interventi proprio così con strategie ed investimenti mirati per cambiare le diseconomie che la libera impresa può costruire.

CI SARANNO TUTTI

Per presentare l’iniziativa domani ci saranno tutti gli interpreti, gli ideatori e i realizzatori di questa svolta epocale. Si parte alle 10 e 30 con i saluti del Presidente del Parco della Murgia Mianulli, del Presidente della Comunità del Parco Zito e del Commissario Prefettizio di Matera Ruberto. A seguire gli interventi di Bardi, Pittella, Pepe e Mancini con i video saluto del Ministro Pichetto Fratin. Subito dopo i Commissari Straordinari dei Parchi Nazionali del Pollino e dell’Appennino Lucano Lirangi e Tisci, i Presidenti dei Parchi Regionali Grippo, Lucchio e Mianulli presenteranno la rete dei Parchi, sottoscrivendo un accordo consacrato alla presenza dell’assessore Laura Mongiello. Inaugurata la Porta dei Parchi ci si sposterà alla Casa Cava dove la sovrintendente delle Belle Arti e il Paesaggio Tomay, l’ex direttore del Parco del Pollino Formica, il direttore dell’Apt Sarli, Antonella Logiurato del Dipartimento Ambiente della Regione, Rita Orlando della Fondazione Matera Basilicata 2019 e Francesco Carlucci, direttore di Federparchi parleranno proprio delle Aree Protette come connessione per lo Sviluppo. A concludere i lavori il Presidente della Murgia Materana Mianulli, ideatore dell’iniziativa.

LA SINERGIA POSSIBILE

Impossibile non dare atto che con il secondo governo Bardi, la nomina di Mongiello al Dipartimento Ambiente, le nomine dei nuovi amministratori dei Parchi Nazionali ad opera di Pichetto Fratin è iniziata una nuova stagione per le aree protette della Basilicata. Fino ad ora cenerentole dimenticate si stanno trasformando in un motore per la crescita del territorio. La parola chiave è sinergia, quell’energia comune che soltanto l’impegno, la voglia di ascoltare e lavorare di Laura Mongiello poteva mettere in moto. Mentre qualcuno si attarda ancora in sterili campanili e immagina impossibili e dannose secessioni, c’è chi si è messo realmente a lavorare per dare una prospettiva unitaria al territorio puntando sulle singole specificità e mettendole in reti. Non lo aveva mai fatto nessuno, non era facile, molti lo desideravano, finalmente diventa realtà.

Di Massimo Dellapenna

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