Convocato per un aggiornamento della precedente riunione del 17 aprile scorso, sulla questione del Centro di Eccellenza Droni (Ced), si è svolto il Tavolo della Trasparenza con la presenza dei sindaci del comprensorio della Concessione Gorgoglione, dei segretari di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Mega, Cavallo e Tortorelli, di Fiom, Fim e Uilm, dei rappresentanti di Confindustria e dei consiglieri regionali Aliandro, Polese e Fanelli. Il dirigente Total ha precisato che sono state interrotte le relazioni con il partner scelto dalla società petrolifera per la realizzazione del Ced ed ha proposto di affidare direttamente alla Regione il fondo previsto di 6 milioni di euro. Alternativa, al momento, respinta dalla Regione Basilicata. «L’annuncio del ritiro del partner industriale e la conseguente rinuncia di Total a realizzare il Centro di Eccellenza Droni nell’area di Acinello a Stigliano è un fatto grave. Non solo per ciò che avrebbe rappresentato in termini di investimento e sviluppo, ma per il valore simbolico che questo pro- getto aveva assunto nella narrazione della transizione sostenibile in Basilicata. È evidente che qualcosa non ha funzionato nei rapporti tra istituzioni e azienda». Lo dice Pietro Marrese, consigliere regionale del Pd. «Se dopo anni siamo ancora a commentare un passo indietro invece che un cantiere aperto, allora è necessario interrogarsi con serietà su cosa sia mancato in termini di controllo, indirizzo politico e capacità di programmazione. La Regione Basilicata ha il dovere di garantire il rispetto degli accordi sottoscritti con le compagnie che operano sul nostro territorio. Non è solo una questione di sviluppo economico, ma di credibilità delle istituzioni e di tutela delle comunità locali. Chiediamo che venga fatta chiarezza, in tempi rapidi e che si apra una riflessione pubblica e trasparente su come si intenda garantire ai territori lucani un futuro che non sia più legato solo all’estrazione di risorse, ma anche a conoscenza, innovazione e nuove opportunità. La Regione non abbassi la testa e pretenda il rispetto per gli accordi. Da parte nostra ci batteremo per la dignità e il futuro della montagna materana».

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