#ègiustoinformare 

OMICIDIO VOLONTARIO
Uccide la moglie a Settala, la figlia di 10 anni chiama i carabinieri

NON CHIAMATELO FEMMINICIDIO TRATTASI DI OMICIDIO IN AMBIENTE FAMILIARE è accaduto in una palazzina in via Cerchia, il padre era ubriaco, la madre è stata accoltellata

Ha ucciso la moglie.
Stanotte.
Con una coltellata.
Siamo a Caleppio di Settala, periferia sud est di Milano.
Al terzo piano di una palazzina che si affaccia su una strada provinciale abitava una famiglia di origine marocchina.
Marito moglie e una bimba di dieci anni.

I carabinieri della compagnia di San Donato Milanese sono intervenuti dopo che la piccola ha chiamato il 118, riferendo che la madre era stata uccisa dal padre.
Sul posto, i carabinieri hanno messo in sicurezza la bambina trovata mentre usciva dal palazzo, seguita da suo padre, 50enne #marocchino in stato di alterazione.
All’interno dell’appartamento c’era il corpo senza vita della madre, 43enne marocchina, con diverse ferite da taglio.

Dell’uomo, impiegato in una azienda di condizionatori qui vicino, stamattina, si dice che beveva.
Ma anche che i due litigavano spesso.
In questa zona sono tanti gli stranieri residenti.
Nella stessa palazzina una sola abitazione è occupata da italiani. Comunità radicate di Nord africani che qui vivono e lavorano.

L’uomo è stato arrestato per omicidio aggravato dal vincolo familiare ed è stato accompagnato al carcere di San Vittore.
La bambina, illesa, è stata affidata ad un parente.

‼️CONFESSIONE‼️
“L’ho ammazzata, l’ho ammazzata”

Lo ha detto il 50enne ieri sera mentre veniva arrestato dai Carabinieri per aver accoltellato la moglie in camera da letto nel loro appartamento di Settala, nel Milanese.

L’uomo, quando è stato bloccato, era ubriaco.
Sul posto è andato anche il pm di turno a Milano, Antonio Pansa, che nelle prossime ore invierà al gip la richiesta di convalida dell’arresto per omicidio aggravato
La piccola ha chiamato per
chiedere aiuto verso le ore 23 ma il delitto risalirebbe a un paio di ore prima.

Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di san Donato Milanese e al Nucleo investigativo di Milano


Nel corso dei rilievi, i militari hanno portato via dall’appartamento alcuni oggetti e dei sacchetti con indumenti, probabilmente da destinare alle analisi scientifiche.
Il corpo della donna è stato portato via alle ore 6e30

La testimonianza di una barista che ha il negozio di fronte la palazzo

Settala, i carabinieri escono dalla casa del delitto 04/05/2025

Lite fuori da una discoteca


3 MORTI: NOTTE VIOLENTA, SABATO TRAGICO OLTRE LA MOVIDA SELVAGGIA, 2 RAGAZZI UCCISI IN POCHE ORE E DONNA ACCOLTELLATA DAL MARITO 

Lite fuori da una discoteca: ragazzo ucciso a coltellate, grave un altro giovane

La vittima è un ventenne, morto poco dopo l’arrivo in ospedale.
Due coetanei sono stati bloccati dai carabinieri e portati in caserma

Quella tra sabato 3 e domenica 4 maggio 2025 è stata una notte tragica a Castelfranco Veneto (Treviso)
Un ragazzo è stato ucciso a coltellate in strada, a pochi passi da una discoteca.
La vittima aveva 20 anni.
C’è anche un ferito grave.
Sembra che l’omicidio sia avvenuto al culmine di una lite.

Lite fuori da una discoteca:
ragazzo ucciso a coltellate

Tutto è accaduto in via Pagnana, a pochi passi da una discoteca.

La vittima è un ventenne di origine romena residente in provincia di Padova.

Colpito con diverse coltellate, è morto dopo il ricovero all’ospedale. Gravissimo un altro ragazzo, un trevigiano di 22 anni.
È stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico e adesso si trova in rianimazione.

Altri due giovani, anche loro ventenni, sarebbero già stati fermati dai carabinieri.
I contorni della vicenda sono tutti da ricostruire.
Pare che ci sia stata una lite all’interno della discoteca tra due gruppi.
Ore dopo, in strada, la contesa è degenerata in un vero e proprio regolamento di conti.
È stato il personale della discoteca a chiamare i soccorsi.
Quando sul posto sono arrivate le forze dell’ordine non c’era più nessuno: i ragazzi infatti avrebbero raggiunto l’ospedale autonomamente.

Il più grave è morto dopo poco.
Si tratta solo di una ricostruzione sommaria e le indagini sono alle battute iniziali.

Sabato tragico: due ragazzi uccisi in poche ore

Un altro omicidio è stato commesso, sempre nella notte tra 3 e 4 maggio, a Bergamo.

Un ragazzo di 26 anni è stato accoltellato a morte a pochi passi nella zona dello stadio della ATALANTA 
Via Ghirardelli, le tracce di sangue dell’accoltellamento

è giusto informare

Riccardo Claris 26anni morto accoltellato in una rissa per il tifo
L’aggressore, 18anni si è consegnato

Un residente: «Dei ragazzi mi hanno chiesto: “conosci l’interista”?»

4maggio2025

In via dei Ghirardelli, vicino allo stadio, attorno all’una tra sabato 3 maggio e domenica 4. Nella lite sarebbero stati coinvolti dieci giovani

Una rissa tra una decina di giovani con catene e bastoni, le urla, uno che sale in casa, prende un coltello e scende in strada.
Un altro, 26 anni, è morto con dei fendenti alla schiena.
La vittima si chiamava Riccardo Claris ed era originario di San Giovanni Bianco.
Sullo sfondo ci sarebbe una lite nata per motivi calcistici e partita in Borgo Santa Caterina.
È successo nella notte tra sabato 3 e domenica 4 maggio, in strada, in via dei Ghirardelli, vicino allo stadio, a Bergamo.
L’accoltellatore, 18 anni, trovato sul posto, si è consegnato ai carabinieri.
Una testimonianza conferma lo scontro nato da rivalità tra tifosi.
Un ragazzo che abita nella stessa via in cui è avvenuto l’accoltellamento e che rincasava appena dopo l’omicidio, senza sapere ancora che cosa fosse accaduto, si è imbattuto in un gruppo di ragazzi:

«Mi hanno chiesto: “Conosci l’interista, sai dove abita?»

Una residente non ha voluto guardare dalla finestra per paura, ma ha sentito bene:
«Qualcuno ha urlato “ha un coltello, ha un coltello!»

racconta una ragazza, anche lei vive in zona:
«Ho sentito degli schiamazzi nei giardinetti qui vicino e qualcuno urlare “basta”»

Forse era solo un residente che voleva dormire.
Ma in strada, probabilmente, c’erano i ragazzi che stavano litigando.

Tra i giovani coinvolti ci sarebbero anche due fratelli.
Secondo le primissime informazioni, uno sarebbe intervenuto per difendere l’altro, risalendo in casa a prendere un coltello per poi sferrare i fendenti al 26enne.
Sul posto i soccorritori con un’ambulanza e un’automedica,
ma non c’è stato nulla da fare.

Via Ghirardelli, le tracce di sangue dell’accoltellamento

#sapevatelo2025

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