Prosegue con risultati di primario rilievo l’azione di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti

dispiegata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza nell’ambito dei servizi di controllo

del territorio.

Nel corso della notte di mercoledì 30 aprile, a Melfi, i Carabinieri del Reparto Operativo del

Comando Provinciale di Potenza hanno condotto una significativa operazione di contrasto al

traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio del Vulture Melfese.

Nello specifico, nell’ambito del medesimo servizio, i militari dell’Arma hanno proceduto all’arresto

di due individui del luogo rispettivamente di 66 e 30 anni, i quali risultano gravemente indiziati, in

concorso tra loro, del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’attenzione degli uomini dell’Arma è stata richiamata nel momento in cui i due, a bordo di

un’autovettura di piccola cilindrata, non ottemperavano all’alt impartito da una pattuglia, forzando il

posto di controllo e speronando l'autovettura di servizio dei Carabinieri nel tentativo di sottrarsi ad

eventuali accertamenti.

Pronta la reazione dei Carabinieri che, con l’ausilio di ulteriori pattuglie in circuito, mettevano alle

strette i due soggetti i quali si vedevano costretti ad abbandonare il mezzo per tentare di far perdere

le proprie tracce a piedi nel centro abitato. Un tentativo che si rivelava vano, in quanto i militari

dell’Arma riuscivano prontamente a intercettare i due individui e a rinvenire un borsone da loro

poco prima occultato in un vano sottoscala e al cui interno i militari hanno rinvenuto 13,620 kg di

sostanza stupefacente del tipo hashish e 560 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

Gli immediati e successivi accertamenti investigativi consentivano di raccogliere elementi probatori

che, allo stato degli atti, risultavano pienamente aderenti a ricondurre la disponibilità del rilevante

quantitativo di sostanza stupefacente ai due fermati. Unitamente alla droga, venivano parimenti

sottoposti a sequestro probatorio un apparato telefonico cellulare e quattro carte di pagamento

elettroniche.

Ultimate le formalità di rito, i due soggetti tratti in arresto sono stati associati presso la Casa

Circondariale di Potenza, rimanendo a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

Nell’udienza svoltasi nella giornata di ieri, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale

di Potenza, a fronte degli elementi probatori raccolti, ha convalidato gli arresti operati dai

Carabinieri e ha applicato, nei confronti di entrambi gli indagati – per i quali, giova ricordarlo, vige

la presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva – la misura della custodia cautelare in

carcere.

Il significativo risultato operativo conseguito, frutto di una meticolosa attività investigativa e di un

costante presidio del territorio, rappresenta una tangibile dimostrazione del continuo e incessante

impegno profuso dai Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza nella tutela della legalità e

nella salvaguardia della sicurezza pubblica.

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