Dalle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, su disposizione della Procura della Repubblica del capoluogo, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 11 persone nelle province di Potenza, Salerno, Roma e Pescara, ritenute coinvolte in un’associazione per delinquere finalizzata al furto, autoriciclaggio e ricettazione.
L’indagine, coordinata dalla Procura e condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Potenza, ha preso avvio dopo un furto aggravato avvenuto il 23 novembre 2023 a Vietri di Potenza, dove erano stati sottratti ponteggi e impalcature a una nota impresa del settore edile.
Gli sviluppi investigativi hanno portato alla scoperta di un’organizzazione criminale ben strutturata, operante tra le province di Potenza e Salerno, con ruoli definiti e un preciso modus operandi.
AGGIORNAMENTI CON I NOMI DEGLI ARRESTATI
I provvedimenti sono stati eseguiti nelle città di Potenza, Bellizzi, Campagna, Eboli, Pescara, San Cesareo e Zagarolo.
Nel dettaglio, cinque persone sono finite in custodia cautelare in carcere:
• Pietro Cutro, 74 anni, di Potenza
• Gerardo Petrillo, 67 anni, di Bellizzi (SA)
• Gerardo Calabrese, 48 anni, di Acerno (SA)
• Florin Ionel Calin, 43 anni, domiciliato a Campagna (SA)
• Ilie Obuf, 45 anni, residente a Pescara
Altre sei sono destinatarie dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per tre volte alla settimana:
• Fabio Coppola, 50 anni, di Eboli (SA)
• Gheorge Marius Blaho, 41 anni, di origini romene
• Domenico Molinari, 66 anni, di Potenza
• Francesco Brandolini, 62 anni, di San Cesareo (RM)
• Arturo La Brocca, 64 anni, di Eboli (SA)
• Jerard Braidich, 50 anni, di Zagarolo (RM)
Il gruppo, attivo soprattutto tra Potenza e Salerno, agiva con un collaudato modus operandi: studio preventivo degli obiettivi, spegnimento dei cellulari durante le azioni, uso di veicoli dedicati e consegna immediata della refurtiva a ricettatori compiacenti. Il materiale trafugato veniva rapidamente reinserito nel mercato illecito attraverso aziende edili compiacenti, spesso impegnate in lavori agevolati dal Bonus 110%, che ha fatto impennare la domanda – e i prezzi – di ponteggi e materiali da costruzione.
Tutti gli indagati sono sottoposti alla presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Per due soggetti le ricerche sono ancora in corso. Gli accertamenti, condotti nella fase preliminare, saranno ora valutati in sede processuale nel pieno rispetto del contraddittorio