Non è che ci voglia un investigatore privato e nemmeno di quelli bravi per scoprire che Antonio Nicoletti che ha saputo d’essere fratellino d’Italia direttamente dall’anagrafista meloniano Giovanni Donzelli sia mani e piedi legatissimo a Vito Bardi che l’ha voluto prima all’APT e dopo l’avvento della brava Margherita Sarli, l’ha subito nominato direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019. Ora lasciamo stare la trama avventurosa di qualche patriota alla maniera di Piergiorgio Quarto, che nonostante le spassionate ambizioni municipali è stato miseramente rottamato dal fuoco amico a vantaggio proprio di Nicoletti o anche quella dei Casino con il loro bel ciaone a Forza Italia ed alla disastrosa Casellati, ma bisogna dire che la scelta ormai continuata di sostenere la corsa a sindaco di Roberto Cifarelli nella Città dei Sassi da parte di Marcello Pittella è davvero una sberla sonante e ben assestata rifilata in faccia al governatore e vale tutta la propaganda incendiaria che non solo Bardi non sia più in grado d’esprimere capacità di buon governo, ma soprattutto che non sia più garanzia d’unità e di vittoria del centrodestra. Canta Kema:“Senti che sberla che zitto che sta…”