È GIUSTO INFORMARE
DOPO “TANATOPRASSI” IMBALSAMAZIONE TEMPORANEA LA SALMA DI FRANCESCO È STATA ESPOSTA IN SAN PIETRO
Cos’è la tanatoprassi e come è conservata la salma di Papa Francesco per l’omaggio dei fedeli e i funerali

Come si esegue la tanatoprassi

Come prevede la tradizione, la salma di Papa Francesco è stata esposta nella basilica di San Pietro, dopo il processo di imbalsamazione temporanea che garantisce la preservazione del corpo per alcuni giorni.
La stessa procedura venne utilizzata a suo tempo sulle spoglie del Papa Emerito Benedetto XVI di Giovanni Paolo II e di tutti i precedenti pontefici.
A chi si applica la tanatoprassi
Il trattamento di tanatoprassi è piuttosto raro: oltre che ai pontefici defunti, viene applicato alle salme degli stranieri che muoiono in Italia, affinché vengano rimpatriati nel Paese d’origine per le esequie.
Così aveva dichiarato Andrea Fantozzi, Presidente e fondatore dell’Ait (Associazione Italiana di Tanatoprassi) e dell’Init (Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi)
Andrea Fantozzi, Presidente e fondatore dell’Ait
È abruzzese l’esperto Andrea Fantozzi, originario di Capistrello (l’Aquila), è il massimo esperto in Italia della Tanatoprassi, Presidente e fondatore dell’A.I.T. (Associazione Italiana di Tanatoprassi), e dell’I.N.I.T. (Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi)
Andrea Fantozzi, Presidente e fondatore dell’Ait
Un trattamento post-mortem che consiste nella cura igienica di conservazione del corpo dopo il decesso.

Con la tanatoprassi è possibile, tramite un’iniezione nel sistema arterioso di un fluido conservante e una serie di cure estetiche, conservare un’immagine integra della persona, eliminando così per alcune settimane il processo di decomposizione.

“Il nostro è un trattamento che consente di avere una cura altamente igienica, nonché di garantire un aspetto più presentabile dei corpi”
Fantozzi ha già trattato le spoglie dei due precedenti pontefici.
Si tratta di una procedura antica ma, con il passare del tempo e con il progredire della scienza, è naturalmente possibile che le tecniche di tanaprassi subiscano delle modificazioni.
La salma di Papa Francesco è stata sottoposta a un processo di tanatoprassi: è stata, cioè, trattata con un fluido conservante iniettato endovena e con una serie di cure estetiche
La salma di Papa Francesco è stata sottoposta a una procedura di tanatoprassi, vale a dire una sorta di imbalsamazione temporanea.
Si tratta di un metodo già adottato con i precedenti pontefici, che serve a rallentare il processo di degradazione dei tessuti rendendo così possibile l’esposizione delle spoglie all’estremo omaggio dei fedeli.
Il trattamento post-mortem consiste nell’iniezione nel sistema arterioso di un fluido conservante, al quale si sommano cure estetiche sul corpo per cercare di conservare, per quanto possibile, l’antica integrità estetica del defunto.
Città del Vaticano, 22 aprile 2025
Il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e la figlia Laura rendono omaggio alle spoglie di Papa Francesco presso la cappella di Santa Marta

Il processo di decomposizione, così, può essere interrotto dai
10 ai 15 giorni
Un tempo più che adeguato per consentire l’esposizione della salma di Francesco e la celebrazione dei funerali
Dalla formalina al Fluytan
E infatti, un tempo si utilizzava la formalina, oggi abbandonata perché presenta caratteristiche tossiche e potenzialmente cancerogene.
Al suo posto è stato introdotto un prodotto innovativo, il Fluytan.
si legge su Tan Magazine, periodico di informazione e cultura sulla tanatoprassi e case funerarie:
“Fluytan Topic è un conservante ad ampio spettro d’azione, ad applicazione topica, utilizzabile da tutti. Ciò significa che può essere usato sia in ambito domestico, che negli ospedali, che da parte degli operatori di Tanatoprassi”
aveva aggiunto Fantozzi:
“Con il nostro nuovo sistema, totalmente innocuo riusciamo anche a conservare meglio il Dna. Per questo la tanatoprassi presenta benefici anche nel settore della medicina legale e della polizia scientifica
Il vantaggio del nuovo composto, rispetto alla vecchia formalina, è che non c’è
“neanche la necessità di recuperare tutto il sangue, come avveniva prima”
🔹 Traslazione della salma di Papa Francesco nella basilica di San Pietro in Vaticano, le immagini

Poco dopo le ore 9:00 di mercoledì 23 aprile è iniziata la
cerimonia finalizzata alla traslazionedella salma di Papa Francesco da Casa Santa Marta alla basilica di San Pietro, attraverso la piazza antistante.
La bara è stata trasportata aperta dai sediari, il personale che nel passato portava il Papa sulla sedia gestatoria.
Nella piazza già dalle prime luci si erano radunati fedeli e giornalisti.
La processione è stata accompagnata dalle campane a morto e dall’antifona dal Salmo 22, cantata in latino.
🔹 La salma di Papa Francesco attraverso piazza San Pietro verso la basilica
I sediari che hanno portato la salma di Papa Francesco da Santa Marta a San Pietro attraverso la piazza, da decenni, e cioè fin dai tempi di Giovanni Paolo I, trasportano il Papa solo ed esclusivamente durante le cerimonie funebri.
Nel resto del tempo, vengono adibiti ad altri compiti.
🔹 Salma di Papa Francesco trasportata nella basilica di San Pietro
La salma di Papa Francesco ha attraversato piazza San Pietro fra gli applausi e le preghieredei fedeli, poi ha fatto il suo solenne ingresso nella basilica.
🔹 Salma di Papa Francesco esposta a San Pietro per tre giorni
La salma di Papa Francesco ha ricevuto i primi omaggi da parte degli ecclesiastici dopo la traslazione nella basilica di San Pietro. 
Le spoglie rimarranno esposte per tre giorni, fino al funerale previsto per sabato 26 aprile alle ore 10:00
🔹Migliaia di persone a piazza San Pietro per l’omaggio a Papa Francesco
La traslazione della SALMA di Papa Francesco è iniziata attorno alle ore 9:00 di mercoledì 23 aprile 2025
Poi, dalle ore 11:00, è stato permesso anche ai fedeli di poter rendere omaggio alle spoglie del Santo Padre.
Nella mattinata, secondo Vatican News, erano già 20.000 i fedeli in piazza San Pietro
🔹Niente catafalco per la salma di Papa Francesco a San Pietro
La bara aperta di Papa Francesco nella basilica di San Pietro è stata poggiata a terra, su una piccola pedana, davanti all’Altare della Confessione, e non su un catafalco.
Era stato lo stesso Pontefice a chiedere una cerimonia più sobria, a differenza dei passati riti funerari. Fra i primi a rendere omaggio a Bergoglio, suor Genevieve Jeanningros, amica del Papa.
La suora ultraottantenne dell’ordine delle Piccole Sorelle di Gesù ha pianto e pregato di fronte alle spoglie.
🔹 Salma di Papa Francesco nella basilica di San Pietro per l’omaggio dei fedeli: attesi in 200 mila
La salma di Papa Francesco è stata traslata nella Basilica di San Pietro, dove i fedeli e i pellegrini potranno omaggiarla. Sabato i funerali
🔹 I. N. I. T. Istituto Nazionale Italiano Tanatoprassi

La parola 
Tanatoprassi, è ancora poco conosciuta nel nostro Paese, essa deriva dal greco tanatos che vuol dire “morte” e prassi che vuol dire “pratica”, viene quindi usata per indicare l’insieme delle cure rivolte alla salma.
Ma oggi fortunatamente, sono stati fatti dei grandi passi avanti, infatti la lingua italiana riconosce tale termine, in quanto esso fa ora parte ufficiale del nostro patrimonio linguistico.
Il nuovo e conosciutissimo vocabolario della lingua italiana, lo “ZINGARELLI”, lo attesta nella sua dodicesima edizione del 1998, acquisendolo e specificandolo.
È opportuno premettere che, questa tecnica si è consolidata in Europa, recepita da paesi di oltre oceano prima che nel vecchio continente.
Attualmente però la Tanatoprassi, oltre agli Stati Uniti dove è praticata sulla quasi totalità delle salme, è legalmente autorizzata in molti Paesi Europei e si sta diffondendo rapidamente.
Anche nel nostro Paese, questa tecnica incomincia a prendere piede, il primo ponte in tale direzione è stato gettato in Lazio, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Umbria, Campania,  Abruzzo, Sardegna, ecc.  questo grazie al Sig. Andrea Fantozzi, Presidente e fondatore dell’A.I.T. (Associazione Italiana di Tanatoprassi), e dell’I.N.I.T. (Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi).
Ma la cosa importante è, che questa disciplina, si sta sviluppando in tutto il nostro paese, dando cosi vita alla realizzazione delle case funerarie.
L’intento, è quello di promuovere e realizzare una serie di iniziative, confrontando la realtà del nostro Paese con quella dei Paesi più evoluti; stimolare quindi le varie regioni per la promozione della Tanatoprassi, nonché promuovere corsi per Tanatoprattori, corsi intensivi, seminari specialistici ecc.
Per quanto riguarda le case funerarie, è importante dire che la loro presenza diventerà indispensabile, con la nascita del tanatoprattore, la loro funzione sarà quella di ospitare la salma, il defunto così, non dovrà sostare troppo tempo nell’ambiente tetro e freddo dell’obitorio, garantendo alle famiglie in lutto, un luogo confortevole e personale specializzato.
In questo modo, la famiglia avrà la possibilità di prolungare la veglia grazie al trattamento di tanatoprassi, si potrà raccogliere intorno al loro caro in modo più riservato, potendo arrivare al giorno del funerale, seppure nel dolore, più preparata.
Una normativa vigente in Italia nel Regolamento di Polizia Mortuaria, mette in evidenza che, mentre per l’imbalsamazione vi sono delle precise disposizioni, quasi niente è previsto per ciò che riguarda la Tanatoprassi.
Un passo importante che l’A.I.T. sta compiendo, è quello di instaurare un significativo rapporto di fiducia con i responsabili e i dirigenti del Ministero della Sanità; per tanto si è in attesa di innovazioni apportate al Regolamento di Polizia Mortuaria.
L’A.I.T. ha anche contribuito alla stesura dei programmi di formazione vigenti nei Paesi europei, garantendosi così, anche un ruolo di rilievo in sede europea. 
Concludendo, possiamo dire quindi che la moderna 
Tanatoprassi, non segue altro che le procedure utilizzate da quando esiste l’uomo e praticarla, significa sicuramente umanizzare la morte.
I.N.I.T.
Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi
Via Vicinale delle Castagne n.ro 5
67062 Magliano De’ Marsi (AQ)
tel.  366.433.44.54
www.tanatoprassi.it 
e-mail: info@tanatoprassi.it
Segreteria: 800.136.086 

RITO CHIUSURA DELLA BARA DI PAPA FRANCESCO
ALLE ORE 20 DI VENERDÌ 25 APRILE

CIAO FRANCESCO FAI BUON VIAGGIO 

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