Si sono svolti nel pomeriggio di ieri, alle ore 16:00, i funerali del 63enne che ha tragicamente perso la vita nella notte tra sabato e domenica scorsi. La chiesa di San Marco Evangelista in Muro Lucano, era gremita di familiari, parenti e amici per tributare l’ultimo saluto a Vito Marotta, persona conosciuta e stimata in tutto il territorio tra Bella e Muro Lucano, essendo stato imprenditore (ora in pensione) pertanto molto conosciuto nel settore del commercio locale. La notizia della sua morte ha colpito e sconvolto profondamente le comunità. L’uomo lascia la moglie, due figlie, la madre, i fratelli e le sorelle, in un dolore insanabile.

Vito, proprio insieme alla moglie, tornava da una festa privata in un comune limitrofo, quando per necessità, ha arrestato l’auto e si è momentaneamente allontanato dirigendosi verso una struttura rimasta da tempo in costruzione. Nel buio della notte l’uomo non avrebbe visto una botola presente nel pavimento dell’edificio, cadendoci dentro per circa 6 metri. La tragedia si è consumata in territorio di Bella, precisamente nella zona PIP di Bella-Muro, nei pressi della stazione ferroviaria.

La moglie che intanto era rimasta nell’auto, non vedendolo tornare, sarebbe scesa a cercare il marito, chiamandolo senza ricevere risposta, così avrebbe allertato un parente, che giunto sul posto, si sarebbe messo alla ricerca dell’uomo e nel tentativo di soccorrerlo il fato ha voluto che cadesse anch’esso nella stessa botola, restando però solo lievemente ferito.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 Basilicata Soccorso. Presenti sin dal primo momento anche i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Pescopagano, che hanno lavorato per il recupero delle due persone per garantire più velocemente le cure dei sanitari. Immediato il trasporto presso l’Ospedale San Carlo di Potenza, dove l’uomo è poi deceduto il giorno successivo, a seguito delle gravi ferite riportate. I Carabinieri della Stazione di Bella hanno effettuato i rilievi e transennato l’area, mentre il Magistrato di turno della Procura di Potenza aveva disposto il sequestro della salma, presso l’obitorio del nosocomio potentino, luogo dal quale è poi partito il feretro alla volta di Muro, per i funerali.

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