Matera si prepara a vivere una campagna elettorale intensa, ad Oltre il giardino, il talk di approfondimento di Cronache tv condotto da Paride Leporace, ospite uno dei protagonisti: Antonio Nicoletti candidato sindaco del centrodestra. L’annuncio è stato dato da Giovanni Donzelli, braccio destro di Giorgia Meloni, consolidando una candidatura che punta a unire competenza tecnica e visione civica. Antonio Nicoletti, 51 anni, ingegnere e docente, vanta un curriculum di vasta esperienza. Ha ricoperto ruoli chiave in pro- getti strategici per lo sviluppo urbano, sia in Pu- glia che in Basilicata, tra cui il piano periferie, il master plan degli investimenti e il piano Matera digitale. La sua candida- tura è definita “civica”, nonostante il sostegno del centrodestra, con l’obiettivo di mettere al servizio della città le sue competenze e il suo impegno. Nicoletti ha dichiarato che il suo programma elettorale sarà incentrato su contenuti concreti e sulla qualità della vita dei cittadini. Tra le sue priorità, spiccano il turismo e la cultura, settori che considera fondamentali per rilanciare Matera. «Il turismo culturale e di qualità deve essere consolidato, e la città deve saper offrire servizi che migliorino l’esperienza dei visitatori, ma anche la vita dei residenti», ha affermato. Un altro punto cruciale del suo programma riguarda il ruolo strategico di Matera nel contesto territoriale. Nicoletti punta a rafforzare i collegamenti con le aree limitrofe, co- me la costa Ionica e la Puglia, e a sviluppare infra- strutture che migliorino la connessione della città con il resto del Paese. Nonostante la sua candidatura civica, Nicoletti si inserisce in un contesto politico complesso. Il centrodestra regionale, guidato dal presidente Vito Bardi, è sostenuto anche da Azione e Italia Viva, forze che potrebbero influenzare gli equilibri locali. Nicoletti ha sottolineato l’importanza della compattezza della coalizione per garantire il sostegno necessario al governo della città. Il candidato ha dichiarato che la sua campagna elettorale sarà basata sull’ascolto e sull’incontro con i cittadini, valorizzando il dialogo con le forze civiche e imprenditoriali. «La mia figura vuole essere un punto di riferimento per un progetto di città condiviso e partecipato», ha detto Nicoletti. Nicoletti ha espresso il desiderio di vedere una Matera capace di condividere il benessere tra tutte le sue parti, superando le divisioni tra centro e periferia e tra le diverse categorie sociali. «Il mio obiettivo è costruire una città inclusiva, dove ogni cittadino possa sentirsi parte di un progetto comune», ha concluso. Un altro appuntamento elettorale, oltre alle amministrative, attende il popolo lucano e non solo: la votazione dei 5 quesiti referendari su temi fonda- mentali del mondo del lavoro e della cittadinanza. In studio arriva Fernando Mega, segretario generale della Cgil Basilicata. Quattro dei cinque referendum sono stati pro- mossi dalla Cgil. Tra questi: Stop ai licenziamenti illegittimi: un ritorno al reintegro per i lavoratori licenziati senza giustificato motivo, ripristinando una tutela fondamentale abrogata dal Jobs Act nel 2015. Contratti a tempo determinato: una revisione delle norme che permettono assunzioni a breve termine senza motivazioni chiare, per garantire maggiore stabilità ai lavoratori. Sicurezza sul lavoro: un intervento per contrastare la strage quotidiana di incidenti sul lavoro, ponendo limiti ai subappalti e rafforzando i controlli. Cittadinanza italiana: una proposta per ridurre da 10 a 5 anni il periodo necessario per richiedere la cittadinanza, promossa da +Europa e sostenuta dalla CGIL. Fernando Mega ha commentato: «Parliamo di referendum sociali, non partitici. È fondamentale ripristinare elementi di civiltà giuridica nel diritto del lavoro. La precarietà e l’assenza di tutele stanno colpendo duramente i giovani, e questo non può essere ignorato». Mega ha inoltre sottolineato come la sicurezza sul lavoro sia un tema urgente: «La strage quotidiana di lavoratori è diventata insopportabile. Non chiediamo norme punitive, ma dissuasive, per garantire il rispetto delle regole e la dignità del lavoro.» Nonostante l’importanza dei quesiti referendari, il rischio di una scarsa partecipazione è concreto. «Dobbiamo lottare per il quorum e per coinvolgere i cittadini in queste decisioni che riguardano il futuro di tutti noi,» ha concluso Mega.

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