È GIUSTO INFORMARE
PIANGO I TRE MORTI SUL LAVORO E PORGO LE CONDOGLIANZE A TUTTI I FAMILIARI COINVOLTI IN QUESTA TRAGEDIA CHE COINVOLGE TUTTA L’ITALIA
Un giovane di 22 anni, Daniel Tafa, Nicola Sicignano, 51 anni, ed operaio di 38 anni
Gli incidenti sono avvenuti a Pordenone, Napoli e Orvieto.
Le vittime avevano 22, 51 e 38 anni
STRAGE
Ancora tre morti in una manciata di ore: LA STRAGE CONTINUA FERMIAMOLA
#ègiustoinformare con Collettiva
Tre morti sul lavoro in poche ore. Nello spazio di mezza giornata, tra la serata di ieri, 24 marzo, e la mattina di oggi le agenzie hanno battuto la cronaca dei tre decessi.
1️⃣ Il primo a Pordenone, un operaio di 22 anni, ucciso dall’esplosione di uno stampo d’acciaio nella fabbrica Stm di Molino di Campagna.

2️⃣ Il secondo nel Napoletano, 51 anni, incastrato in un macchinario in un’azienda di smaltimento rifiuti.

3️⃣ Il terzo lungo l’A1, all’altezza di Orvieto, 38 anni, travolto da un autocarro.

ANSA/ POLIZIA
Fermiamo questa strage continua.
Il lavoro sicuro è un diritto.
Il voto è la nostra rivolta.
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Tre morti in una manciata di ore. Il primo, 22 anni, nella notte a Pordenone, in seguito all’esplosione di uno stampo di acciaio nella fabbrica Stm di Molino di Campagna.
Il secondo, 51 anni, nel Napoletano, incastrato in un macchinario in una azienda di smaltimento rifiuti.
Il terzo, 38 anni, sull’A1, all’altezza di Orvieto, travolto da autocarro
Sangue sul lavoro
Tre morti in una manciata di ore. Il primo, 22 anni, nella notte a Pordenone, in seguito all’esplosione di uno stampo di acciaio nella fabbrica Stm di Molino di Campagna. Il secondo, 51 anni, nel Napoletano, incastrato in un macchinario in una azienda di smaltimento rifiuti. Il terzo, 38 anni, sull’A1, all’altezza di Orvieto, travolto da autocarro
STRAGE SUL LAVORO
Tre morti in una manciata di ore. Nello spazio di mezza giornata, tra la serata di ieri, 24 marzo, e la mattina di oggi le agenzie hanno battuto la cronaca dei tre decessi.
PORDENONE, OPERAIO 22ENNE MUORE IN SEGUITO ALL’ESPLOSIONE DI UNO STAMPO
Infortunio mortale sul lavoro nella notte in Friuli. Un giovane di 22 anni, Daniel Tafa, ha peso la vita nella fabbrica Stm di Molino di Campagna, in provincia di Pordenone. L’azienda è specializzata nella lavorazione dell’acciaio a caldo. Secondo una prima ricostruzione al vaglio degli inquirenti il giovane sarebbe stato colpito alla schiena da un frammento metallico mentre lavorava vicino a uno stampo che sarebbe esploso provocandogli gravissime lesioni interne
All’arrivo dei sanitari allertati dai colleghi di lavoro con automedica e ambulanza il giovane è stato trovato in arresto cardiaco. Le prolungate manovre di rianimazione si sono rivelate purtroppo vane, l’uomo è deceduto. Sul posto i Vigili del Fuoco, i carabinieri di Spilimbergo e il personale dello Spisal (Servizio di prevenzione, igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro). Il corpo è stato posto a disposizione dell’Ag di Pordenone.
NAPOLI, OPERAIO 51ENNE MUORE INCASTRATO IN UN MACCHINARIO NELL’AZIENDA DI SMALTIMENTO RIFIUTI DOVE LAVORAVA
Nicola Sicignano, 51 anni, è morto mentre lavorava in una azienda di smaltimento rifiuti. L’incidente – si legge sui media online locali – si è verificato nella serata di ieri, 24 marzo, a Sant’Antonio Abate, nel Napoletano. L’operaio sarebbe rimasto incastrato con il braccio e la testa nel nastro trasportatore della linea di lavoro. L’area dove è avvenuto l’incidente è stata sequestrata e messa a disposizione del pm.
ORVIETO, OPERAIO 38ENNE MUORE TRAVOLTO DA AUTOCARRO MENTRE LAVORA IN A1
Un operaio di 38 anni è morto investito da un mezzo pesante mentre stava lavorando sulla carreggiata nord dell’Autosole nei pressi di Orvieto dove era residente. Era dipendente di una ditta del posto impegnata in
interventi di manutenzione in autostrada. L’operaio si trovava sulla carreggiata ed è stato investito dal un mezzo pesante in transito. Sulla dinamica sono in corso indagini della polizia stradale di Orvieto. Sul posto anche personale e dirigenti sia della ditta presso cui lavorava l’operaio e di Autostrade per l’Italia
Tre morti sul lavoro in poche ore: un operaio stritolato, un 38enne travolto in autostrada. La terza vittima ha 22 anni
Nicola Sicignano stritolato da un compattatore in Campania, un 38enne travolto in autostrada. Il terzo incidente ha coinvolto un giovane trafitto da una scheggia
Tre lavoratori, tutti morti mentre erano al lavoro. Gli incidenti si sono verificati nel giro di pochissime ore, a partire dalla notte.
A Pordenone un ragazzo di 22 anni, Daniel Tafa, è stato trafitto da una scheggia di acciaio incandescente durante il suo turno, mentre Nicola Sicignano, 50 anni, è deceduto a Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, incastrato con il braccio e la testa nel nastro trasportatore nella ditta di smaltimento rifiuti. Infine a Orvieto un operaio di 38 anni è stato ucciso da un mezzo pesante mentre stava lavorando sulla carreggiata nord dell’Autosole nel tratto compreso tra Orvieto e Fabro. Era dipendente di una società del posto impegnata in interventi di manutenzione in autostrada.
La vittima a Napoli – L’area è stata sequestrata e sono in corso le indagini dei carabinieri di Castellammare di Stabia, del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata con la collaborazione dei militari dell’Arma del nucleo Ispettorato del Lavoro e dell’Asl di Napoli. A constatare il decesso di Sicignano, nato a Vico Equense e residente a Gragnano, è stato il 118. Regolarmente assunto dalla SB Ecology srl, l’operaio era sposato e aveva due figli: un ragazzo di 15 e una ragazza appena maggiorenne. Sulla salma messa sotto sequestro dagli inquirenti sarà eseguito l’esame autoptico su disposizione dalla procura di Torre Annunziata che sta coordinando le indagini del carabinieri.
I morti sul lavoro in Italia – Secondo quanto emerge dai dati ufficiali dell’Inail, nel 2024 sono aumentati di quasi il 5% rispetto all’anno prima arrivando a 1.090 contro i 1.041 del 2023. Si torna al livello del 2022, che aveva fatto segnare una riduzione dopo il biennio segnato dai contagi Covid sui luoghi di lavoro. E salgono, da 12 a 13, le vittime tra gli studenti per infortuni successi a scuola, nei laboratori o in percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro). Le denunce di infortunio mortale in occasione di lavoro, al netto degli studenti e degli incidenti durante il tragitto, sono state 797, sette in più rispetto alle 790 registrate nel 2023, 10 in più rispetto al 2022 e 18 in più sul 2019, ma 176 in meno sul 2021 e 256 in meno sul 2020.
Nell’industria più decessi – Rispetto agli occupati Istat nei vari periodi, l’incidenza cala leggermente passando dai 3,38 decessi denunciati ogni 100mila occupati Istat del 2019 ai 3,31 del 2024 (-2,1%). Ad aumentare sono soprattutto le morti nell’industria e nei servizi, a 686 dalle 669 del 2023. In calo l’agricoltura (da 107 a 102) e il conto Stato dipendenti (da 14 a 9). Tra i settori con più decessi avvenuti in occasione di lavoro ci sono ancora le costruzioni con 156 casi (contro i 150 del 2023), il trasporto e magazzinaggio con 111 casi (109 nel 2023), il comparto manifatturiero con 101 casi in entrambi gli anni, il commercio con 58 (64 nel 2023) e il noleggio e servizi di supporto alle imprese con 38 (39 nel 2023).
🔹Tre morti sul lavoro in poche ore, in Friuli, nel Napoletano e sulla A1

ANSA/ POLIZIA