Soltanto la settimana scorsa una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 ha riportato il Po- tentino e la Basilicata al sisma del 1980 che ha devastato la regione e la Campania. Un monito, un segnale di prevenzione e monitoraggio da tenere sempre in stretta collelazione con le esigenze del clima e del territorio. Di questi aspetti se ne discusso ieri mattina nella Sala Conferenze del Polo Bibliotecario in un convegno dal titolo: “Progettare e monitorare la sicurezza sul territorio”, promosso dalla Regione Basilicata e l’intergruppo parlamentare Progetto Italia, gli Ordini Professionali di Geologia, Architettura, Ingegneria, Geometri e la Fodal (Federazione Regionale Ordini dei Dottori Agronomi e Forestali). Un focus a più voci, quello di ieri, moderato dalla giornalista Eva Bonitatibus che ha visto la presenza del Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, dell’Assessore alle Infrastrutture, Pasquale Pepe, del Sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca, del Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, del responsabile della Protezione Civile, Gianni Di Bello, del docente Unibas, Angelo Masi, del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza, Maurizio Tolve, della Presidentessa dell’Ordine dei Geologi della Basilicata, Mary William, della Presidentessa del Collegio dei Geometri della Provincia di Potenza, Giuseppina Abruzzese, del Presidente dell’Or- dine degli Agronomi e Forestali di Potenza, Gerardo Antonio Leon, di Gerardo Colangelo Responsabile Risorse Idriche della Regione Basilicata, di Giulio Bennardi, Presidente CAE Italia, e la parlamentare di Forza Italia Erica Mazzetti. Proprio Mazzetti, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare “Progetto Italia”, deputata di Forza Italia, responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI, nel suo intervento ha affrontato diversi temi importanti legati al mondo dell’edilizia, dell’urbanistica e della gestione del rischio geologico e sismico, proponendo una visione di semplificazione normativa e di centralità della progettazione. «Ritengo che il settore delle costruzioni e dell’urbanistica – ha detto la parlamentare – necessiti di un profondo riordino. Per questo ho redatto il primo Testo Unico delle Costruzioni, che racchiude al suo interno sia edilizia che urbanistica. La mia idea non è quella di aggiungere ulteriori norme a quelle già esistenti, come il Testo Unico dell’Edilizia o la legge urbanistica del 1942 , ma di superare questa stratificazione normativa con un nuovo impianto fondato sui principi. Proprio come accade con il Codice degli Appalti, immagino questo Testo Unico come una legge delega auto-applicativa che definisca principi chiari e semplici, lasciando agli enti territoriali la libertà di declinarli nei propri regolamenti, nel rispetto delle specificità locali». «Uno dei punti cardine – ha aggiunto – deve essere la centralità della progettazione. Negli anni si è dato sempre più spazio alla burocrazia e agli aspetti amministrativi, a discapito della creatività e dell’ingegno dei progettisti. È ora di rimettere al centro la persona e il progettista, riconoscendo che l’urbanistica è fatta per l’umano, per le comunità che abitano il territorio. Inoltre, è urgente rivedere l’intera gestione del rischio geologico e sismico. Anche qui, serve un Testo Unico che fissi principi generali da applicare a livello regionale e locale, semplificando le competenze oggi frammentate tra troppi enti. Serve una maggiore chiarezza decisionale, evitando che, alla fine, le responsabilità ricadano sempre sui sindaci, spesso lasciati soli ad affrontare emergenze». «In sintesi – ha concluso la parlamentare Mazzetti – dobbiamo uscire dalla logica di normare ogni dettaglio e ogni casistica. Dobbiamo dire chiaramente ciò che non si può fare, lasciando tutto il re- sto alla responsabilità, all’esperienza e al buonsenso dei professionisti. Dare loro spazio e fiducia significa garantire qualità e sicurezza ai cittadini». «Non solo come presidente della Regione, ma anche in qualità di Commissario di Governo per il contrasto al dissesto idro- geologico – ha rimarcato Bardi – sono in prima linea, insieme al governo regionale, per fronteggiare fenomeni quali il cambiamento climatico, il dissesto idrogeologico, l’emergenza idrica e il rischio sismico. La Basilicata, con il suo territorio fragile ma ricco di risorse naturali, deve rispondere con azioni concrete e strumenti innovativi”. Per il presidente Bardi, la sicurezza del territorio passa da investimenti in prevenzione, ricerca, tecnologie avanzate, ma anche e soprattutto dalla promozione di una “cultura della responsabilità e della collaborazione tra istituzioni, enti di ricerca, imprese e cittadini». Da parte sua, il sindaco di Potenza Vincenzo Telesca, Vincenzo Telesca ha affrontato il tema delle problematiche relative al monitoraggio e alla prevenzione ricordando come «molte volte ci troviamo a voler realizzare nuove opere, ma i finanziamenti non ci permettono di intervenire sulla manutenzione».

FRANCESCO MENONNA

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