Dobbiamo confessare, senza fuochi d’ottimismo facile, che l’avevamo perfino immaginata la Basilicata a trazione patriottica e non solo per via dell’inconsistenza oppositiva del centrosinistra, ma per la montagna di soldi, tra Europa e PNRR, che ci sarebbe piovuta per realizzare quelle che Leopardi chiamava “le magnifiche e progressive sorti” come peraltro avevano promesso gli affabulatori del centrodestra per spillare il più possibile sorrisetti e voti facendo gli smargiassi del cambiamento. Ora però vedendo la nostra Basilicata e l’ordine prospettico delle statistiche che a più riprese e con grande dettaglio l’hanno fotografata più che una Regione con profili d’avanguardia e di felicità comunitaria ci pare sia diventata solo la peggiore d’Italia, visto che funzionamento istituzionale e capacità economica sono a dir poco disastrosi, anche rispetto alle pessime Calabria e Molise che erano considerate il fanalino di coda. Eppure c’è da dire come proprio nessuno tra assessori miracolati e corte burocratica amichettata abbia sentito il bisogno patriottico di dimettersi e così di salvare i poveri lucani da fine certa. Canta Vasco Rossi:“Almeno la soddisfazione di dire che sei stato il peggiore…”