Non tocca a noi cospargerci di cenere ed intonare canti tristi ed immacolati per la dipartita di quelli dell’Ave Maria democratica under 35 (Raffaele La Regina, Caterina Cerroni, Rachele Scarpa, Marco Sarracino) a cui quel genio di Letta voleva affidare addirittura le sorti del riformismo italiano, ma possibile che si siano già dissolti? Ora lasciamo stare che i primi 2 non abbiano nemmeno toccato l’uscio parlamentare e che per i restanti la misericordiosa Schlein gli abbia preferito la goldoniana coppia di Baruffi&Taruffi come lasciamo stare che l’enfant prodige di Provenzano abbia subito mostrato una certa baldanza twittarola fino a sentirsi unto dal Signore invece che piacersi inter pares, come peraltro avrebbe dovuto consigliare la sua fortunosa volata a segretario, eppure a distanza di anni e vedendo lo sfacelo del PD lucano viene da chiedersi perché mai non si sia compresa la lezione e cioè che non basta far sloggiare qualcuno per migliorare tutti gli altri, ma come dice il buon Salvatore Margiotta solo un laborioso, altruista, autocritico lavoro di cambiamento e riorganizzazione può riportare competitività politica. Canta Francesco De Gregori in Scacchi e Tarocchi:“Erano giovani e forti…”   

 

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