Nemmeno il tempo di festeggiare la notizia data dalla Commissione europea sull’aria buona che si respira qui da noi e che ci aveva dolcemente riempito d’un sano ed inaspettato ottimismo, manco poi in giro ci fosse la legge del contrappasso è arrivata l’ennesima doccia fredda, stavolta sull’energia di cui pure dovremmo essere straricchi ed invece grazie al talento rovesciato di questi patrioti incapaci di tutto, perfino d’essere un centrodestra presentabile, siamo diventati ultimi o poco giù di lì praticamente su tutto lo scibile statistico. Ora ci pare che a furia di profumare la politica di povertà francescana Cupparo e soci la Basilicata l’abbiano fatta diventare veramente la più povera d’Italia se come ci racconta la CGIA di Mestre ci sono ben 94.274 lucani e 42.620 famiglie in povertà energetica e che assieme valgono l’assurdità del 17,8% del Paese, fermo ad un accettabile e fisiologico 9%. Eppure come per l’acqua, di cui peraltro nessuno dubitava potesse diventare addirittura una vera e propria emergenza, luce e gas, soprattutto in tempi di stangata vertiginosa dei prezzi, dovrebbero essere quantomeno accessibili a tutti i lucani. Canta Al Bano:“E lascia dentro tanto freddo e insieme tanta povertà…”

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