Non che non ci siano bersagli su cui tirare amabilmente i nostri affilati tacchi, anzi diremmo che gli accrocchi della politica sono così tanti da far venire proprio l’acquolina in bocca, manco ci fosse un flash mob per essere immortalati a future risate, ma ogni santa volta che c’imbattiamo in qualcosa che riguarda la nostra sanità ribolle il sangue pensando al diritto sempre più negato di cure ai poveri lucani ed ai drammatici viaggi della speranza che pure si devono sorbire. Ora tanto per disvelare le frottole patriottiche che a più riprese ci sono state propinate, l’ANAC per mano del suo bravo presidente Giuseppe Busia pubblica il report sul ricorso ai cosiddetti gettonisti della salute dove, guarda caso, salta fuori che la Basilicata nel 2024 ha speso la stratosferica cifra di 5,3 mln, molto più di quanto abbiano fatto Friuli, Liguria, Abruzzo, Calabria e così via. Eppure già nel maggio 2023 l’allora assessore Fanelli col solito trionfalismo farlocco si pavoneggiava addirittura della “limitatissima pratica dei medici gettonisti”, alla faccia del buon governo patriottico, della pandemia che è finita e della memoria corta di Latronico. Canta Vinicio Capossela:“E suona l’orchestra a gettoni…”

          

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